Ottobre, mese del Santo Rosario

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miriam bolfissimo
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Ottobre, mese del Santo Rosario

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 01, 2007 3:47 pm

Miei carissimi tutti, pace e bene! comincia oggi un altro tempo prezioso di preghiera da dedicare alla nostra Mamma Celeste: il mese di ottobre, mese del rosario! L’anno scorso, abbiamo condiviso il cammino leggendo la lettera apostolica di Giovanni Paolo II Rosarium Virginis Mariae, qs’anno ci facciamo accompagnare dalle meditazioni di padre Amadio, dell’ordine dei Servi di Maria, in L’anima devota alla scuola di Maria Santissima: buon cammino a tutti noi!

Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 01, 2007 3:48 pm

ImmagineLunedì, 1 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 1. Nascita di Maria
Si era giunti al tempo della riconciliazione di Dio con l'umanità decaduta. In Nazareth nasce Maria, tutta pura, tutta santa. Immacolata! Si rallegra il Cielo perché la neonata è l'oggetto di tutta la compiacenza divina; si rallegra la terra, perché da questa Bambina celeste, un giorno verrà al mondo il Salvatore. Tutto il creato per la nascita di Maria è in festa, ed ogni cuore palpita di amore e di riconoscenza per lei.

Rivolgi il pensiero, anima devota, a quella culla che accolse Maria... mira con riverenza la tenera Bambina... Quanta gioia ridesta nell'animo quel sembiante di paradiso! Iddio l'ama tanto che, sua Figlia, l'ha eletta a diventare la sua Madre, e la sua Sposa. Non v'è cuore che possa negarle amore. E tu non l'amerai? Dopo Dio, Maria e il tuo aiuto, il tuo conforto, la tua speranza. Che vuoi di più amabile? Ringrazia il Signore di tanto dono, e prega la santa Bambina che ti accetti tra i suoi servi e devoti.

Se fosse possibile penetrare nei segreti del cuore di Maria Bambina, si vedrebbe quanto sia intenso il suo amore verso Dio! Si vedrebbero gli slanci affettuosi del suo cuore salire al Cielo come profumato incenso, offrirsi a Dio per compierne i voleri anche a costo dei maggiori sacrifici. Basti sapere che l'amore per il suo Dio, in questa celeste creatura, supera l'amore di tutti i giusti della terra, di tutti i santi e serafini del Cielo uniti insieme!

Ecco Maria che sino dalla culla c'insegna il primo dovere cristiano: amare Iddio! Non è questo il fine della vita umana? E tu, come lo ami il Signore?...

Senti almeno il desiderio di cercarlo, di unirti a lui?... Cosa hai fatto fin qui per amore del Signore?... Prega l'amabile Pargoletta Maria che ti ottenga la grazia di amare Iddio; e frattanto prometti di compiere tutti i tuoi doveri per amor suo!

Alla esultanza del cielo e della terra per la nascita di Maria non può dissociarsi il pensiero che la tenera Bambina tanto bella, tanto amabile, tutta santa, è destinata ad un dolore che non le darà mai tregua. Iddio la vuole ministra della Redenzione; ella quindi avrà parte intima nella passione e morte del Salvatore del mondo! Così il dolore diviene in lei la prova più convincente dell'amore verso Dio!

Anima cristiana, risveglia nel tuo cuore un senso di pietà per la celeste Bambina sapendola destinata ad una continua sofferenza! Pensa: come nacque Maria? Senza peccato, quindi esente dal dolore. Eppure, come visse? Sempre addolorata!... E tu, riconoscendoti peccatrice, non vorrai accettare per amore di Dio le contrarietà e le prove della vita? Impara da Maria a sopportare con pazienza le tue molestie, e pregala che li assista sempre.
  • Nelle tue difficoltà invoca l'aiuto di Maria.

      • 2. Maria al Tempio
I santi genitori della Vergine Maria, premurosi che la loro figlia ricevesse il nutrimento spirituale dall'esempio e dalla santa dottrina, la affidarono alle pietose cure e al magistero del sacerdozio nel Tempio di Dio, lontana dal mondo.

Accostati in ispirito alla cella che accolse Maria. Osservala sola col Signore: essa alterna con lui gli slanci del suo amore e gli sfoghi dei più santi desideri! Poteva ben dire: "Il mio diletto è a me, ed io a lui " (Cant. 2, 16). Tutta unita a Dio! Quanta pace, quanta gioia non avrà essa provata? Chi potrà mai comprendere l'aumento dei meriti e della grazia di quel cuore immacolato?... Questo è il vero frutto del disfece dal mondo! Per gustare le dolcezze del Signore, devi tu pure sgombrare il cuore da ogni attaccamento mondano. Vi è in te qualche cosa che sappia troppo di mondano?... Pensaci, prega e risolviti.

La santa Giovinetta, là nel Tempio, legge con religioso rispetto i sacri volumi della Legge e dei Profeti per istruirsi e conoscere i voleri di Dio. Arricchita da lumi straordinari, essa si compenetra sempre più nel Bene Sommo, e giunge all'eroismo di ogni virtù.

Anche tu, anima devota, sei stata istruita nella fede e nella conoscenza dei doveri cristiani. Qual frutto ne hai ricavato?... Non basta credere; bisogna anche vivere a norma di ciò che si crede. Quali sono le tue virtù? Puoi dire veramente di avere progredito nella tua vita spirituale? Ricordati che per ottenere questo è indispensabile il raccoglimento interno. Lo ami tu?

Dallo studio dei libri profetici, la santa Fanciulla apprese che una Vergine miracolosamente avrebbe dato alla luce il Salvatore del mondo (1) e che questo Salvatore sarebbe stato coperto di obbrobri, reso deforme dalle piaghe e infine condannato a una morte infame!.., Dinanzi a queste pagine poi, Maria fermava il suo pensiero alle pene riservate a colei che era predestinata ad essere la Madre del Salvatore. A quale tristezza doveva allora abbandonarsi il suo animo!... Quanta compassione in lei per i dolori della Vittima Divina e della Madre sua!...

Ma chi doveva essere la Madre del Salvatore? Ah, tu lo sai bene, anima pia! Diglielo a quella santa Fanciulla: O Maria, sarete voi quella Madre così afflitta, per la quale tanto si accora il vostro spirito. Quanto dolore! Mira come il volto della Vergine si copre di tristezza!... Stringiti a lei: prendi parte alla sua pena con tenera compassione. Pregala che accetti il tuo cuore, deciso di amarla e servirla fedelmente. Maria sarà tanto grata alla tua benevolenza!
  • Custodisci il cuore da ogni dissipazione.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
        Immagine
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 01, 2007 4:04 pm

ImmagineMartedì, 2 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 3. Sposalizio di Maria
La Vergine Maria, dopo undici anni di vita ritirata nel Tempio, assorta in Dio e legata a lui con perpetua verginità, veniva, per disposizione del Cielo, data in isposa a S. Giuseppe, egli pure vincolato dal voto di verginità perpetua. Così disponeva Iddio per salvaguardare davanti al mondo l'onore di Maria che, pur restando vergine, sarebbe divenuta madre del Salvatore del mondo.

Vedi, anima devota, come Iddio dispone tutto bene per raggiungere i suoi altissimi fini! Tutto ci viene dal Cielo, quindi più che confidare in noi, dobbiamo confidare in Dio. Ti pare di possederla questa confidenza? Esamina la tua condotta: ti turbi nei tuoi insuccessi?... Ti lamenti mai del tuo stato?... Hai mai diffidato dell'aiuto del Signore?... Difetta in te lo spirito di fede?...

Prega il Signore che te lo conceda; domanda perdono delle diffidenze passate, e prometti un maggiore abbandono alle disposizioni di Dio.

Lo sposalizio di Maria con S. Giuseppe fu il più eccelso, perché con esso non si cercò che il massimo bene. Fu uno sposalizio più celeste che terreno. I santi Sposi erano come due vaghissimi gigli fioriti ed olezzanti vicino a Colui che si pasce tra i gigli. Quelle nozze furono un mezzo per infiammare maggiormente quei due cuori dell'amore di Dio, ed elevarli al più alto grado di santità.

Se tu pure vuoi progredire nella vita spirituale, preferisci sempre i beni del cielo a quelli della terra; in tutte le tue azioni tendi sempre al Signore ! A che ti gioverebbero le cose della terra? Le ricchezze non accontentano, i piaceri durano poco, le ambizioni sono sorgenti di guai. Solo le dolcezze spirituali durano sempre! E quali sono le tue abituali aspirazioni?... Ti occupi più dell'anima o del corpo?... Pensi più a Dio o al mondo?... Qual è la scelta che vuoi fare per l'avvenire?

S. Giuseppe, per i diritti di nozze, aveva acquistato una vera superiorità sopra Maria : ma la Vergine era ben superiore al suo sposo per la sua singolare santità e per il privilegio insuperabile di essere la Madre di Dio. Essa tuttavia amò lo sposo, gli portò riverenza e gli rimase sottomessa come al capo della famiglia, al protettore e custode della sua verginale purezza, e questo Maria praticò sempre, con animo pronto e ilare, riconoscendo nella autorità di Giuseppe i voleri di Dio.

Sei tu pure, anima cristiana, con uguale spirito rispettosa e sottomessa ai tuoi superiori, o segui la tua superbia? Come ti stimi?... Che pensi degli altri e come ne parli?... Come tratti gli inferiori?... L'orgoglio, la vanità, il desiderio di primeggiare sono incompatibili con la confidenza in Dio, con le dolcezze di spirito e con l'amore a Maria, Regina degli umili! Arrossisci della tua superbia, chiedine perdono al Signore e comincia una vita umile e nascosta.

  • Nei tuoi doveri, riconosci la volontà di Dio, ed opera sempre con umiltà.

      • 4. L'annunciazione
Nella pienezza dei tempi l'Arcangelo Gabriele scende dal Cielo, entra nella povera casetta di Maria e, con devoto ossequio presenta alla giovane sposa il saluto del Cielo: "Ave, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei la benedetta fra le donne" (Luca 1, 28). Per la sua umiltà la Vergine resta turbata, ma l'Angelo la rassicura e, dopo averle annunciato la proposta di Dio che la elegge a Madre del Salvatore del mondo, in umile atteggiamento attende la risposta.

Mira, o anima devota. Maria nel suo turbamento. Essa teme le lodi. Sa che tutto ciò che c'è di buono in lei è di Dio e che quindi a lui solo va riferita ogni gloria. E tu non li turbi forse quando non sei lodata?... Non ti approprii la gloria del bene che solamente a Dio appartiene?... Non mostri la tua freddezza verso chi ha poca stima di te?... Pensa come sei solita a preferirti agli altri credendoti migliore di loro. Riconosci la tua superbia e prega l’umile Verginella di Nazareth a insegnarti la sua umiltà.

Maria, conosciuto che ebbe il disegno formato da Dio su di lei, rassicurata della sua verginale purezza, rispose all'Angelo: "Si faccia di me secondo la sua parola" (Luca 1, 38). Questo consenso la Vergine lo dette con la piena conoscenza di quanto avrebbe dovuto soffrire. Profonda nelle Sacre Scritture, sapeva che accettando la divina Maternità sarebbe stata la più afflitta di tutte le creature. Ma era volere di Dio, e tanto bastò perché Maria obbedisse.

Come è pronta la Vergine a sacrificare se stessa per ubbidire al Signore! E tu, sei ugualmente pronta a sacrificare la tua volontà..., i tuoi giudizi..., le tue comodità..., per ubbidire alla legge di Dio?... E' con la mortificazione che si trionfa sui sensi e sulle occasioni pericolose; quando e come la pratichi tu?... Impara a rinnegare te stessa in molte cose! In quale circostanza potresti oggi fare un atto di rinuncia?... Pensaci, e prendi la tua pratica risoluzione.

Maria aveva appena dato il suo consenso alle parole dell'Angelo, quando lo Spirito Santo scese su di lei, la virtù dell'Altissimo l'adombrò, e in quell'istante il Verbo Divino in lei si fece carne. E' vero, la Vergine si vede elevata alla più alta dignità che si possa immaginare; ma in pari tempo gli oracoli dei Profeti, che senza dubbio erano ben presenti alla sua mente, la ricolmarono di mestizia. Maria sapeva che il Figlio suo avrebbe fatto del bene a tutti, che sarebbe stato il Salvatore del mondo, ma che appunto per questo sarebbe odiato, perseguitato, maledetto e messo a morte. Quale dolore si intrecciò al sommo onore della divina maternità !

Così è per tutte le anime amanti di Dio. Per raggiungere la vera vita dell'anima, è necessario soffrire!... La visione di Dio non si manifesta che attraverso le lagrime. Sei dunque risoluta di attenerti al sacrificio?... Bando allora alle gioie mondane! Via tutte le affezioni che ti tengono legata alla terra! Ama il Signore, e offri le tue pene a Maria, che ti aiuterà a sopportarle con gioia cristiana.
  • Pratica oggi qualche mortificazione per amore di Maria.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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Messaggio da Giammarco De Vincentis » lun ott 01, 2007 7:19 pm

Immagine

06 Febbraio 2007

IL SANTO ROSARIO e l'Ave Maria

Cliccate qui Immagine se volete ascoltarlo con la mia voce


Ho tolto,
i chiodi a Gesù
e l’ho posto
nel cuore con me.
Ho preso,
la mia piccola croce
la tengo per mano,
la bacio
e poi prego con te
Signore mio.
ho imparato,
la preghiera più bella
fatta di rose,
di piccoli grani
ed ogni decina,
la dedico a chi ...
vive con me,
ai miei amici più cari
e a chi non c’è più.
Ho tolto...
i chiodi a Gesù
ed il suo sorriso,
oggi è per me
il battito più dolce
che mi porto nel cuore.

Tante volte ci sentiamo abbandonati da Dio e ci manca Gesu’.
In quei momenti quando la vita ci mette alla prova e i dispiaceri prendono il posto di quei sogni, che vengono soffocati dalla realtà, allora è difficile passare per la porta stretta.
Cosi urliamo al Signore, con rabbia e gli diamo la colpa di quel che la vita ci nega, dei dolori e di ogni male.
Spesso il nostro correre ci impedisce di vedere ad un palmo dal naso, e tante volte ci complichiamo la vita, dimenticandoci che la semplicità è la chiave che apre tutte le porte.

Se voi foste la Madonna, la mamma di tutti i figli della terra, dove immaginate che potete trovarvi in questo momento?

