Fiume Blu..
Sul cucuzzolo di una montagna,
la più alta di tutta la catena montuosa
in una grande e spaziosa insenatura
c'era una volta un nido di Aquile,
mamma Aquila aveva tanti aquilotti
ed era tutta mezza malandata
ormai non si muoveva quasi più, era vecchia
e nel nido prendeva tanto posto
i piccoli aquilotti stavano un po' stretti
c'era una piccola aquila
che si sporgeva sempre di più fuori dal nido e piano,
piano anche se non sapeva ancora volare
aggrappata alla roccia, aveva trovato un incavo
comodo e sicuro e si nascondeva volentieri
guardando i grandi spazi,
il cielo lo toccava e giu sotto di lei vedeva il mare,
un mare blu
un blu cobalto e a volte guardar giu e guardar su
sembrava un unico colore sia il cielo che il mare
e lei che non sapeva cosa
fossero credeva che eran tutti e due la stessa cosa
sperava al più presto di imparare a volare
e poi andare a curiosare,
vedeva il papà aquila,
che si tuffava dentro quel blu
e prendeva pesci enormi da partare ai suoi fratellini
ultimamente però si fermava sempre a mezza montagna
come se non riuscisse a fare tutto il volo ,
forse non stava bene
stava proprio in quel momento pensando a suo padre
quando lo vide che, stava arrivando e come al solito
si fermò sullo spuntone della roccia a riposare,
vide che si dibatteva con le ali e che all'improvviso
non riusciva a tenere le zampe attacate alla roccia,
le venne un brivido di paura e come per istinto
si lanciò per andarlo ad aiutare,
non fece in tempo a ricordarsi che lei
non sapeva ancora volare
sentiva che stava precipitando
tutta dondolando fino in fondo in quel blu... dove cadde,
senti' freddo era la prima volta che toccava l'acqua,
come era bello, e come era fresca mosse le sue ali
sempre più velocemente e si rese conto
che aveva imparato, adesso sapeva volare,
ricominciò a salire e sbattendo le ali veloce
raggiune il punto dove stava suo padre
lo afferrò con il becco, ridiscese
prese sulle sue piume e nel becco dell'acqua e
tornò da suo padre e così dopo innumerevoli voli
dandogli da bere lui si riprese,
pensò che non doveva più andare suo padre a prendere i pesci
era capace lei e da ora in poi sarebbe andata lei giu'
nel mare a prendere da mangiare
e così fece per tanto tempo,
piano piano anche i fratellini impararono
e tutto sembrava andar per la meglio
anche la vecchia madre si muoveva di più e loro felici vivevano
volando tra uan punta all'altra delle montagne,
finchè un giorno mentre era intenta a sollevare
un ramo carico di piccoli frutti rossi....
sentì da prima un botto....poi come un dolore lancinante proprio sull'ala
provò a riprendere il volo ma senza riuscirci,
le venne come un terrore improvviso e si mise a urlare
tutti i suoi fratelli
corsero ad aiutarla ma non ci fu nulla da fare , lei restava immobile
allora penso' alla cima della sua montagna
e sicuro non sarebbe mai più potuta tornare lassù a toccare il suo cielo
a guardare le sere di luna piena a dondolarsi sulla luna e
ad ornarsi con le piccole stelle le sue piume lucide e belle
cominciò a piangere, un pianto struggente, malinconico,
i fratelli anche loro cominciarono a singhiozzare,
le lacrime fecero una pozzanghera sempre più grande
tutti i volatili che passavano in cielo
pesin uno stormo di rondini che stavano emigrando,
pellicani, cigni bianchi, si fermaro a guardare e piangevano per quella
giovane aquila che avevano salutato tante volte,
l'avevano anche ammirata perchà era così splendida
con quelle ali immense, tutti i gabbiani del mare
venivano come in un pellegrinaggio a piangere e
la pozzangera divenne un lago e
poi cominciò a scorrere sempre più grande
sempre più immensa tanto da diventare un fiume
che coprì portandosi via la bella e generosa Aquila.
Ancora adesso tutti i volatili del cielo
quando passano di li piagono e il fiume scorre
blu, frutto di commozione, frutto di sacrificio,
simbolo di libertà e a sua volta
la sera quando è primavera il vento, che muove
quelle acque che scorrono calme baciando le rive,
vede la grande e bella aquila
la luna si tuffa dentro per farsi accarezzare,
le montagne con le loro cime proiettate dentro quell'acqua,
portano con loro tutto il cielo, e cosi' fanno le stelle
che entrano nel fiume per infilarsi ancora tra le sue piume..
Lucia Di Iulio
Beldanubioblu