PARLO CON DIO
Non sono nato per volare,
nemmeno per strisciare,
io voglio camminare.
Non sempre basta
un cuore per volare,
dormire per sognare,
nemeno una carezza
che …
non si puo’ toccare.
Ho perso e ritrovato
la speranza,
ho visto notti e giorni
passarmi accanto,
che non ho
vissuto mai.
Ho sempre detto
che il tempo
non lo comando io,
ho chiesto alla pazienza
di darmi un po
di tempo ancora.
Parlo con Dio
la notte prima
di dormire,
e spesso non ho
il coraggio di ascoltare,
perché conosco la risposta.
Mi metto in fila,
con la scodella in mano,
come fanno quelli
che aspettano
la razione quotidiana.
Ma non mi basta piu
sentirti dentro me,
ho voglia di abbracciarti,
di toccarti,
di farmi accarezzare,
toccare in miei capelli,
perché anche se
il mio cuore,
sente che mi ami,
il corpo mio
non si accontenta piu,
vuole vivere,
non solo toccando
il cielo con un dito,
ma abbracciare
questo mondo,
perché è qui
dove sono nato
io.
Ho preso lo spunto di questa poesia da un dialogo avuto da una mia carissima amica
Giammarco De Vincentis 23 Giugno 2014
che nel ricevere