Io credo che la Mamma è sempre vicino al figlio piu’ debole, al piu’ piccolo a chi soffre, ai vecchi ritonati bambini, a chi non può camminare e certamente non si mette a correre, per seguire chi come un missile è proiettato verso un futuro senza Dio.
Una mamma non lascerebbe mai indietro quei figli che gli regalano un sorriso anche quando la sofferenza li consuma lentamente.
Secondo me c’è un solo modo per ritrovare la Madonna, basta rallentare e camminare al passo delle sue preghiere.
Provate a farlo mentre, con il cuore recitate un ave Maria.
Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del seno tuo Gesu’. Santa Maria madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte amen.
Ad ogni parola fate un passo, ritroverete pian piano il ritmo della vita, sentirete la serenità tornare nei vostri cuori e la Madonna che ti cammina affianco.
Io lo faccio spesso quando vado al cimitero e con la coroncina del Rosario in mano prego, mentre faccio visita a tombe sconosciute, dove ogni tanto ritrovo volti di persone che avevo dimenticato e mi ricordano momenti della mia gioventu’.
Preghiamo per tutte le anime del purgatorio ogni volta che recitiamo il Rosario, loro pregheranno per noi ed ogni preghiera è una benedizione di Dio per la nostra famiglia.
Provate a pregare con il cuore ovunque voi siate e non vi sentirete piu’ soli.
E’ anche questo un modo per sentirsi vicini a Dio.
Allo stesso modo troverete Gesù, in ogni persona che soffre, negli occhi di chi invoca aiuto potete riconoscerlo .
Gesù è in tutti coloro che ogni giorno portano loro croce e soffrono tra l’indifferenza della gente.
Gesù è colui che ci tende la mano e tu possiamo aiutare dandogli un po di quanto il Signore ci ha dato.
E’ come se dalla nostraa pagnotta di pane quotidiano, togliamo una sola fetta per darla a chi muore di fame, è condividere come nella comunione l’amore di Dio .
Offriamo un poi della tua nostra a chi oggi fa volontariato e se puoi metti a disposizione un po del tuo tempo, faresti certamente un opera buona ed in cambio ti sentiresti gratificato, perché hai fatto diventare la tua noia, momenti in cui ti sei sentito utile al prossimo tuo e lo hai amato come te stesso.
Dio è presente in ognuno di noi ,con il suo spirito, basta cercarlo in quel posto dove certamente ha lasciato un segno forte, nel nostro cuore, nella nostra coscienza.
La strada è una sola è quella della preghiera, provateci non sarà difficile prima o poi ritroverete l’amore e la semplicità della vita.
Nessuno arriva a Gesu’ se non passa atraverso sua Madre.
Preghiamo con la mamma di tutte le mamme ogni giorno il Santo Rosario e Gesu’ ci accoglierà nel suo cuore imamcolato, dove nessuno mai potrà negarci il suo amore.
Ogni preghiera a Gesu’ Sofferente, porta amore e serenità a chi soffre con lui sulla terra.
Maria Santissima madre, porta a Gesu’ una carezza , intercedi per noi.
Tu sai leggere nei nostri cuori, noi li abbiamo aperti come fiori alla rugiada del mattino, in attesa del primo raggio di sole.
Porta a Gesu’ la parte migliore di noi e digli che, siamo quelli che non fanno rumore, come quei semi che crescono anche di notte.
Ave o Maria .
Amen


Giammarco
C'è piu' gioia nel dare :-) che nel ricevere
CLICCA QUI Per leggere le mie poesie. il mio tel è 348-3825993

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miriam bolfissimo
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Ottobre, mese del Santo Rosario

Messaggio da miriam bolfissimo » mar ott 02, 2007 5:18 pm

ImmagineMercoledì, 3 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 5. La visita a santa Elisabetta
Correva il sesto mese da che la regnata di Maria, santa Elisabetta, era divenuta madre nonostante la sua età avanzata. L'Angelo stesso lo rese noto alla Vergine (Luca 1, 36) e senza indugio. Maria partì, andò ad assistere la cognata (Luca 1, 39) e rimase là fino alla nascita di Giovanni Battista. L'avviso dell'Angelo era stato per Maria un comando del Signore! Non la trattenne la sua incomparabile dignità, non il disagio del cammino; ogni ostacolo fu vinto dal desiderio di compiere una così delicata opera di bontà.

Maria, con questo, t'insegna a portare sempre il tuo contributo nel fare del bene agli altri e, prima di tutti, ai tuoi cari. Rifletti un momento: qualunque sia la tua condizione, qual è l'opera tra nella casa dove vivi?... Sei di conforto? Sei condiscendente coi tuoi cari?... Ti presti per alleggerire il peso degli altri?... Il tuo portamento è di edificazione?... Come tratti i poverelli?...

Contempla la gran Madre di Dio tutta premurosa nel servire la cognata ; umiliati per le lue negligenze, e prometti che almeno il tuo modo di parlare e di trattare, in casa e fuori, con tutti, sarà sempre regolato dalla dolcezza.

La visita di Maria a santa Elisabetta fu una vera sorgente di benedizioni; Elisabetta chiamò beata la Vergine, perché aveva aderito ai voleri di Dio: Maria esaltò la potenza e la bontà del Signore, che in lei aveva operato grandi cose (Luca, 1, 42-55); Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo; Giovanni esultò nel seno materno, e venne santificato. Quale abbondanza di grazie in quella casa!

Non può essere diversamente quando, per amore di Dio, si presta l'opera propria per il bene altrui. È il Signore che ti dice di tenere fatto per se ciò che farai ai tuoi fratelli (Matteo 25, 40). Anima devota, desideri di glorificare il Signore? Vuoi assicurarti le sue benedizioni? Abbi molta carità con tutti ; aiuta i bisognosi dove e come puoi. Offri sempre in privato e in pubblico il tuo buon esempio. Sopporta i difetti degli altri. Tollera le persone moleste. Associa la carità materiale ad una ancor più preziosa carità spirituale. Esamina un momento su questi punti la tua coscienza. Che cosa puoi dire di te stessa?...

Grande fu la gioia della Vergine nel sentirsi chiamare benedetta fra le donne. Gaudio sommo provò nel sentirsi chiamare beata, perché in lei si compivano le cose dette dal Signore. Sennonché Maria non ignorava che il titolo di queste benedizioni portava con sé la somma di tutti i dolori. Beata, dunque. e addolorata: ecco a quale intreccio fu allora sottoposto il cuore di Maria. Oh, non distogliere il pensiero della Vergine! Prendi parte alla sua tristezza e non le negare il tuo conforto. Sai come puoi consolarla? Osserva se tra le circostanze in cui ti trovi, per fare del bene ai tuoi prossimi, ve ne,; sia qualcuna che ti costi maggior sacrificio... e risolvi di praticare il sacrificio per amore della Vergine. Sarà questo per te una sorgente di benedizioni.
  • Esercita qualche atto di carità verso il prossimo.

      • 6. Maria e i dubbi di san Giuseppe
Passati i tre mesi nella casa di santa Elisabetta, Maria ritornò in Nazareth, portando seco benedizioni senza fine. I giorni passavano sereni, e l'amore dei santi Sposi, scevro da ogni terrena imperfezione, cresceva sempre più, alimentato dalle fiamme della divina carità. Di qui non ne poteva venire che pace, tranquillità e la gioia più grande. Oh, invidiabile casetta! Quel povero ambiente che albergava le creature più sante, è una bella immagine del tuo cuore, anima cristiana! Se in te dimoreranno desideri, affetti, sentimenti santi; se nel tuo cuore farai regnare il Signore, neppure a le mancherà la pace, la gioia che non inganna.

Ma pensa : hai lasciato entrare nel tuo cuore qualche cosa che non sia del Signore?... Ti senti proprio secondo il cuore di Dio... o vi è in te vanità, leggerezza, dissipazione, amore profano?... Prega la Vergine, che ti aiuti a ripudiare tutto ciò che dispiace al Signore, e ad ogni costo vieta l'ingresso al peccato!

Non tardarono molto a manifestarsi in Maria i segni della divina maternità. Giuseppe, che ignorava i segreti divini, ondeggiò tra mille dubbi. Interrogare la Vergine? Glielo vietava la riverenza. Tacere? Glielo proibivano i suoi diritti. Denunciarla? Non gli bastava l'animo, perché conosceva la illibatezza della sua Sposa! Risolvette di lasciarla occultamente (Matteo, 1, 19). A Maria non sfuggivano queste angustie del suo Sposo... E chi può immaginare la pena del suo cuore? Aveva giurato fedeltà, e appariva colpevole... Ma la Vergine taceva, non voleva compromettere la propria umiltà col dire una sola parola, senza il consenso celeste. Era afflitta, ma si rimetteva ai voleri di Dio. È certo dolorosa la prova a cui il Signore qualche volta sottopone anche le anime nostre. Sentirsi ingiustamente accusati; vedere male interpretate le nostre buone opere; subire tristezze, desolazioni per la cattiveria di altri... Come è affliggente questa situazione. Ti sei mai trovata in passato o forse sei anche presentemente sotto questa prova?... Segui l'esempio di Maria: soffri, taci, e rimetti la tua causa nelle mani del Signore.

Mentre san Giuseppe meditava di abbandonare Maria, un Angelo del Signore gli apparve, e lo rassicurò che quanto vedeva nella Vergine Sposa era tutto opera di Dio. Così si dileguò ogni nube, e la felicità ritornò nei cuori dei santi Sposi. Allorché hai la coscienza tranquilla di aver compiuto il tuo dovere, anche se il Signore ti prova con qualche contrarietà, non temere!... Se soffri e taci, lasciando a Dio di pensare alla, tua causa, verrà il giorno in cui Iddio stesso prenderà le tue difese. Maria te lo insegna. Coraggio dunque, anima debole, donati interamente al Signore. Perché temi i giudizi degli uomini? Se Iddio è con te, chi mai ti potrà nuocere? Osserva se mai difetta in te lo spirito di fiducia nel Signore, e impara da Maria a conservarti calma e serena nelle difficoltà.
  • Ripeti durante il giorno atti di conformità al volere di Dio.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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cinzia1970
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[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable

A MARIA CON AMORE NEL CUORE

Messaggio da cinzia1970 » mer ott 03, 2007 9:17 am

ImmagineImmagine
A MARIA,IN QUESTO MESE A TE DEDICATOImmagineImmagine
CON TUTTO IL MIO AMORE PER TEImmagine
GRAZIE DI ESSERE NEL MIO CUORE


ImmagineImmagine

E CON GIOIA NEL CUORE DONO A CIASCUNO DI VOI LA STESSA EMOZIONE CHE PROVO ASCOLTANDO QUESTO VIDEO COGLIENDO L'OCCASIONE DI RICORDARE IL CARO PAVAROTTI CHE ORA E' IN CIELO A CANTARE TRA GLI ANGELI..............

http://www.youtube.com/watch?v=nB-6WwQaXyc
DIO TI AMA E TI CONOSCE PERSONALMENTE.SE NON LO HAI ANCORA INCONTRATO,CHIEDIGLI DI RIVELARSI A TE.

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 03, 2007 4:45 pm

ImmagineGiovedì, 4 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 7. Da Nazareth a Betlemme
Cesare Augusto pubblicò un editto che obbligava tutti i suoi sudditi a recarsi alla propria città di origine per il censimento. Giuseppe della regale famiglia di Davide dovette andare a Betlemme, sede dei suoi gloriosi antenati. Maria seguì il suo Sposo (Luca 2, 15). L'editto imperiale fu considerato dalla Vergine come una disposizione di Dio, giacché sapeva che in Betlemme sarebbe nato il Salvatore del mondo, e che perciò ottemperando insieme a S. Giuseppe al comando dell'autorità civile e seguendo le ispirazioni divine, concorreva all'adempimento dei divini misteri.

Così si corrisponde alle divine ispirazioni: senza esitare, e con la massima prontezza. Il Signore non le nega a nessuno queste sue ispirazioni, e non le ha negate neppure a te. Quel pensiero che ti suggeriva di essere più raccolta... più mortificata con gli sguardi... con le parole..., quel desiderio di pregare con più fervore..., quel rimorso dopo il peccato..., quella pace che godesti dopo aver vinta quella tentazione..., erano tutte ispirazioni del Signore. Come vi hai corrisposto?... Per avanzare nella vita spirituale bisogna far tesoro anche di queste. E tu, cosa pensi di fare? Supplica la Vergine che ti ottenga molte sante ispirazioni, e prometti di seguirle fedelmente.

Da Nazareth a Betlemme vi era un cammino di tre giorni tra i monti e per vie aspre e difficili. Si aggiunga il rigore della stagione invernale, la estrema povertà degli sposi, la delicatezza della Vergine, il suo stato... Eppure non si discute, ma unicamente si pensa ad ubbidire. Così Maria preventivamente si mostra al mondo in tutto simile al suo Unigenito.

Anima devota, offri un affetto, un pensiero di pietà a questa umile Verginella in tanto disagio! Approfitta della lezione che ti presenta col suo esempio. Vedi quanto le costa l'adesione alla ispirazione di Dio? Ciò non di meno, Maria docilmente obbedisce! E quando tu provi un po' di noia, di aridità o svogliatezza nei tuoi doveri, li eseguisci egualmente nel miglior modo possibile, o li trascuri?... Quale violenza adoperi per vincere la riluttanza, la stanchezza che, forse, alle volte provi nella pratica della tua vita spirituale?... Non renderti infedele per un po' di sacrificio! Ripara il passato, promettendo esattezza e diligenza in tutti i tuoi doveri di pietà.

Nonostante le gravi difficoltà e la naturale indisposizione. Maria intraprese il lungo viaggio tutta serena e ilare in volto, tranquilla nel cuore, composta nella persona, tanto che pareva non avvertisse gli incomodi e i disagi! Seguila: se parla, le sue parole sono espressioni di lode al Signore; se sospira, sono sospiri di amore; se tace, è per elevarsi alle più alte contemplazioni celesti!

Ecco come si completa la fedeltà alle ispirazioni del Signore: dissimulando all'esterno ogni interna difficoltà! Le tue parole non siano espressioni di rammarico ; i tuoi sospiri non siano sospiri di un'anima abbattuta; il tuo stesso tacere non sia un silenzio dispettoso. Hai nulla da osservare, su questo, nella tua condotta?... Pensa che è un ottimo esercizio di vita spirituale il frenare le interne ripugnanze, conservando in ogni difficoltà ilarità di volto, tranquillità di cuore e compostezza nella persona.
  • Ascolta le sante ispirazioni per seguirle con prontezza e con generosità.

