Sono Marilena, 44 anni da Foggia.
Vorrei dire tante cose, ma probabilmente DIO già sa di me tutto ciò
che c'è da sapere.
A novembre 2007 ho conosciuto Marco. Veniva da lontano, Casarano in
provincia di Lecce.
Insieme stavamo bene. Parlavamo molto. Sentivamo nascere in noi
qualcosa che nessuno dei due si aspettava, nessuno dei due aveva mai
provato. Ci sentivamo presi l'uno dall'altro, pur essendo lontani,
cercavamo di fare di tutto per incontrarci e quando non potevamo,
per sentirci e per scriverci.
Si, ci siamo riscoperti ad amarci. Allora seppi che tutto il mio
percorso di vita, i miei errori, i miei dolori, le mie malattie mi
avevano portata a Marco, ed ho benedetto tutta la mia vita.
Ma .. Marco non sta bene.
Marco ha paura di amare, ha paura di vivere e di essere felice.
Io e la sorella abbiamo fatto di tutto per aiutarlo.
Io personalmente, mi sono messa completamente a nudo. Ho messo in
gioco la mia stessa salute psico – fisica. Ma non ci sono riuscita.
Ho fatto tutto quello che sapevo fare. Giusto o sbagliato, ho fatto
tutto ciò che ho saputo fare, tutto ciò che pregando e piangendo ho
saputo fare. Non so fare null'altro. Forse qualcun'altra la posto
mio avrebbe fatto di più e meglio, ma io sono quella che sono.
Allora, sono uscita dalla sua vita, l'ho lasciato libero di decidere
della sua vita e del nostro futuro, l'ho messo nelle mani di Dio. Mi
sono sentita un po' Abramo con Isacco... Ho sacrificato ciò che più
amo al mondo. Ho affidato Marco a Dio, a padre Pio. Lui già mi
aiutata diverse volte. Una volta addirittura credo di essere stata
graziata da Lui. Ero malta ed i medici non sapevano cosa avessi. Non
riuscivano a capire l'origine dei miei disturbi. Mi sentii chiamata
a S.Giovanni Rotondo. Piansi tutte le mie lacrime davanti alla
statua di Padre Pio. Improvvisamente sentii un odore e seppi che era
il suo. Dopo 2 mesi fu individuata la causa dei miei disturbi ed io
sono guarita. Ora Padre Pio, deve aiutarmi ancora. Deve aiutare me e
Marco. Deve farlo.
Fin dall'inizio ho messo questa storia nelle mani della Madonna.
Non pensavo si potesse amare a questa maniera, in maniera così
totale, in maniera così pulita. C'è Dio in questa storia, io lo so
che c'è Dio.
Ma Marco ha bisogno di aiuto, che noi esseri umani non possiamo
dargli.
Ha bisogno dell'aiuto di Dio, di Gesù, della nostra Madre Celeste.
Io chiedo le vostre preghiere, perchè il Padre nostro ci ridoni
quell'entusiasmo, quella voglia di vita, quel sorriso che entrambi,
dopo una vita travagliata da errori e sofferenze avevamo trovato.
Marco è solo. Autateci, io non ce la faccio da sola, no non ce la
faccio e rinunciare a Marco e fare finta che quest'anno non sia
esistito.
Non ce la facciamo ad affrontare Natale, la festa dell'amore e della
vita con la morte e l'angoscia nel cuore.
Aiutateci a fare in modo che questo Natale sia anche per noi motivo
di rinascita in Gesù, nella gioia e nell'amore che Gesù stesso dovrà
benedire.
Pregate per noi, e soprattutto pregate per Marco, per noi.
Solleverebbe non solo la nostra sofferenza, ma anche quella dei
nostri familiari: di mia madre che non ce la fa più a vedermi
soffrire, io sto male da 30 anni, per un motivo o per l'altro ed
avevo ritrovato il sorriso e la luce negli occhi con Marco; di mia
cognata che mi sollecita a non stancarmi nella preghiera, che mi
ascolta, che raccoglie le mie lascrime, che prega per Marco; dei
miei amici; della sorella di Marco, Franca, che mi sprona ad
avvicinarmi a Dio e che sta pregando per noi da mesi; del papà di
Marco, che è anziano e non sta bene e vorrebbe vedere il figlio
tranquillo prima di morire. Capitemi, ci sono due famiglie che
soffrono con noi.
