C’era una volta un bambino,
chiamato Arlecchino,
molto povero che viveva con la sua mamma in una misera casetta.
Arlecchino andava a scuola e, per carnevale,
la maestra organizzò una bella festa
e propose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in maschera.
I bambini accolsero l’idea con molto entusiasmo,
parlavano dei loro vestiti coloratissimi e bellissimi.
Soltanto Arlecchino, solo, in disparte,
non partecipava all’entusiasmo generale; zitto, zitto, in un angolino, sapeva che la sua mamma era povera e non avrebbe mai potuto comprargli un costume per quella occasione!
Ma agli altri bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste,
così ciascuno di loro decise di portare alla sua mamma un pezzetto di stoffa avanzata dai loro costumi colorati.
La mamma lavorò tutta la notte,
cucì fra loro tutti i pezzi diversi e ne fece un abito.
Al mattino Arlecchino trovò un bellissimo abito di tanti colori diversi. Così, alla festa della scuola fu proprio lui la maschera più bella e più festeggiata…
e tutto questo grazie all’aiuto che i suoi compagni gli avevano dato.
Così, la leggenda ci racconta, nacque il costume di Arlecchino.
Arlecchino
Il tempo dipinge tutto di grigio.
Perciò vorrei essere l’Arlecchino delle tue giornate.
Prendere il pennello e disegnarti i tramonti, crearti le montagne,
rendere più azzurro il cielo, più disteso il mare,
cancellare con una gomma le angosce che sono dentro di te,
inventare gli uomini che preferisci, gli oggetti con cui giochi,
le piante che ami, i pensieri che hai, le chimere che sogni,
trasformarmi in piccole note armoniose per diventare
la colonna sonora delle tue giornate,
per rivedere l’universo fantastico che c’è dentro di te : l’Arcobaleno.
fonte:http://www.meggyweb.com/