      • 8. Privi di alloggio
Maria e Giuseppe, dopo il penoso viaggio, giunsero a Betlemme. L'editto di Cesare aveva portato là una moltitudine di ospiti, tanto da non lasciar modo di trovare un ricovero per i santi Sposi. Non valsero le ricerche, le preghiere e le insistenze di Giuseppe: da tutti riceveva una ripulsa. Che pena per quei due santissimi Cuori! Anima devota, compiangi con la Vergine la durezza di cuore dei Betlemiti e supplica Maria che accetti ospitalità nel tuo cuore! Il rifiuto poi di quelle genti, ti ricordi gli innumerevoli cristiani che ostinatamente respingono il Signore. Saresti tu pure nel numero di costoro?... Ebbene rimedia, e in compenso proponi che quanto farai o soffrirai oggi, tutto sia in riparazione dei tuoi peccati e delle offese che il Signore riceve da tanti cattivi cristiani.

È certo che, per quanto fossero occupati i posti in Betlemme, con un po’ di scomodo, anche Maria e Giuseppe avrebbero potuto ricoverarvisi. Ah, se i santi coniugi fossero stati ricchi e potenti, i Betlemiti avrebbero ben trovato modo di alloggiarli anche a costo d'ogni sacrificio!.,. Ma per un povero falegname, per una donna del popolo, nessuno volle scomodarsi. Persino i conoscenti e gli amici rifiutarono di accoglierli nelle loro case!

Ecco, anima devota, come tratta il mondo. Finche trova in te qualche cosa che gli torna utile, ti ricolma di riguardi e di riverenze; ma quando ha finito di sfruttarti, ti volta le spalle e ti disprezza. Il mondo ti si presenta in veste di amico, ma è traditore. Non fidarti mai delle cortesie mondane. Non vedi anche oggi, come il mondo tratta il Signore? Fuggi dunque ogni mondanità, e rivolgi ora una preghiera alla Vergine per i poveri peccatori, proponendoti di ripeterla anche nel corso della giornata.

Era calato il giorno, le tenebre della notte cominciavano ad avvolgere la natura e tutt'intorno spirava mestizia e squallore. Maria avvertita, ma nel suo cuore soltanto, che si avvicinava l'ora di dare alla luce il Salvatore, era più che mai triste; non per sé, ma perché ancora era senza un tetto che ospitasse il Redentore del mondo!...

Quanta tristezza nel cuore di Maria! Essa vorrebbe anche oggi portare Gesù in tutti i cuori, ma tanti infelici ripetono la ripulsa: "non vi è posto". Oh ingratitudine umana! Conforta i1 cuore della Vergine, offrile tutto il tuo amore e stabilisci qualche particolare ossequio da praticare in suo onere intercedendo per i peccatori.
  • Al suono delle ore ripeti il saluto: Ave Maria.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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Messaggio da miriam bolfissimo » gio ott 04, 2007 1:10 pm

ImmagineVenerdì, 5 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 9. Maria nella grotta di Betlemme
Era a poca distanza da Betlemme una grotta scavata nel sasso, malamente coperta da una tettoia posta al di sopra dell'entrata. Una mangiatoia e un po' di paglia stavano ad indicare die serviva di stalla agli animali. Nella dura necessità in cui si trovarono. Maria e Giuseppe indirizzarono i loro passi verso quel tugurio, ed ivi si rifugiarono per passare la notte.

Raccogliti un momento, o anima devota, davanti a questa scena pietosa. Fu grande per la Vergine l'umiliazione nel vedersi negata l'ospitalità; ma ti pare meno umiliante il ripiego? Come sono diversi i giudizi di Dio da quelli del mondo! La tutta pura, la tutta santa, a quale indigenza è mai ridotta!... Impara dove si trova il vero spirito del Signore. E tu ti lamenterai se alcune volte ti manca, non dico il necessario, ma il superfluo?... Sei esigente nelle tue comodità? Sei intollerante nelle privazioni?... Confonditi, e chiedi perdono delle tue delicatezze.

La notte aveva steso il suo velo; tutto all'intorno era silenzio, e la Vergine stanca si adagiò su un po' di paglia e si abbandonò al riposo. Giuseppe vigila questo santo riposo, si impietosisce nel mirare la Madre di Dio in tale situazione, e col suo mesto sguardo sembra che dica: - Perché, o Maria, non mi è dato tenervi in quello splendore che voi meritate?... Mi fosse almeno dato prendere su di me tutta la vostra pena! - Quanta delicatezza in questo pensiero!

Unisciti a questo santo Sposo; esprimi anche tu alla Vergine un sentimento di pietà. Pregala che ti faccia partecipe delle sue pene. Il delicato pensiero di S. Giuseppe ti insegni poi la compassione per i sofferenti. Saresti forse di quelle anime che hanno difficoltà ad accostarsi ai poveri, agli afflitti? Amali e prega per loro.

Riusciva penoso a Maria trovarsi in quella grotta! Il pensiero che il Salvatore del mondo sarebbe nato in una stalla, doveva affliggere in modo indicibile il suo sensibilissimo cuore di madre. Ma pure non perdette la sua abituale tranquillità. Accostati riverente: Maria è con Dio, Iddio è con Maria, e dove è Dio anche le pene si cambiano in delizie! Quindi è che la Vergine stava in quella grotta, rassegnata, serena come se fosse stata nella sua casetta. Ecco il felice risultato del distacco dalle delicatezze terrene e della pietà coltivata avvicinando gli infelici per amore di Dio. Hai mai provato quale scuola di virtù sia visitare, confortare chi soffre?... Non avresti occasione di portare una buona parola a qualche anima che è in pena?... Ti costerebbe forse violenza?... Stabilisci di farlo per amore di Maria, e di farlo quanto prima. Se in chi soffre vedrai il Signore, sta sicura che il sacrificio ti si convertirà in allegrezza spirituale.
  • Procura di visitare una persona sofferente o, non potendolo, prega per i poveri tribolati.

      • 10. La nascita di Gesù
Mentre Maria pernottava nella grotta di Betlemme, giunse il momento desiderato dai secoli, e tutta raggiante di gioia, in un'estasi di amore, strinse fra le braccia il proprio Unigenito: Dio-Uomo! Pura e senza macchia prima del parto, pura e senza macchia rimase dopo il parto. La povera stalla si trasformò in un paradiso. Era nato Gesù.

Contempla Maria che fissa le sue pupille in quel caro e vezzoso Bambinello; osserva come ne viene corrisposta con sguardo filiale. Chi potrà mai intendere il linguaggio di quei cuori?... Quante cose avrà detto quel neonato al cuore della Madre e al cuore di Giuseppe... e quanto amore non avrà ricevuto in contraccambio! Anche tu, anima pia, allorché ti accosti all'altare dove risiede Gesù, t'incontri col suo Cuore; cosa dici al Signore?... A che cosa pensi?... È il tuo cuore tutto puro, tutto di Dio? Rifletti un momento... e prometti di avvicinarti a Gesù in modo che egli sia sempre più contento di te.

La santa Genitrice raccolse tra le sue braccia il Pargoletto, lo avvolse in poveri panni e lo ripose nella mangiatoia. Piamente appoggiata all'orlo di quella culla. Maria contemplò quei soavi lineamenti fatti a sua immagine, sotto i quali si nascondeva quel Dio da cui dipende ogni creatura del cielo e della terra. Si prostrò e, insieme a tutta la corte celeste, adorò Iddio fatto uomo.

Quale esempio di fede e di amore!... Quando tu riponi Gesù nel tuo cuore con la S. Comunione, quali sono i tuoi sentimenti di fede?... Pensi seriamente chi è Colui che si nasconde sotto quelle specie sacramentali?... Quali affetti provi nello stringerlo al tuo cuore?... Che momenti preziosi sono quelli per te, bisognosa di tanti aiuti! Domanda perdono delle freddezze portate nelle tue comunioni, e d'ora innanzi, nell'accostarti all'altare, supplica la Vergine Santa che ti accompagni e t'infonda un po' del suo santo amore.

L'anima della Vergine era ancora ripiena del canto degli Angeli, quando i vagiti del tenero Pargoletto richiamarono alla niente di lei un triste pensiero: la indigenza estrema del suo Figlio era il preludio delle sue innumerevoli umiliazioni e dei suoi più intensi dolori! E la Vergine non potè rimirare il suo Tesoro, senza sentirsi stringere il cuore dalla pena più viva.

Piangi tu pure sulla tristezza di questa Vergine Madre, e compiangi con lei la cecità di tanti che non sanno, e non vogliono apprezzare l'esempio di Gesù. Quel povero tugurio non dice a tutti che se Iddio sceglie la povertà ciò significa che la nostra felicità non consiste nelle ricchezze? Eppure, quanti stimano più il danaro che la grazia di Dio; quanti cercano più il benessere sulla terra che la gloria del Cielo! Che cosa puoi dire di te stessa? Prega per questi infelici e provvedi per il tuo maggior profitto.
  • Accostati a Dio col cuore distaccato dalle cose della terra.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 05, 2007 2:56 pm

ImmagineSabato, 6 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 11. Maria e i pastori al Presepio
La Vergine era ancora assorta nella adorazione del Divin Pargoletto, allorché un Angelo apparve ad alcuni pastori che vegliavano sui loro greggi nei dintorni di Betlemme, annunziando loro la nascita del Redentore del mondo ed indirizzandoli alla grotta. A questo Angelo si unì una schiera interminabile di Spiriti celesti che, cantando gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà, si allontanarono per gli immensi spazi del cielo.

Quante meraviglie in quella notte! Ma a chi furono anzitutto rivelate? Ai pastorelli, perché semplici di cuore. Ecco la via sicura per partecipare alle gioie celesti: la semplicità. È semplice chi, dinanzi ai voleri del Signore, non discute, né segue ciò che dicono o fanno gli altri, ma si affida completamente all'autorità di Dio che comanda, o direttamente, o a mezzo dei suoi rappresentanti. È questa la tua condotta, o sei facile a ragionare e criticare su quanto ti viene comandato?... Prega la Vergine che ti ottenga la semplicità dei pastorelli.

Pronta ed efficace fu sempre l'adesione della Vergine ai voleri di Dio, né diversa fu la condotta dei pastori di Betlemme. Scomparsi gli Angeli, essi si avviarono senza indugio verso la grotta, e là trovarono quanto era stato loro detto: un Bambino avvolto in poveri panni e posto in un presepio. Qual gioia per Maria nel mirare quei semplici pastori dinanzi al Pargoletto dare segni di esultanza e nella loro rustichezza, stringersi attorno alla sua povera culla, fargli festa, prostrarsi a terra e adorarlo ! Ecco che comincia ad avere amici secondo il suo cuore...

Anima devota, fissa il tuo pensiero su quella scena e dimmi: sei tu nel numero degli amici di Gesù?... Per essere tale, alla semplicità del cuore devi unire la prontezza nell'operare. I pastorelli, udita la voce degli Angeli, si misera subito in cammino. Pensa che anche a te il Signore rivolge la sua parola, nei comandamenti, nelle leggi della Chiesa e nei doveri del tuo stato. Con che prontezza ubbidisci? Esamina le tue abitudini e risolvi di emendarti dove riconosci di mancare.

Maria gioì della gioia dei pastori. La loro candida amorevolezza, ogni loro parola, fu un balsamo soave al suo cuore materno, addolorato per quella natività così umile, e per il pensiero sugli oracoli del Messia. Sì, il pargoletto è il Salvatore, ma... sarà tradito, venduto e ucciso! Su di lui ricadranno tutte le iniquità degli uomini! La Vergine lo sa, né può dimenticarlo un solo momento!... Eppure la presenza di quelle anime semplici fu per lei di grande conforto.

Ma erano poche, come son troppo poche anche oggi le anime che, servendo fedelmente il Signore, consolano Maria! Non potresti tu cercare altre anime che, unite a te nell'amore a Gesù, siano di sollievo alla Vergine?... Tra le tue conoscenze non ve ne sarebbe qualcuna? Presenta intanto a Maria questo tuo desiderio e invocando la sua protezione, pensa come realizzarlo.
  • Ubbidisci con semplicità ed evita ogni volontario difetto.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 05, 2007 3:00 pm

ImmagineDomenica, 7 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 12. La Circoncisione di Gesù
Era giunto l'ottavo giorno dalla nascita del Figlio della Vergine e, in ottemperanza alla legge mosaica, il Divin Pargoletto veniva sottoposto al rito doloroso della circoncisione (Lc 2, 21). Il Signore lo aveva prescritto per tutti i bambini d'Israele, quale segno di colpa (Gn 17,10). Maria sapeva che il suo Bambino non vi era tenuto, ma pienamente conformata ai voleri divini, vi sottomise il suo Unigenito.

Come vedi, anima devota, il rito era doloroso ed umiliante: fu quindi un sacrificio per il Figlio e per la Madre. Ma Iddio voleva così, e si ubbidì. Ecco la lezione anche per te : la vera vita spirituale voluta da Dio, non consiste in alcune pratiche che costano poca fatica, e neppure nell'esercizio delle virtù che non arrecano disturbo, bensì nel sacrificio... Ebbene, quando il dovere lo esige, sei tu pronta a sacrificare le tue passioni?... Le conosci le passioni che più ti tiranneggiano?... Pensaci, e prega la Vergine che t'impetri il coraggio di mortificarle.

La cerimonia della circoncisione si eseguiva nella casa paterna con l'intervento dei genitori: anzi il padre o qualche stretto parente ne era il ministro. Pertanto, nel giorno stabilito, Maria, la cui fortezza era pari all'amore, dominando se stessa, tenne il Pargoletto sulle braccia, e S. Giuseppe, con mano tremante, compì il rito della legge. Chi potrà descrivere la ferita che ne riportarono i cuori di quei santi Sposi? Tutto, in questo fatto, parla di generosità nel sacrificio.

Anima devota, non vorrai tu pure sottostare generosamente a qualche sacrificio per amore di Gesù?... Tra le varie passioni che bisogna vincere, ve ne ha una che dicesi predominante, perché più delle altre inclina al male. Qual è la tua passione predominante?... Cosa hai fatto fin qui per combatterla?... Risolvi di essere più forte e decisa, da ora innanzi, per mortificarla per amore di Gesù.