Ecco cosa ha detto un terapeuta da cui siamo andati un po' di volte:
"Cara Marilena, comprendo la tua frustrazione e il tuo senso di
impotenza, purtroppo Marco come ti ho sempre detto è bloccato
emotivamente, ha paura di entrare in contatto con i suoi bisogni e
si procura una violenza inaudita ad ignorarli, perchè teme a
lasciarsi andare, a viversi le emozioni e l'amore che prova verso di
te. Marco è una gran bella persona, ma molto rigida, chiusa nella
sua sofferenza e nella sua solitudine. A completare il quadro vi è
anche questo suo brutto momento lavorativo che lo sta distruggendo!?
Non so quale potrà essere l'epilogo della vostra storia, però se la
situazione permane così e Marco non si fa aiutare al più
presto,intraprendendo un serio percorso terapeutico, con molta
sincerità, non la vedo molto bene!? Bacioni Dante"
Ma io so che aldilà di tutto e di tutti, Marco ha solo bisogno che
il Signore gli metta una mano sul capo.
Aiutateci, per favore aiutateci. Io so che tutto è possibile a Dio,
so che lui ascolta le nostre preghiere, supplico ed imploro che mi
ascolti e mi esaudisca.
Prego per tutti voi, affinché le grazie del Signore scendano sempre
più numerose su voi e su tutte le persone che si rivolgono al vostro
gruppo.
Marilena
questo l'ho scritto io prima di natale.
non trovavo più questo topic nel forum.
mi ha fatto avere lo scritto caterina, che lo conservava.
nel frattempo ho conosciuto caterina ed alessandro, due persone che hanno riacceso in me la speranza, ed mi hanno sollevata da uno staro di disperazione.
ma ora sono io ad avere paura...
ho paura di sperare; ho paura he la speranza diventi illusione; ho paura di non farcela; non so aspettare; marco mi manca; mi chiedo se sto facendo la cosa giusta; mi chiedo se davvero dio lo vuole. di una cosa sola sono certa, questo sentimento che è dentro di me, non vuole morire, nè vuole affievolirsi.
a volte mi assale una tale tristezza! a volte una paura paralizzante, a volte mi sento scoraggiata, come se credere, sperare, pregare non servisse; ma mi aggrappo alla preghiera cmq, stringo forte il rosario tra le mani:
madre, madre mia, madre di tutti noi, tu conosci tutti i particolari di questa storia, sia perchè tu vedi attraverso le nostre anime, sia perchè te li horaccontati giorno dopo giorno; dal primo momento mi dono affidata a te: quando avevo paura di credere che una cosa così bella stesse accadendo proprio a me, quando ho dovuto prendere decisioni importanti, quando ho dovuto lottare per sostenere le lacrime di marco, le sue paure, quando ho dovuto combattere per la vita, mettendo a rischio la mia salute, quando ho dovuto mettermi in gioco, quando ho dovuto ascoltare, quando mi sono sentita ferita, quando mi sono sentita amata.
ora madre mia, ti chiedo: è possibile che io non abbia capito le tue parole? è possibile che quando piangevo di fronte alla tua immagine, perchè avevo litigato con marco, o perchè marco era in un momento di sconforto, e ti chiedevo aiuto, sostegno consiglio io non abbia inteso il tuo messaggio? puntualmente, marco mi chiamava chiedendomi scusa, o chiedendomi di aiutarlo, dicendomi che non voleva perdermi.
"che devo fare madre?" ti ho sempre chiesto.
le tue rtisposte arrivavavno puntuali, per dimostrarmi l'amore di marco, il suo coinvolgimento, e per spronarmi a crederci.
madre, tu che non puoi lasciere i tuoi figli ell'angoscia e nel dolore, soccorrimi.. vieni in mio aiuto.. non abbandonarmi ora, non ora...
a te giunge la mia supplica: ridammi marc, dammi un segno che possa giustificare questa mia speranza... a volte certezza..
se penso a ciò che ci siamo trasmessi, non posso credere che non saremo più uno per l'altra..
madre... esaudisci la mia preghiera. fallo per le tue promesse, per l'infinita misericordia del tuo figlio, per l'amore che il padre ci porta..
madre... madre mia...