Col rito legale della circoncisione erasi compiuto il primo atto di obbedienza e di sottomissione dell'Uomo-Dio al suo Eterno Genitore. La Vergine Madre contemplò afflitta il suo Unigenito trattato da peccatore. Tutto questo, e il sangue che si versò, richiamarono alla mente di Maria la dolorosa vita e la tragica fine che era riservata al suo Pargoletto. Essa ne conosceva tutti i particolari e questo aggiungeva in lei dolore a dolore...

Anima devota, tu che sei tanto affezionata alla Madonna, non prenderai parte al suo dolore? Avvicinati in ispirito a Maria tanto mesta, rivolgi a lei una parola di pietà e prometti di consolarla. Vuoi darle un conforto gradito? Esamina il tuo cuore... Vedi quanti desideri difettosi, quanti affetti terreni, quante inclinazioni disordinate... Ebbene, con la mortificazione, ferisci, spezza, squarcia ciò che maggiormente si oppone alla tua vita spirituale, ed offrirai un vero conforto alla Vergine.
  • Sii attenta a mortificare la tua passione predominante.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 05, 2007 3:05 pm

ImmagineLunedì, 8 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 13. Maria e il Santissimo Nome di Gesù
Era costume presso gli Ebrei che ai bambini s'imponesse il nome nell'atto stesso della circoncisione. In tale circostanza anche il Figlio di Maria ricevette il suo proprio nome, che fu e sarà sempre in eterno: Gesù (Lc 2, 21). Maria esultò perché finalmente anche sulla terra risuonava il dolce nome che sarebbe stato conforto, medicina, salute e vita alla umanità decaduta. Ella sapeva che per questo nome: Gesù, si sarebbero diffuse tra gli uomini le infinite misericordie del Signore.

Anima devota, ravviva i tuoi sentimenti di fede. Gesù significa Salvatore. Ebbene, rifletti: a che cosa ti aveva ridotto il peccato?... Cosa potevi fare tu, povera creatura, per placare l'infinita giustizia di Dio adirato contro di te?... Come ti eri resa infelice! Chi ti ha meritato il perdono, è Gesù. Chi ti sorregge nelle tentazioni, è Gesù. Chi ti conforta nelle pene, è Gesù. Chi ti salverà, è Gesù! E non esulti a questo nome soave?... Prega la Vergine che li illumini, e prometti di pronunciare sempre il dolce nome di Gesù con grande venerazione e rispetto.

Il nome che s’imponeva ai bambini ebrei era scelto ad arbitrio dei genitori; per il Figlio di Maria non fu così. Un Angelo disse a Maria: Partorirai un figlio, al quale porrai nome Gesù (Lc 1, 32). Un altro Angelo, svelando il mistero dell'incarnazione a S. Giuseppe, comando di imporre al bambino il nome di Gesù (Mt 1, 21). Fu dunque Dio stesso che impose questo nome al suo Figlio fatto uomo.

E non comprendi, anima devota, come Iddio medesimo, con questa disposizione, vuole che tu consideri quel che significa il santo nome di Gesù? Non basta, dunque, che qualche volta ricordi quanto ha fatto per te il Signore, ma devi vivere di questo pensiero! La rammenti spesso la passione del Salvatore? Se una creatura qualunque avesse fatto per te una millesima parte di quello che ha fatto Gesù, non ti sentiresti obbligata a ricordarla sempre?... E Gesù non merita che tu faccia altrettanto?... Raccogliti in questo pensiero, e prendi la risoluzione di accrescere la tua riconoscenza a Gesù.

Grande fu la gioia che provò la Vergine al primo pronunciarsi del nome di Gesù, perché da lui ne sarebbe venuta gloria a Dio e salvezza al mondo; ma non fu meno grande il suo dolore al pensiero che Gesù aveva preso sul suo capo i peccati del mondo, e per esserne il Salvatore doveva assoggettarsi ai più atroci supplizi... E poteva Maria al nome di Gesù non sentirsi anche amareggiare profondamente l'anima? Oh, come quell'adorabile nome le rammentava i patimenti del Figlio!... Che esempio per te, anima devota!

Vuoi tu vivere della passione di Gesù? Coltiva la pietà verso le pene di Maria... La memoria dei suoi dolori, intrecciati con quelli del Figlio, potrà farti meglio conoscere tutta la dolcezza del nome di Gesù. Supplica la Vergine che ti accetti tra i devoti dei suoi dolori; medita le sue pene più spesso che puoi, e sentirai nascere in te un tenero sentimento di confidenza. Stabilisci ora di essere particolarmente devota di Maria Addolorata, e ricordala sempre con grande affetto.
  • Nelle tue difficoltà, ricorri sempre a Maria Addolorata.

      • 14. Maria e i Santi Magi
Passati i primi giorni dalla nascita di Gesù, Giuseppe trovò nei dintorni di Betlemme per Maria e il divin Figlio, una abitazione meno incomoda. Frattanto, guidati da una stella prodigiosa, arrivarono dall'Oriente a Gerusalemme tre uomini scienziati, detti Magi, che chiesero ad Erode dove fosse nato il Re dei Giudei. "Abbiamo visto la sua stella, dissero, e siamo venuti per adorarlo" (Mt 2, 2).

La stella è l'ispirazione nel cuore. I Magi alla vista della stella, non tardarono ad interessarsi di Dio per consacrarsi ed unirsi a lui. Tu pure, anima devota, in momenti di fervore, hai avuto raggi più vivi che ti hanno fatto conoscere gli errori della dissipazione... E cosa hai fatto?... Sei stata in appresso pia raccolta? Riconoscendoti accidiosa nel servizio di Dio, ti sei poi data ad una vita di fervore, o sei rimasta quella di prima?... Ascolta le ispirazioni del Signore: Egli ti vuole più devota, più raccolta, più unita a lui... La stella ti chiama, e tu rispondi coi santi Magi: Vengo, o Signore, per essere vostra!

I Magi, seguendo le indicazioni avute, entrarono nella casa ove si trovavano Giuseppe, Maria e Gesù. La Vergine li accolse con grande bontà, disse loro tante cose del suo Gesù!! I Magi ascoltando la Madre, contemplando il Bambino, si sentirono illuminare la mente, infiammare il cuore, e prostrandosi a terra adorarono Gesù, vero Dio e vero Uomo.

Anima cristiana, sei realmente desiderosa di unirti al Signore? Troverai un grande aiuto nella materna accoglienza della Vergine. Chi meglio di lei può parlarti di Gesù e fartelo conoscere? Chi più di lei può accendere il tuo cuore di amore per bramare l'unione con Dio?... Ma qual è la tua devozione verso Maria Santissima?... Cosa fai in suo onore?... Guarda la Vergine che ti sta dinanzi col suo Pargoletto tra le braccia per offrirtelo. Ti invita a farti avanti... Coraggio, avvicinati; una sincera pietà verso la Vergine Maria ti assicura la perenne unione con Dio.

I Magi, aperti i loro tesori, offrirono in dono al Bambino i migliori prodotti delle loro terre: oro, incenso e mirra (Mt 2, 11); l’oro per onorarlo come Re, l'incenso per adorarlo come Dio e la mirra con la quale lo riconoscevano vero Uomo. Tali doni riempirono il cuore della Vergine di gioia e insieme di amarezza. Essi erano simboli, e Maria ne comprese bene il doloroso significato: Gesù è Re, ma si sacrificherà per i suoi sudditi. È Dio, ma quante umiliazioni dovrà subire!... È vero uomo, ma sarà trattato come l'ultimo della plebe!... Quale tremendo pensiero! Penetra tu pure con la Vergine il significato di quei doni, e non potrai fare a meno di compatire questa affettuosissima Madre. Offri a Gesù i tuoi doni, per le mani di Maria: l'oro della tua carità, l'incenso delle tue fervorose preghiere, e la mirra della tua mortificazione. La sincera pietà verso la Vergine è amore al Signore; e la preghiera fervente e raccolta, l'immolazione dell'amor proprio saranno di vero conforto al suo cuore! La possiedi questa devozione a Maria?... Proponi di sforzarti per acquistarla e, con cuore contrito per le infedeltà passate, chiedi perdono ed aiuto.
  • Rinnova spesso, in giornata, l'offerta del tuo cuore a Maria.

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 08, 2007 1:52 pm

ImmagineMartedì, 9 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 15. Purificazione di Maria
Trascorsi i quaranta giorni dalla nascita di Gesù, la Vergine col Pargolo Divino e S. Giuseppe si recò al Tempio di Gerusalemme per un atto eroico di obbedienza: la legge di Mosè prescriveva la purificazione ad ogni madre considerata, dopo la nascita del bambino, come immonda (Luca 2, 22). Data la sua singolare maternità. Maria sapeva bene che non era soggetta a quella legge, ma per la pubblica edificazione, si ritenne obbligata, ed obbedì dimenticando se stessa e i suoi privilegi.

Bell'esempio per un'anima che vuole progredire nella via della virtù! Sei tu sottoposta ad una qualche legge particolare di obbedienza ? Confronta la tua condotta con quella di Maria. Quanti motivi per trovarti confusa e provvedere al tuo avvenire!... Sii diligente anche nell'osservare quelle norme che, se non sono vere leggi, servono pur sempre ad alimentare la tua vita spirituale e giovano per il buon esempio. Come ti comporti? Sei di edificazione in casa..., in società..., in chiesa..., per le vie..., nel vestire?..., nel parlare?... Vi è in te nulla da correggere?

2. Maria, giunta al Tempio, si fermò nel primo atrio, confusa con le altre madri, in attesa che venisse il suo turno per la cerimonia. Esternamente la Vergine non si distingueva dalle altre donne, se non per la sua singolare modestia!... S'inginocchio davanti all'altare, ed il sacerdote offrì anche per lei, oltre il sacrificio di adorazione, anche quello per il peccato.

Anima devota, vedi la Vergine in atto di penitente tra quelle donne peccatrici! Chi la riconosce per la Vergine delle Vergini?... Impara a disprezzare l'opinione del mondo ! Ti senti forse isolata?... Si ha forse per te della noncuranza?... Non si crede forse alla tua virtù?... Poco importa: ti conosce Iddio, e tanto basta! Avrai così modo di purificarti maggiormente! Attendi pure, senza stancarti, a praticare anche le più piccole cose; da sempre il buon esempio, e se subirai qualche umiliazione, coraggio! Ti rassomiglierai maggiormente alla Vergine nell'onorare la santità di Dio! Prega e confida!

La legge della purificazione non era per la Vergine un dovere, ma divenne una pura umiliazione da lei sofferta volontariamente. Essa era senza peccato, innocentissima, e presentò l'offerta per il peccato!... Era monda, e comparve immonda, nascondendo la gloria della sua verginità prodigiosa!... Se al saluto dell'Angelo, per timore di perdere la verginale purezza, la Vergine si accorò tanto, quale pena avrà provato comparendo in pubblico come donna ordinaria e come bisognosa di purificazione?...

Approfondisci un momento questa umiliazione di Maria!... Se essa innocente l’accetta, tu peccatrice non vorrai riparare le tue mancanze astenendoti anche dai piccoli difetti, specialmente alla presenza di altri?... Quel poco di umiliazione o di sacrificio che avessi a subire, sarebbe un grande conforto per la Vergine! E tu avrai cuore di negarglielo? Pensa su quale difetto potresti usare maggiore vigilanza.
  • Attendi a praticare le piccole virtù e a fuggire i piccoli difetti.

      • 16. La Presentazione di Gesù
Compiuta la cerimonia della purificazione, la Vergine passò dal primo atrio del tempio al secondo, dove, a norma della legge, si dovevano offrire a Dio tutti i primogeniti d'Israele (Luca 2, 23). Quantunque Gesù non fosse tenuto a questa prescrizione, la Madre sua, aderendo ai voleri del Cielo, e desiderosa della nostra salute, si affrettò ad ubbidire e a presentare ufficialmente all'Eterno Padre il Mediatore di pace! Con la offerta di Gesù quale mediatore di pace fra l'Eterno Padre e la umanità peccatrice. Maria ti dimostra la sua sollecitudine nel procurare all'anima tua il massimo dei beni. Quanto dovresti essere grata alla Vergine! Ringraziala di tanta bontà!... E potrai ora dimostrarti trascurata nella tua vita spirituale?... Ti raccogli ogni giorno qualche momento per occuparti efficacemente dell'anima tua?... Esamina quale premura hai per il tuo spirito e supplica la Vergine che ti ottenga un po' di zelo!

Maria, insieme allo sposo Giuseppe, che teneva nelle mani le due colombe, offerta prescritta per i poveri, si avvicinò al sacerdote presentandogli il Divin Pargoletto. Il sacerdote, ricevutolo nelle sue braccia, lo sollevò verso il cielo per offrirlo a Dio, e dopo aver ritirati i cinque sicli, prezzo stabilito dalla legge, lo restituì alla Madre, tutta penetrata dell'infinito valore di quella offerta!

Questo deve insegnarti a stimare ed amare la tua anima, e quella dei tuoi prossimi! Considera come Gesù, Dio-Uomo, si offre al Divin Padre quale prezzo per riscattarci dal peccato ! Maria per il bene di tutte le anime rinuncia ai propri diritti di madre sulla vita del Figlio..., e tu non sai rinunciare ad una bassa passione per conservarti in quella grazia che ti ha procurato il Signore! E per il bene del tuo prossimo, quale apostolato eserciti?... Almeno prega..., e se non lo hai fatto prima, prega adesso e sovente, ogni giorno.

Le madri ebree, dopo aver offerto nel Tempio i loro primogeniti, li riscattavano con un sacrificio, e se li portavano a casa piene di gioia. Anche la Vergine, riscattò il suo Pargoletto, e di nuovo lo ebbe fra le sue braccia; ma era ben diversa la presentazione di Gesù da quella degli altri primogeniti! Per questi era una cerimonia puramente legale, senza alcun seguito. Maria, invece, aveva realmente offerto il suo Gesù alla morte!... Riebbe il Figlio, ma non per godere delle sue carezze, bensì per allevarlo fino al giorno della suprema immolazione!

Quale angoscia per il suo cuore così sensibile! Ciò che per le altre madri è gioia, speranza e felicità, per Maria è tristezza, ansietà e dolore; ma per tuo amore ella accetta tutto!... Per la felicità tua, essa sarà la Madre dei dolori! Deponi almeno oggi ai piedi della Vergine un omaggio di riconoscenza, e prometti di consolarla applicandoti con più impegno a coltivare quelle virtù di cui ti senti più bisognosa.
  • Ricorda spesso, in giornata, quanto è costata l'anima tua a Gesù e a Maria.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar ott 09, 2007 5:40 pm

ImmagineMercoledì, 10 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 17. La profezia di Simeone
1Maria e Giuseppe, osservate le prescrizioni della legge, stavano per uscire dal Tempio quando sopraggiunse un vegliardo per nome Simeone. Era questi un uomo giusto e timorato di Dio, che viveva nella aspettazione del Messia. Guidato dallo spirito del Signore al Tempio, prese nelle sue braccia il Bambino Gesù, benedisse Iddio e chiese di morire in pace, poiché i suoi occhi avevano veduto il Salvatore del mondo (Lc 2, 29 ss.).

Considera, anima devota, le virtù che meritarono a Simeone la grazia di vedere esaudito il suo desiderio. "Egli era giusto", cioè osservava tutti i precetti della legge; oggi si direbbe: osservava i comandamenti di Dio e della Chiesa. È il migliore elogio che possa meritare un cristiano. Si può dire altrettanto di te?... Il vecchio Simeone era "timorato di Dio", cioè aveva il filiale timore di dispiacere a Dio e l'attenzione premurosa nel soddisfare tutti i minimi desideri del Signore. Sei tu pure delicata e premurosa nei tuoi piccoli doveri?...

Il vecchio Simeone, dopo aver ricevuto da Maria il Divin Bambino e benedetto il Signore, profetizzò: "Ecco che questi è posto a rovina e risurrezione di molti in Israele; e per segno di contraddizione" (Lc 2, 34). Giuseppe e Maria udirono con grande commozione le parole del santo vegliardo ; quelle parole furono per essi un lampo più vivo che aumentò la loro ammirazione. Pensa con quanta compiacenza la Vergine Madre avrà udito le parole che preannunciavano la risurrezione di molti in virtù dei meriti del suo Gesù! In quel momento Maria diede uno sguardo di predilezione a quelle anime che sarebbero state chiamale ad uno speciale amore verso Gesù, e ad una speciale somiglianza con lui. Ti sembra che tra quelle abbia potuto riscontrare anche l'anima tua?... Se non fosti nel passato nel numero di quelle anime fedeli, perché almeno non cerchi di entrarvi adesso?... Cosa è che ti fa esitare?... Prega la Vergine che ti renda degna di arrivare presto tra le anime amanti di Gesù!

La parola che fece gioire il cuore della Vergine considerando le anime fedeli, fu anche motivo di dolore allorché lo stesso santo vegliardo, restituendo il Bambino, disse alla Madre: "Ed anche l'anima tua sarà trapassata dalla spada!" (Lc. 2, 35) Così in un medesimo istante, mentre si esaltavano le glorie del Salvatore, si predisse a Maria il martirio della sua anima!

Il vecchio Simeone nulla aveva detto che Maria già non conoscesse, ma chi potrà misurare l'intensità della pena da lei provata nel sentirsi ripetere espressioni così significative?... Sì, Gesù porterà consolazioni a tutti, ma sarà causa di grande dolore alla Madre sua! Rifletti ai giorni tristi che dovette passare la Vergine. Tutta la sua vita può dirsi un continuo martirio... Compatiscila per questo dolore che la terrà sempre immersa nella più grande desolazione! Prometti di consolarla nella sua afflizione, temperando i sospiri di Maria con atti di amore a Gesù. Ne fai spesso di questi atti di amore?
  • Chiedi al Signore la virtù di amare il dolore.

      • 18. La fuga in Egitto
Compiute nel Tempio le cerimonie volute dalla Legge, Giuseppe, Maria e Gesù si ritirarono nella loro casetta. Sebbene la Vergine fosse pienamente consapevole della sua missione dolorosa, tuttavia l'amabile Gesù le era di grande conforto! Ma ecco un triste annunzio: un Angelo del Signore, a notte inoltrata, comandò a Giuseppe di fuggire subito in Egitto col Bambino e la sua Madre, perché Erode cercava a morte Gesù. Senza indugio la santa Famiglia fuggì. (Matteo 2, 13)

Quell'Erede che minacciava la vita del Pargoletto Gesù, rivive anche oggi nella superbia, nella gelosia, nella mollezza, nelle vanità, e in tutti i vizi che il mondo ama. La fede avverte anche te di fuggire da questi nemici e mettere in salvo l'anima tua! Ti spaventa forse la lotta?... Pensa al sacrificio della santa Famiglia!... Riuscì tanto doloroso alla Vergine l'ordine di fuggire..., eppure non esitò un istante!,.. Esamina in particolare il pericolo che più sovrasta la tua anima e, con l'aiuto di Maria, risolvi di fuggirlo...

Il Vangelo nulla dice dei disagi che i santi sposi dovettero incontrare in quella fuga, ma la tradizione ci assicura che furono molti e gravi. La trepidazione di essere raggiunti dagli sgherri di Erode..., le tenebre e i pericoli della notte..., le strade sconosciute..., il popolo idolatra presso cui doveva rifugiarsi..., tutto rendeva triste quel cammino, che portava verso l'ignoto! Ma non si pensò a tutto questo: Gesù era cercato a morte, e a costo di ogni più grave sacrificio, si volle salvare una vita così preziosa!

La fuga in Egitto ti sembra forse una debolezza da parte di Gesù? Egli poteva stroncare senz'altro i nefasti disegni di Erode. Eppure volle subire questa umiliazione per tuo amore: per insegnarti, in ordine alla tua eterna salvezza, ad evitare i contrasti e le discussioni inutili col tuo prossimo e a non lasciarti intimidire dalla ingiusta avversione che altri possa nutrire verso di te, anche a costo di vederti disprezzata dal mondo... E tu, sei pronta a sacrificare i puntigli del tuo amor proprio?... Ti lasci forse guidare dai riguardi umani?...

Prega, e impara dalla Vergine a sacrificare te stessa ad ogni diceria mondana.

La vita di Gesù, per la gelosia di Erode, era in evidente pericolo. Lo attesta la strage che il tiranno ordinò di tutti i bambini di età inferiore ai due anni, che si trovavano in Betlemme e nei dintorni. E così, tra stenti e disagi, la Vergine col Bambino sulle braccia, cogli occhi rigonfi di lagrime, piena di sollecitudine e di preoccupazione per il Figlio, fu costretta a fuggire lontano, sempre però pienamente rassegnata alle disposizioni della Divina Provvidenza!

Compatisci con tenero affetto le pene che Maria ebbe a provare in quella fuga... Quante anime anche oggi rinnovano alla Vergine questo dolore, costringendo Gesù ad uscire dai loro cuori!... Ascolta, anima pia, la parola accorata di questa tenera Madre: "Che male vi ha fatto il mio divin Figlio da trattarlo con tanto odio?" Rifletti un istante sulla sleale condotta di tanti cristiani! E non vorrai essere di conforto a Maria? Tu pure alloggi Gesù nel tuo cuore, perché nutri verso di lui una qualche devozione. Ma lo costringi forse a qualche sacrificio? Lo condanni forse a stare in un cuore arido, poco sensibile al suo grande amore?... Prega la Vergine che ti tenga fedele alla dolce servitù del suo Figlio.
  • Fuggi i discorsi inutili e le conversazioni frivole.

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 10, 2007 5:07 pm

ImmagineGiovedì, 11 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 19. Maria in esilio
Gli Evangelisti nulla dicono della dimora della Vergine in Egitto, ma dalla tradizione sappiamo che la santa Famiglia passava i suoi giorni nella più grande ristrettezza e fra il disprezzo e la diffidenza di tutti. E ciò è facile a comprendersi; Maria Santissima aveva portato tra quel popolo idolatra il vero Dio, la vera luce del mondo nel suo celeste Bambino, ma ben pochi si curavano di lui! Di qui l'isolamento della Vergine, che amava trattenersi col suo Gesù..."

Tu pure, anima devota, devi vivere in mezzo a tanti che sono lontani da Dio, o perché le cure materiali sopraffanno in loro gli interessi di Dio, o perché si trovano trascinati al male da cattivi esempi, o perché non vogliono astenersi dal partecipare a distrazioni contrarie al bene, alla virtù. Troverai anche anime pie dominate da retta intenzione, da santi desideri, da aspirazioni ardenti, ma incostanti. Temono queste infelici di restare troppo isolate dal resto del mondo. Qual è la tua condizione? Preferisci la compagnia della Vergine con Gesù o quella dei mondani?... Vi è qualche cosa intorno a te che ti distolga dal raccoglimento?... Prega, e provvedi in tal modo a liberartene.

È sentimento comune dei Padri e Scrittori ecclesiastici che Gesù in Egitto, col lavoro occulto della sua grazia, distruggesse i riti in onore delle false divinità, e chiamasse non pochi idolatri alla conoscenza del vero Dio, secondo la profezia di Isaia: "E il Signore sarà conosciuto dall'Egitto". Per la Vergine fu gloria e conforto grande aver portato il Signore a quel popolo ed essere testimone di tante meraviglie!

Ecco i frutti della vita segregata dal consorzio dei peccatori, per mantenere una continua e tenera unione con Dio : produce nausea delle cose terrene, e purifica il cuore; ci mette in contatto con Dio stesso ; ottiene grazie ai peccatori e li converte. Purtroppo molti non la stimano questa vita raccolta, la dicono inutile! La pensi così anche tu?... Fermati a considerare quanto bene fece Gesù quantunque vivesse ritirato con la Madre sua, là, in Egitto. Egli ti sia di esempio !

I disagi materiali che la Vergine incontrò in Egitto le furono invero causa di sofferenze, ma l'amarezza di Maria aveva dei motivi ben più gravi! Ella vedeva da una parte Iddio annientarsi per gli uomini, e dall'altra gli uomini fuggire da Dio. Il suo amore al Signore reclamava il culto universale al vero Dio ; e l'amore per le anime avrebbe voluto vederle tutte fedeli al suo Gesù! Invece, Re, Principi e quasi tutto il popolo vivevano nell'idolatria, e anche se qualche pagano fu illuminato, quante altre anime rimanevano lontane! Quale riflessione dolorosa!...

A tutti i veri amanti del Signore riesce penosa la condizione di tante anime che vivono dimentiche di Dio, dominate dal peccato! Lo comprendi tu questo stato lacrimevole?... Se non lo comprendi, non potrai mai farti un'idea dell'afflizione della Vergine! Studiati di penetrare in questo pensiero, e frattanto, raccolta in silenzio, prega la Madre di Gesù che abbia pietà di tante povere anime traviate.
  • Ama il raccoglimento, e procura oggi di tenerti più ritirata in casa.

      • 20. Il ritorno dall'Egitto
1Dopo alcuni anni di permanenza in Egitto, morto Erode, l'Angelo del Signore apparve a S. Giuseppe, e gli ordinò di prendere il Fanciullo e la di lui Madre, e ritornarsene nella terra d'Israele (Matteo 2, 20). Questo avviso consolò Giuseppe e la Vergine!... Finalmente potevano rivedere la terra dei loro padri, tanto beneficata dal Signore, e ritrovarsi in mezzo al loro popolo che, nonostante le sue infedeltà, era sempre il popolo eletto di Dio!

Questo consolante invito ti dice chiaramente che se il Signore qualche volta ti umilia, o esige da te un sacrificio, non ti abbandona!... Quando pure non riconoscessi nelle tue pene un meritato castigo, accettale ugualmente con rassegnazione, e pensa che Dio si serve di esse per chiamarti più vicino a sé e abbracciarti più teneramente ! Pensi mai a questa consolante verità?... Quante anime che si credevano abbandonate, videro poi tutto cambiarsi in bene, al solo riflettere che in Dio, più che un giudice, si deve riscontrare un padre che, se a volte umilia, non nega però mai la consolazione.

La santa Famiglia, superate le difficoltà del lungo viaggio, giunta alla terra d'Israele, seppe che ad Erode era succeduto nel governo della Giudea il figlio Archelao, erede della crudeltà del padre! La vita del fanciullo Gesù era ancora in pericolo come sotto l'empio re morto! Che fare allora? Dove rivolgersi? Grandi furono le angosce e le incertezze di Giuseppe e e1 ella Vergine! Ma essi ricorsero alla preghiera, e l'Angelo li avvisò che si ritirassero in Galilea (Matteo 2, 22).

Lezione salutare anche per te ! Nella calma e nella serenità ti è facile confidare nella preghiera, ma se ti sopraggiunge una disgrazia, un dispiacere qualunque, sei ugualmente pronta a ricorrere con fiducia all'orazione?... Non è difficile sentire anime, che si direbbero devote, ripetere: A che mi giovano le preghiere? Dio mi ha abbandonato.... Dio mi castiga! Sei anche tu tra queste anime diffidenti?... Ah, come saresti lontana dal conoscere le vie del Signore! Impara da Maria e da Giuseppe ad amare la preghiera e la confidenza in Dio.

Un esiliato che sa di rientrare in patria, ha il cuore ripieno di gioia e di speranza, perché presto rivedrà i suoi cari! Ma non si poté dire questo della Vergine. Ella sapeva troppo bene che riportava Gesù in patria, ma solo per attendere l'ora del sacrificio... Se erano morti i nemici dell'infanzia, vivevano e crescevano altri nemici dalle cui mani Maria non avrebbe potuto sottrarlo. Non l'innocenza manifesta, non la celeste dottrina, non i miracoli del suo Unigenito, sarebbero valsi a sottrarlo all'odio del suo popolo ! Dolorosa certezza, che teneva in pena il cuore della dolcissima Madre!

Per avere un'idea di questo dolore della Vergine, non giudicare quel cuore materno alla stregua del tuo. Invitata da Gesù a seguirlo nella via della prova, tu non sempre hai trovato di tuo gusto l'invito, e per tua somma disgrazia hai abbandonato il Signore!... Maria invece, accettando di essere la Ministra della Redenzione, possedeva un cuore così acceso di amore per te e per tutti, da volere il sacrificio del Figlio e di se medesima, in modo da non dividersi da lui un solo istante, fino a portare il suo Gesù tra i nemici stessi!...Di più: il cuore della Vergine è cuore di madre la più affettuosa, il suo Figlio è Dio, ed essa lo ama più di tutti i Santi e Serafini del cielo! Poteva dunque non soffrire?... E tu, anima devota, ne eri il motivo?... E rimarrai insensibile a tanto amore e a tanto dolore di Maria?... Soffri con lei e pregala che ti conceda completa rassegnazione nel dolore.
  • Prega la Vergine per ottenere la rassegnazione nei momenti del dolore.

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio ott 11, 2007 4:04 pm

ImmagineVenerdì, 12 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 21. Maria a Nazareth
L'Angelo del Signore aveva indicato ai santi Sposi, ritornati dall'Egitto, come loro dimora la Galilea. Maria e Giuseppe si fermarono in una modesta casa di Nazareth. Qui finalmente la Vergine riposava interamente in Gesù, suo Dio; ed era gioia grande per lei appartenere e dedicarsi tutta al Figlio. Qui ella cresceva sempre più in santità, perché cresceva sempre più in amore; e cresceva in amore, perché il suo Divin Figlio cresceva sempre più in bellezza!

Questa unione di Maria col suo Unigenito, ti rappresenta tutta la vita di un'anima unita a Dio mediante la conoscenza di Gesù... Prega la Vergine che te la faccia comprendere! La vita del tuo cuore sarà nobile o vile, secondo ciò che ami. Se ami la vanità, la smodata allegria, i passatempi, la tua vita sarà vile; se procuri invece di occuparti della grandezza, della bellezza e della bontà di Gesù, la tua vita sarà nobile e bella, perché qui sta l'unione con Dio! Ma questa conoscenza di Gesù si apprende dal Vangelo. Lo leggi e lo mediti mai?... Prendi questo caro libro, leggilo, meditalo, e ti troverai a contatto con Dio.

La spirituale bellezza dell'anima umana di Gesù, la attrattiva di tutte le sue azioni, erano come tante sorgenti di grazie che inondavano l'anima di Maria. Rimanere per anni in compagnia del Figlio, sapendo che è Dio..., vederlo, stringerselo al petto, udire la sua parola..., tutto costituiva per la Vergine motivo di sublime santità! Quali profondi misteri si compivano in quell'umile casetta!
Anche tu, anima devota, sei chiamata alla santità! È questa la prima caratteristica che ti si rivela dal contatto con Gesù! E conversando con lui, studiando la sua parola, i suoi esempi, è mai possibile che non ti senta attratta a seguirlo? Egli è la stessa santità, la stessa innocenza! Per te pure, Gesù ha detto: "Siate perfetti come è perfetto il Padre celeste!" (Matteo 5, 48) Ma tu, quando e come vi pensi?... In quale virtù cerchi di renderti simile al Signore?...

Il continuo aumento di grazia e santità nella Vergine, per la sua unione con Gesù, era pure per lei fonte di immensa sofferenza. I lumi particolari che acquistava le ricordavano la missione di sacrificare un giorno quel suo Tesoro, per il bene di tutte le anime. Per questo, quanto più caro e prezioso diveniva Gesù alla Madre sua, tanto più in essa si accresceva l'afflizione. Ma, forte e generosa, non indietreggiò mai!

La santità preparò Maria a soffrire con maggiore eroismo. Quanto più è grande la santità, tanto maggiormente l'anima è atta a portare croci pesanti. Che dici di te stessa a queste parole? Sei impaziente?... Ti ribelli al patire?... Di qui arguirai la tua virtù! Rifletti un momento sul dolore della Vergine, contempla la calma meravigliosa della sua bell'anima!... Vedi, quanto sei dissimile?... Vivi come Maria dei sublimi insegnamenti di Gesù, e anche tu sarai forte nelle tribolazioni!
  • Studia spesso Gesù, leggendo e meditando il santo Vangelo.

      • 22. Lo smarrimento di Gesù
La santità che regnava nella casetta di Nazareth veniva ogni giorno alimentata dalle pratiche religiose, comandate dalle leggi di Mosè. Tra le varie pratiche si prescriveva a tutti gli uomini validi di recarsi a Gerusalemme tre volte all'anno: per la Pasqua, la Pentecoste e nella festa dei Tabernacoli. Le donne vi andavano per devozione; e la Vergine Maria si accompagnava a San Giuseppe, portando seco Gesù.

Nella casa di Nazareth si amava molto, e per questo si pregava anche molto. S. Agostino dice che pregare è amare! Quindi se veramente ami il tuo profitto spirituale, come puoi disinteressarti dell'orazione?.. S. Giuseppe ha pregato, la Vergine ha pregato, tutti i Santi hanno pregato! Gesù stesso te ne ha dato l'esempio! E tu quali preghiere reciti ogni giorno?... Che attenzione vi metti?... Quale fervore e quale amore vi porti?... Esaminati bene su questo punto, e risolvi di pregare con maggior impegno.

Gesù aveva compiuto il dodicesimo anno di età e, secondo l'uso, Giuseppe e Maria lo condussero con loro a Gerusalemme per la Pasqua. Terminato il periodo della festa, se ne ritornarono, ma Gesù si sottrasse alla vigilanza materna, e rimase nel Tempio (Luca 2, 44). Secondo l'uso degli Ebrei, gli uomini viaggiavano separati dalle donne, e per questo la Vergine credette che il figlio fosse con Giuseppe: soltanto quando le comitive si riunirono, essa si accorse di averlo smarrito.

Il più gran male che possa incoglierti è quello di perdere Gesù col peccato mortale. Ma anche se non lo perdi interamente, potresti smarrirlo!... In due modi si può smarrire il Signore: quando alle attrattive di Dio si preferiscono quelle delle creature, e quando insensibilmente ci si rallenta nell'esercizio della vera pietà. Ti pare di averlo smarrito per questi motivi? Se fosse mai così, non fermarti in lamenti vani ed inutili. Per ritrovare Gesù bisogna pregare, e pregare con fervore, con perseveranza. Cosa farai tu?... Chi non si stanca di pregare, verrà esaudito.

Appena la Vergine si accorse dello smarrimento di Gesù, non ebbe più pace, e senz'altro rifece la via ritornando a Gerusalemme e ricercandolo tra parenti ed amici. Maria non poteva reggere senza il suo Figlio. Mille timori assalirono il suo cuore!... Un velo di mistero le paralizzava l'anima e rendeva vano ogni tentativo di ritrovare la calma! Perdendo Gesù, essa aveva perduto tutto, e questo pensiero le causava amara desolazione!

Se Maria, com'era solito in lei, avesse potuto avere una chiara visione dell'avvenimento, avrebbe compreso che nulla vi era da temere; ma il dubbio di non poter ritrovare più Gesù, unico scopo della sua vita, l'affliggeva tanto, da sentirsi la più abbandonata! E tu non ti commuovi?... Pensa alla Vergine: non un lamento esce dalle sue labbra..., ma il suo mesto atteggiamento, i suoi sospiri, le sue lagrime, tutto ti dice che si trova oppressa dal più vivo dolore. Tuttavia, quantunque stanca, non si abbandona all'inazione, ma continua a cercare il suo Gesù! E quando tu provi aridità di spirito, e quando resti quasi insensibile alle soddisfazioni spirituali, come agisci? Sei egualmente fedele ai tuoi doveri di pietà?... Pensa, e risolvi.
  • Stabilisci le preghiere che farai ogni giorno.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 12, 2007 6:08 pm

ImmagineSabato, 13 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 23. Il ritrovamento di Gesù
La Vergine e S. Giuseppe cercarono ansiosamente Gesù tra gli amici e i parenti, ma invano! Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio a Gerusalemme, assise in mezzo ai dottori, che lo interrogavano e stupivano della sapienza e delle risposte di lui. (Luca 2, 47). Come dovette gioire il cuore della Vergine nel rivedere, dopo tre giorni di ansie, il suo caro Gesù! In quell'istante si dissiparono tutti i dubbi e i timori, ed in lei rientro la serenità e la pace!

Se qualche volta ti sembra di avere smarrito Gesù, non cercarlo tra le creature, che lo cercheresti invano! Cercalo invece nel Tempio, nella preghiera... e soprattutto nei sacramenti della Confessione e della Comunione. Al Tempio dunque indirizza i tuoi passi: ti porti alla Chiesa?... Che contegno tieni in essa?... Sei intenta ad ascoltare ciò che Iddio suggerisce al tuo cuore, o sei distratta?... Richiama ad un attento esame questa tua condotta, e proponi di avere per l'avvenire maggiore diligenza.

Alla vista di Gesù, la Vergine, pervasa da sentimenti di dolore e di gioia, non potè trattenersi dal dirgli: "Figlio mio, perché ci hai fatto questo? Ecco tuo padre ed io pieni di affanno ti cercavamo" (Luca 2, 48). Il Divino Fanciullo aveva adempiuto la volontà del Padre suo che Maria e Giuseppe non conoscevano. Non deve quindi meravigliarti la domanda della Vergine. Il suo cuore aveva sofferto tanto!...

Ma pensa, anima devota, alla tenerezza di quelle parole! Non è un lamento, ma è un amoroso sfogo di chi vede in un istante squarciato il dubbio che aveva fatto tanta presa sul proprio spirito addolorato!... Quale esempio per un'anima che, tendendo alla virtù, esperimenta qualche desolazione spirituale! Ti è occorso provarne nelle ordinarie pratiche di pietà? In tal caso hai pensato che siano le vie segrete del Signore?... Uno sfogo rispettoso, che dimostri il tuo amore verso Gesù, non ti è vietato!... Ma in simili desolazioni, ti senti forse indispettita e piena di amarezza?... Quanto dovresti umiliarti!...

La domanda che la Vergine rivolse al suo Gesù, non rimase priva di risposta: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io debbo occuparmi delle cose del Padre mio?" (Luca 2, 49). Così disse Gesù. Ma i santi sposi non compresero quelle parole. Evidentemente il Divin Fanciullo affermava la sua missione! E se la Vergine non afferrò completamente il significato di quella risposta, questa però la richiamò al pensiero che affliggeva tanto il suo cuore : Gesù era entrato, secondo la legge mosaica, nell'età maggiore, e non era più soggetto alla dipendenza dei suoi genitori. Si avvicinava alla persecuzione, al Calvario, alla morte!.,. Maria non può mai dimenticare questa realtà che la rattrista!,.. Compatisci questa Vergine Madre nel suo dolore, ma se Gesù ti dilania al suo servizio, se ti vuole povera, casta, obbediente come Lui, se ti vuole provare come piace a Lui, ti senti di rispondere: Signore, voglio ciò che volete Voi?
  • Recati oggi in chiesa a fare una visita a Gesù Sacramentato.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 12, 2007 6:10 pm

ImmagineDomenica, 14 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 24. Il ritorno a Nazareth
Ritrovato Gesù nel Tempio, Maria e Giuseppe col Divino Fanciullo se ne ritornarono a Nazareth. Gesù intanto cresceva in sapienza, età e grazia dinanzi a Dio e agli uomini. La Vergine Madre conservava in cuor suo tutte queste cose (Luca 2, 51-52); mentre il suo Unigenito lavorava insieme al padre putativo, lasciando trasparire il suo contento nello stare ad essi soggetto. Aiutava Giuseppe e cooperava con le proprie braccia al sostentamento della sacra famiglia!

Non è questa una grande lezione anche per te?... Attendere alla vita spirituale, non vuol già dire stare in ozio! Il lavoro è un dovere per tutti ! Vi è il lavoro della mente e quello delle braccia ; vi è il lavoro del padrone e quello del servo. Ciascuno però ha il proprio valore. Il tuo stato duale lavoro esige? Fai tutto bene?... Perdi mai tempo in ozio?... Unisciti alla Vergine nello ammirare Gesù che suda in quella povera casetta, e proponi seriamente di attendere con diligenza a quanto devi fare secondo la tua condizione.

Nella casetta di Nazareth regnava altresì il silenzio; non la taciturnità triste e sgradevole, ma il silenzio sapiente e profondo. Là si udivano soltanto parole temperate, che rivelavano scambievole rispetto; parole regolate dall'umiltà e dallo zelo per la gloria di Dio; parole sante, che rendevano quel soggiorno un vero paradiso in terra! Non dimenticare, anima devota, che tanto per la tua vita interiore, quanto per la pace domestica, ha una grande efficacia il silenzio saggio e prudente. Nel frastuono e nelle dissipazioni del mondo, non si può ascoltare la voce di Dio! Cosa puoi dire di te?... Che valore morale hanno le tue parole e i discorsi che tieni abitualmente?... Come cooperi a far regnare la pace nella tua casa?... Prega la Vergine che ti ottenga la grazia di essere molto riflessiva. Fuggi la eccessiva loquacità, come un dispettoso silenzio! Invoca ogni giorno sulla tua famiglia la benedizione del Signore.

Il soggiorno pacifico di Nazareth, se riusciva di sollievo alla Vergine, non mancava di esserle anche motivo di dolore. Col progredire di Gesù nell'età, con lo spiegarsi delle doti fisiche, con la sempre crescente amabilità del suo sorriso e la ineffabile dolcezza della sua parola. Maria si sentiva inondare l'animo di pace... Ma il suo atteggiamento era tutto pervaso da questo pensiero: È vero, il mio Gesù è tutto amabile..., però questo mio Figlio è la vittima destinata al patibolo per la salvezza degli uomini... e io devo custodirlo, alimentarlo e vederlo crescere in grazia e in bellezza... per il giorno stabilito dalla divina giustizia!

Tutti i dolori della Vergine hanno la loro radice nell'amore a Gesù! Il timore di perderlo, la certezza che ogni giorno le avvicinava sempre più il momento dell'inevitabile distacco, le facevano ripetere: ecco che nella pace si rende sempre più amara la mia amarezza! Fermati un momento a riflettere sul dolore di Maria..., e prometti di consolarla col renderti premurosa nel fare tutto e regolarti perfino nelle tue parole, in modo da non perdere mai di vista il suo benedetto Gesù!
  • All'esattezza nel lavoro unisci la prudenza nel parlare, offrendo tutto al Signore.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
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        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 12, 2007 6:17 pm

ImmagineLunedì, 15 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 25. Il Transito di san Giuseppe
Era già trascorso lungo tempo da che nella casetta di Nazareth la sacra Famiglia passava, pur nel nascondimento e nel lavoro, una vita tutta di paradiso. Gesù, Maria e Giuseppe: tre anime unite coi vincoli dell'amore più perfetto. costituivano il più perfetto modello della famiglia cristiana. Tra essi regnava armonia di pensieri, uniformità di contegno, concordia di opere. In quella casa tutto era ordine, in tutto si manifestava l'opera della virtù e si riscontravano i caratteri della più sublime santità!

Che differenza, se passi a considerare tante famiglie e comunità di oggi! Facilità a contraddire, maniere inconsiderate che offendono, portamento sprezzante, puntigli, gelosie puerili, preferenza per alcuni e noncuranza per altri, malignità di giudizi, critiche, mormorazioni..., sono fatti di tutti i giorni!... Hai nulla, anima devota, da rimproverarti? Cosa fai tu, per la pace cristiana nella tua famiglia? Di' alla Vergine: O Maria, fate scendere anche su di me una stilla della vostra bontà, che mi faccia amare la fraterna convivenza!

È opinione di eminenti scrittori ecclesiastici che durante il soggiorno a Nazareth, prima che Gesù iniziasse la sua vita pubblica, S. Giuseppe cadesse infermo; e quella infermità doveva, tra breve, privare la Vergine del suo castissimo sposo.

Chi può immaginare le sollecitudini di Gesù e di Maria verso il loro amato Giuseppe? Il cuore di Gesù è fatto per compatire tutti i mali dell'umanità. Il cuore della Vergine è tutto ripieno di pietà per i sofferenti, ne altro desidera che beneficarli ! Quali amorose cure avranno quindi essi prestato al santo Patriarca! Ecco un'occasione per dar prova di vero amore, quando in una famiglia, in una comunità, si danno tali circostanze. Vi è fra i tuoi cari, fra i tuoi conoscenti qualche infermo? Quali premure, quale interessamento usi per lui?... E oltreché al corpo, hai pensato all'anima? Invoca la Vergine, consolatrice degli afflitti, implorando un po' della sua caritatevole pietà verso i tuoi prossimi.

La perdita di una persona riesce tanto più dolorosa, quanto maggiori sono le qualità morali e le virtù che la adornavano. S. Giuseppe per molti anni si era preso cura di Gesù e di Maria aveva procurato loro, con indefesso lavoro, tutte le cose necessarie alla vita; li aveva consolati nelle pene, soccorsi nei pericoli..., ma era giunto ormai al termine della sua giornata; e con un placido sospiro, il santo Patriarca esalo l'estremo anelito fra le braccia di Gesù e di Maria!

Doloroso lutto per Maria! Essa amava, dopo Gesù, di un tenerissimo affetto il suo sposo. Iddio aveva formato l'unione di quei due cuori, e lo strappo violento della morte causò alla Vergine immenso dolore. Fu però un dolore senza eccessi, piamente rassegnato. Presenta, anima devota, a Maria i sentimenti del tuo cordoglio per il suo dolore, e impara... Nella perdita dei tuoi cari piangi pure, ma con rassegnazione alla volontà di Dio, e prega per loro.
  • Ama i tuoi parenti che vivono, e prega per quelli che sono morti.

      • 26. Maria nel distacco da Gesù
Gesù Cristo era già verso la fine del sesto lustro di sua vita, e la Palestina tutta risuonava della voce di Giovanni Battista, che invitava gli animi alla penitenza, perché era imminente la venuta del sospirato Messia (Matteo 3, 11). Questa voce giunse di certo all'orecchio della Vergine, recando al cuore di lei sommo gaudio per i frutti che riportava il santo precursore con l'esempio e con la parola!

La penitenza è un dovere anche per te, anima devota. È Iddio che te lo comanda. Dopo il peccato. Dio intimò all'uomo la penitenza, e Adamo la praticò per 900 anni! Gesù Cristo ha detto: " Se non farete penitenza, perirete tutti; " (Luca 13, 5). Per accontentare i sensi tutti sono pronti, ma per imporsi qualche rinuncia o sacrificio, si ripete: Non mi sento... non posso! A chi hai dato ascolto tu finora? Che penitenze vai praticando?... Osservi almeno i digiuni e le astinenze prescritti dalla Chiesa?.... Che cosa potresti fare di più per essere motivo di gaudio alla SS. Vergine?...

Sei mesi circa erano passati da che Giovanni Battista predicava la penitenza e battezzava, quando a Nazareth nella povera casa della Vergine, avveniva una scena commovente. "È tempo che io mi occupi delle cose del Padre mio, disse Gesù alla sua santa Madre, poiché è giunta l'ora di farlo conoscere ed amare da tutti gli uomini ". E Maria rinnovò il suo doloroso fiat: " Si faccia secondo la tua parola!.. " Gesù lasciò allora la vita nascosta, si presentò al suo Precursore per ricevere il battesimo di penitenza, e si ritirò nel deserto per 40 giorni, che trascorse in assoluto digiuno (Matteo 4, 1-2).

S. Giovanni dava un battesimo di penitenza. Gesù non ne aveva bisogno, ma rappresentando 1' umanità peccatrice, volle riceverlo perché quella cerimonia simboleggiava la distruzione dei tuoi peccati nel suo Sangue. Ringrazia Gesù di tanta bontà! E se il Signore ha accettato di fare penitenza per i tuoi peccati, sarai tu insofferente -li ogni piccolo sacrificio?... Pensa un momento: nel riposo, nel cibo, negli sguardi, nei divertimenti..., non potresti fare qualche mortificazione volontaria ?

Nessun figlio amò mai la propria madre come Gesù; né madre alcuna amò i propri figli come la Vergine amò il suo Unigenito. Epperò il distacco di Maria da Gesù fu il più doloroso. Una stretta di angoscia trafisse il cuore di questa tenerissima Madre, e amare lagrime sgorgarono dagli occhi suoi! Ormai il Divin Figlio si avvicinava al sacrificio! Tuttavia la Vergine, con animo forte, per amore di Dio e per amor nostro, ripetè il "fiat" di trent'anni addietro !

Contempla, anima devota, la Vergine rimasta sola in quella casetta testimone di tante meraviglie ! Che pena per il suo cuore immacolato! Avrebbe ben volentieri seguito il suo Figliuolo, ma non era volontà di Dio, e Maria si sente desolatissima. Quanto sei costata anche tu alla Vergine!... Non dimenticare dunque mai i gemiti della Madre tua celeste. Prometti che le terrai sempre compagnia come figlia affezionata e che mai l'abbandonerai. Sii fedele alle tue piccole penitenze per la Vergine, soffri con lei, vivi ricordando le sue pene, e Maria ti salverà!
  • Esercitati oggi nella pratica di piccole penitenze.

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 15, 2007 3:06 pm

ImmagineMartedì, 16 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 27. Maria alle nozze di Cana
Nulla tornava più gradito alla Vergine, dopo il distacco da Gesù, che vivere solitaria nella sua casetta di Nazareth. Il suo cuore era sempre rivolto al Figlio dal quale, sebbene lontana, si sentiva teneramente riamata. Mai la Vergine avrebbe rinunciato alla sua solitudine... Tuttavia, per non essere scortese, accettò di portarsi ad un convito nuziale in Cana di Galilea, al quale intervenne poi anche il suo Gesù che, assieme ai suoi discepoli, era stato invitato alle nozze. (Jo. 2, 1).

In tal modo, la Vergine insegna che la vita spirituale non va disgiunta dalla cortesia, né dalla gentilezza. L'anima devota sa benissimo che, in questo modo, la pietà più facilmente attrae e riesce cara agli altri, e che un contegno sgarbato è sempre mancanza di carità. Rifletti ora su te stessa: sei cortese, gioviale nel trattare coi tuoi prossimi oppure, nonostante una certa ostentata pietà, ti dimostri scontrosa, malinconica, e di cattivo umore?... Esamina il tuo contegno. In che cosa devi correggerti?

I convitati erano già alla mensa nuziale. Gesù e Maria partecipavano cogli altri alle gioie innocenti di quella famiglia, quando sul finire del pranzo venne a mancare il vino, senza che al momento vi fosse modo di provvederne dell'altro, il che metteva gli sposi nel più triste imbarazzo. Appena la Vergine se ne accorse, piena di compassione per quei poveri sposi, pregò Gesù a provvedere con la sua onnipotenza; e Gesù, prodigiosamente, convertì dell'acqua in vino, (Jo. 3, 8)

È proprio delle anime cortesi e delicate sentire nei loro cuori i mali altrui, sino ad affliggersene come fossero propri. La vita di sincera pietà deve portarti anche a questa delicatezza di cuore! E qual mezzo più efficace per acquistarla che coltivare una vera, profonda devozione alla SS. Vergine? Pensa a Maria, modesta nella persona, riservata nel portamento, prudente nelle parole, gentile nel tratto, sempre amabile... Oh, se ti rendessi abituale questa riflessione, rimarresti investita anche tu da questo contegno edificante!... Questo è un segno della vera devozione; ma che importanza vi hai dato?

Poche furono le parole che, alle nozze di Cana, la Vergine rivolse a Gesù: "Non hanno più vino!" (Jo. 2, 3). Esse tuttavia rivelano subito tutta la sua tenera compassione verso gli sposi, per l'imbarazzo in cui si sarebbero trovati. Così Maria dimostra che, se ha cuore di affliggersi per le pene riservate al Figlio suo, lo ha pure per compassionare i nostri mali. Quanta bontà in Maria!...

Questa compassione che la Vergine nutrì verso i miseri allorché viveva sulla terra, è ben maggiore ora che si trova in Cielo! Essa conosce i pericoli a cui tu pure vai esposta; sa che le anime sue figlie cadono in frequenti miserie spirituali, e per la sua grande misericordia non può dimenticare le loro necessità. Cosa brami di più per risolverti a praticare una sincera devozione verso Maria?... Presentati con fiducia al suo trono, pregala che interceda anche in favore dell'anima tua, e prometti di studiare ogni giorno le sue belle virtù.
  • Per amore della Vergine, sii oggi cortese con tutti.

      • 28. Maria e la predicazione di Gesù
Gesù aveva iniziata la sua vita pubblica, e la Vergine Madre, dopo le nozze di Cana, era ritornala alla sua casetta. La privazione della dolce compagnia del Figlio costò tanto dolore al suo cuore..., ma l'opera intrapresa da Gesù recava tanta gloria a Dio, che la pena di lei veniva temperata da una viva compiacenza!....

Ecco il sentimento proprio delle anime che vogliono glorificare Iddio!... Soffrire lotte e rinunzie è cosa dolorosa, ma accettarle allo scopo che il Signore sia più conosciuto e più onorato, è gloria grande e da pace!... Provi tu nel cuore la sollecitudine per la gloria di Dio?... Sei buona e virtuosa solo quando le cose ti vanno bene, od anche quando ti vanno male? Rifletti attentamente!... Hai mai per tua colpa sottratto a Dio parte della sua gloria esteriore?... Chiedi perdono di tanta negligenza, e risolvi di attenerti ad una vita più santa.

Gesù Cristo, durante la sua predicazione, non avendo altra mira che beneficare gli uomini, istruiva gli ignoranti, illuminava i ciechi, guariva gli infermi, risuscitava i morti... in una parola, ovunque passava faceva del bene a tutti. La Vergine Madre, sebbene non seguisse abitualmente nella vita pubblica il suo Divin Figlio, era a notizia di tutto il bene che egli faceva e dell'entusiasmo del popolo per lui, e questo la confortava, non desiderando pur essa che il bene dell'umanità.

Chi cerca realmente la gloria di Dio, sente un vivo zelo per la salute delle anime. Dinanzi al Tribunale del Signore non dovrai solo rispondere dell'anima tua, ma anche di quelle che avranno avuto rapporti con tè. Nella tua condizione, quali sono queste anime?.... Quale zelo eserciti per la loro vita spirituale?... Cosa fai per il loro bene?... Prega il Signore affinché, per intercessione della Vergine, nessuna vada perduta di quelle anime delle quali anche tu dovrai rispondere.

La parola di Gesù, piena di sapienza e di bontà, mentre in alcuni operava effetti prodigiosi di bene, in altri suscitava odio, invidia, gelosia che di tanto in tanto si manifestavano con aperte calunnie, brutali violenze ed attentati contro la sua sacra persona. Alla Vergine Madre era nota anche questa guerra, ora sorda, ora aperta, e soffriva tanto nel vedere Gesù così mal corrisposto dei miracoli operati e delle innumerevoli grazie profuse a beneficio del suo popolo!

Piangi tu pure, con la Vergine, non solo la ingratitudine del popolo ebreo, ma quella ancora di tanti che, sebbene abbiano conosciuto i benefici del Signore, si disinteressano di Dio, della Chiesa, delle anime, e fanno passare come convenienti, colpe gravi di smodata libertà, di maldicenza, d'immoralità! Oh, come anche oggi Gesù è mal corrisposto! Raccogliti vicino alla Vergine, tienti unita a lei, e con lei prega per tanti poveri traviati! Prometti che tu non sarai un'ingrata; la gloria di Dio e il bene delle anime siano i tuoi primi pensieri.
  • Esamina la tua coscienza sui doveri verso Dio e verso il prossimo.

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Messaggio da miriam bolfissimo » mar ott 16, 2007 2:41 pm

ImmagineMercoledì, 17 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 29. Maria e gli attentati a Gesù
1La Vergine non accompagnò sempre Gesù nella vita pubblica; però, di quando in quando, assisteva alla di lui predicazione. Lo conferma il fatto di averlo cercato una volta tra la folla. A Maria quindi non potevano sfuggire gli attentati contro il suo Divin Figlio!... Ritornato per breve tempo alla sua città di Nazareth, entrò nella sinagoga per insegnare, ma per le sue franche parole, i suoi concittadini pieni di sdegno lo condussero sulla cima del monte su cui era edificata la città col proposito di gettarlo giù e ucciderlo! (Luca 4, 29) Chi può descrivere la trepidazione del cuore materno di Maria?

Fermati un momento a considerare la pena della Vergine..., e deplora con lei la cecità di quelli che, pure oggi, ascoltando la parola di Dio, invece di divenire migliori, diventano più cattivi! La parola di Dio è spirito di vita, cibo dell'anima, mezzo di salute. Con quale frequenza l'ascolti?... Quali disposizioni vi porti?... Quale frutto ne hai ricavato?...

Gesù, nell'istruire e nel correggere, si serviva spesso di parabole. Narrava un giorno di un padrone che inviò i suoi servi ed il proprio figlio a sorvegliare i lavori di alcuni suoi coloni, i quali, invece di far loro buona accoglienza, li uccisero; per questo, continuava Gesù, il padrone disperse quei coloni ed affittò ad altri il terreno. (Matteo 22, 33 ss.)

I principi dei sacerdoti e gli scribi compresero che il Maestro parlava contro di essi, e non potendo tollerare l'umiliazione, cercarono di mettergli le mani addosso!... Anche questo attentato non poté essere ignorato dalla Vergine, ed aggravò sempre più le sue pene!... Sarà accaduto anche a te, anima devota, ascoltando la parola di Dio, di udire alcune verità che ferivano il tuo amor proprio, ed erano un rimprovero alla tua coscienza!... Ne hai fatto tesoro, oppure te ne sei sottratta, ripetendo superbamente col fariseo: Questo non fa per me, io non sono come gli altri?... Se così fosse, quanto motivo avresti dato tu pure alla Vergine di affliggersi! Chiedine perdono.

Si avvicinava la fine del terzo anno della vita pubblica di Gesù. Sfidava egli nel Tempio i Giudei ad accusarlo di peccato ; parlava loro della sua morte e resurrezione, e affermava di esistere prima ancora che Abramo fosse nato (Jo. 8, 58). Queste verità riempivano di rabbia i suoi nemici che, dopo di averlo insultato, presero dei sassi e già stavano per lanciarglieli contro; ma Gesù si sottrasse dal loro furore ed uscì dal Tempio.

La Vergine informata, se non spettatrice, di questi delittuosi attentati contro il Divin Figlio, ebbe a provarne un dolore e una pena che non cessarono per tutto il periodo della vita pubblica di Gesù! Questi episodi ti rivelino il legame che univa il Redentore alla Corredentrice, e ti servano di stimolo a compatire ed amare Maria, che ha sofferto tanto per te, figlia e serva ingrata! Prometti, almeno ora, di consolarla praticando fedelmente quanto ti viene suggerito dalla parola che Gesù ti annunzia per mezzo dei suoi Sacerdoti.
  • Ascolta con spirito di fede la parola di Dio.

      • 30. Il supremo addio a Gesù
Il Vangelo, parlando della Passione del Signore, ricorda la Vergine soltanto ai piedi della Croce. Però è pensiero dei Padri e Dottori della Chiesa che Maria alla fine della vita pubblica di Gesù, abbandonato Nazareth, si ritirasse nella casa di Lazzaro in Befania, a breve distanza da Gerusalemme, per essere più vicina al suo Divin Figlio. Nuove scene di dolore le si preparavano, ma l'amore, mirabilmente accresciuto nel di lei cuore, la rese più pronta ad incontrarle.

Quale confusione per quelle anime che rifuggono dal più leggero incomodo, né vogliono saperne di sacrifici per amore di Dio, mentre poi ne incontrano tanti per amore delle creature! E tu, sei convinta che non è degno del Cielo, se non chi combatte e vince per amore di Dio?... Presumi forse di essere pia esinceramente devota, senza conformarti a Gesù e a Maria nella via dei patimenti?... Umiliati, e prega la Vergine che ti faccia maggiormente sentire l'amore a Gesù.

Era giunta la mattina del giorno corrispondente al nostro giovedì santo, e Gesù si recò a Betania per dare l'estremo salato alla Madre sua ed avere il di lei consenso alla Passione. " La gloria del Padre Celeste, la salute del mondo esigono, o Madre, che io vada a consumare il mio sacrificio ; chiedo il tuo consenso, che non vorrai negarmi!... " Con queste parole il migliore dei figli si licenziò dalla più affettuosa delle madri!

Quale di questi due cuori avrà più sofferto? Sarebbe vano il tentare di descrivere una scena così pietosa! Soltanto una profonda meditazione potrà dartene una piccola idea!... Figurati presente a quell'intimo colloquio di Gesù con la Madre sua; penetra col tuo affetto di figlia e serva devota della Vergine, in quei santi Cuori..., e per l'amore che nutrì verso di essi, vinci tu pure la debolezza della tua natura, la fiacchezza del tuo carattere, per compiere ad ogni costo il tuo dovere. Implorane da Dio, per intercessione di Maria, l'aiuto necessario.

Il consenso che Gesù chiese alla Vergine Madre per andare a patire, non era un atto di stretta necessità, ma di pura convenienza, e Maria, almeno implicitamente, lo aveva dato da tempo. Siccome però essa, per divino consiglio, doveva essere la Corredentrice del mondo, era del tutto conveniente, che anche in modo esplicito e deliberato acconsentisse alla passione e morte del Figlio. Quale ferita aprì quell'addio nel cuore amantissimo di Maria!

Liberare la tua anima dalle abitudini difettose, fuggire certe occasioni pericolose, vincere le tue eccessive delicatezze non sono per te atti di sola convenienza, bensì di stretta necessità. Spesso l'anima tua si è trovata e si troverà in questa alternativa: o tradire il dovere, o affliggere il cuore. A quale parte hai piegato, o piegherai la tua volontà?... Oh, Vergine Santa, ottenetemi da Gesù la; forza di non lasciarmi mai vincere alle minacce dei miei spirituali nemici!
  • Rinuncia oggi a qualche particolare comodità.

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 17, 2007 6:05 pm

ImmagineGiovedì, 18 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 31. Maria e l'agonia di Gesù nell'orto
Le infernali opposizioni che i capi del popolo avevano sollevato contro Gesù, li spinsero a decretarne anche la morte. Era giunta l'ora: il Redentore, congedatesi dalla Madre sua, rientro in Gerusalemme per la Pasqua, istituì la SS. Eucaristia e, mentre l'apostolo Giuda si disponeva al tradimento, si ritirò, e rimase poi solo nell'orto degli Olivi, ove subì la terribile agonia che gli fece versare sudore misto a sangue!...

Mio amabilissimo Signore, perché non avete voluto vicina la Madre vostra? A differenza degli Apostoli sonnacchiosi essa avrebbe terso il vostro sudore, e le sue lagrime vi avrebbero recato grande conforto. Non vi erano ancora gli sgherri ad impedirle le soavi effusioni del suo amore materno!... Ma Gesù volle patire senza conforto, insegnando a te pure il perfetto amore! Intendilo bene : amare Iddio per le gioie che procura la sua grazia, è cosa agevole; dividere con Gesù il calice della tristezza, senza conforti umani, né consolazioni spirituali, è prova di anime veramente amanti e fedeli ! A qual grado sei tu giunta nell'amore a Gesù?...

Per un singolare prodigio di grazia la Vergine, presente in ispirito alle tristezze di Gesù nell'orto, risentì in cuor suo tutta l'agonia del suo Divin Figlio ; essa rimase sola e senza conforto! Gesù, conoscendo quanto la Madre sua fosse forte e magnanima, e come sospirasse di soffrire quello che egli soffriva, la volle in tutto simile a sé!

Perché, o Signore, trattare così la Madre vostra? Per renderla più bella, più cara, più degna del posto che le era riserbato in cielo! Ecco come fa Gesù con le anime che ama: le vuole partecipi delle sue stesse agonie di spirito! La intendi tu questa dottrina?... Le preoccupazioni per le persone care, le tristi notizie, le ansie sull'avvenire, le ingratitudini ricevute, i dubbi di coscienza, le speranze deluse, sono agonie che affliggono il cuore. Saperle accettare, rinunciando ad ogni conforto per amore del Signore, è un partecipare alle tristezze di Gesù. Quali sono le tue disposizioni a questo riguardo?...

Gesù Cristo, oppresso dalla vista dei tormenti che gli preparavano i nemici e dal peso schiacciante e obbrobrioso di tutti i peccati del mondo, disse: "L'anima mia è triste sino alla morte!" (Matteo 26, 38) Lo stesso quadro doloroso si presentò pure alla mente della Vergine, e anch'essa sentì lacerarsi il cuore!... Per quante anime sarebbero tornati inutili i patimenti del suo Gesù!...

Non sarebbe stato meglio risparmiare tanti dolori al Divin Figlio, se molti sarebbero andati ugualmente perduti? Che notte triste e desolata dovette essere quella per Maria! Bisognosa di conforto, come avrà cercalo chi la consolasse ! Non ti pare di sentire questa SS. Madre ripetere: "L'anima mia è triste sino alla morte?" Trattienti, anima pia, con la Vergine così addolorata; prometti di consolarla con Io studio diligente intorno a ciò che potrebbe perfezionare il tuo amore per Gesù. Sarà questo per Maria il più bel conforto!
  • Consacra un quarto d'ora a meditare i dolori di Gesù e di Maria.

      • 32. La cattura di Gesù
Nel momento terribile in cui sul cuore della Vergine si riscontrava la tristezza del suo Gesù agonizzante nell'orto, giunse a lei l'apostolo prediletto per portarle il funesto annunzio della cattura del Divino Maestro, con tutti quegli episodi che la rendevano tanto spaventosa. Il Giusto, l'Innocente, il Benefattore del popolo, catturato come un volgare delinquente... e il traditore era un apostolo. Quale orrore!

A tale annuncio il volto di Maria si coprì di un pallore mortale!... Angosciata, si rivolse alla pentita Maddalena e al caro discepolo e parve dir loro: "Non mi abbandonate... vegliate e pregate con me!" E tu avrai cuore di non tenerle compagnia? Pensa che con le tue infedeltà hai cooperato anche tu ad aggravare i dolori di Gesù e di Maria! Non sarebbe ora di dire basta coi tuoi difetti volontari? Con la dolente Maddalena supplica la Vergine che ti ottenga il perdono delle tue colpe, e prometti di ripararle con una vita più virtuosa e più unita a lei.

Nella medesima notte in cui fu catturato, Gesù venne condotto al cospetto del Sinedrio, sotto l'imputazione di vari delitti. Alla Vergine tutto venne riferito: il tradimento di Giuda, le negazioni di Pietro, le accuse, gli strazi del Figlio suo lasciato in balia di una ciurmaglia di soldati e di sgherri per tutta la notte... tutto conobbe Maria... Oh, come avrebbe voluto accorrere presso il suo Gesù e confortarlo!...

Ma che poteva fare questa tenerissima Madre? Animata dal desiderio di riparare le offese fatte al suo Divin Figlio, bramava farlo conoscere vero Dio in faccia al ciclo ed alla terra, anche col sacrificio della propria vita! Lo senti tu questo desiderio? Che pena provi allorché vedi il Signore nuovamente oltraggiato per i tanti peccati che si commettono nel mondo?... Pensa come Gesù è vilipeso nella sua Chiesa, nei Sacramenti, nel suo amore, nella sua morale! E tu, in faccia al mondo, come ti dimostri del Signore?...

L'odio farisaico, rapidamente diffuso per la città, andava sempre più intensificando la congiura contro Gesù. La Vergine Madre, sebbene non presente, seppe che il suo unico Bene era stato percosso, schiaffeggiato, deriso!-.. Passata quella terribile notte. Maria seppe ancora che avevano trascinato il suo divin Figlio dinanzi a Pilato, e là era stato posposto ad un malfattore, trattato da pazzo, flagellato, coronato di spine, insultato quale re da burla!... Mio Dio, chi può reggere a tanto scempio?...

Pensa ad una madre qualunque che di un suo figlio venisse a conoscere la minima parte di quello che soffrì Gesù! Potresti tu descriverne il dolore? Non ti muoverebbe a pietà?... Che pensi allora di Maria, la più sensibile, la più affettuosa di tutte le madri, che è a conoscenza delle ignominie, con cui è vilipeso il suo Unigenito, il quale è insieme il suo Dio, il suo Sposo, il suo Padre, il palpito più delicato del suo cuore, l'anima della sua anima, il suo tutto?... Oh, raccogliti, anima devota, percorri in ispirito gli orribili strazi sofferti da Gesù e vedi come si ripercuotono nel cuore della Vergine Madre!... E rifiuterai di compatirla? Quei dolori sono stati sofferti per tè!... Gesù e Maria riceveranno poi in compenso dimenticanza, freddezza e indifferenza?
  • Vinci ogni umano rispetto in espiazione di tanti peccati.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio ott 18, 2007 5:55 pm

ImmagineVenerdì, 19 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 33. Sulla via del Calvario
Pilato non aveva ancora pronunciata la sentenza di morte contro Gesù. La Vergine Madre, ansiosa di unirsi al Figlio nei patimenti, abbandono la solitudine, e in compagnia della Maddalena, di altre pie donne e del discepolo prediletto, si spinse per le vie di Gerusalemme in cerca del suo Bene... Ella sapeva di dover essere, con la compassione, parte integrante della passione di Gesù: per questo si mosse ad incontrarlo.

Tieni bene a mente che il Signore avrebbe sofferto inutilmente anche per te se, sull'esempio di Maria, non unissi i tuoi dolori a quelli di Gesù. Nella vita si incontrano diverse specie di sofferenze : si soffre nel corpo per la povertà, per le malattie o per altri incomodi; si soffre nel cuore per la morte di persone fare, per l'isolamento, per il tradimento o per altri dispiaceri... A quale pena ti trovi ora sottoposta? Qualunque essa sia, ti studi d'incontrarti con Gesù sofferente, o ti conforti con i gaudenti del mondo? Prega la Vergine che ti aiuti a seguire il suo esempio con generosità.

La Vergine accolse con cuore impavido la notizia della condanna a morte del suo Gesù. Con ammirevole fortezza, affrettò il passo per raggiungere il Figlio che, circondato da una folla frenetica di odio, veniva trascinato lungo la via al monte Calvario. Vide allora Maria il suo Unigenito carico della croce, nello stato più compassionevole! Gesù, tergendo le pupille dal sangue, rivolse lo sguardo alla Madre sua che, impietrita dal dolore, lo fissava in volto! Quale dolore piombò su quei santissimi cuori! Ma quello sguardo compassionevole di Gesù rianimò talmente la Vergine che, con passo fermo e risoluto, volle proseguire la via dolorosa!

Ecco il risultato di chi, nelle proprie sofferenze, cerca d'incontrarsi con Gesù che porta la croce: non indietreggia più! Gesù stesso, col suo esempio e con la sua grazia, si costituisce sua forza!... "Che cosa è, o anima cara, dice anche a te il Signore, ciò che ti da pena, e che io non abbia sofferto prima di te? O voi tutti che siete afflitti, venite a me e vi conforterò!". Se tu non l'hai esperimentata questa forza, flou è forse perché consideri poco i patimenti del Signore? La pietà verso la Vergine ti condurrà a Gesù, e ti aiuterà a non soccombere sotto il peso delle tue tribolazioni.

La sensibilità della Vergine non poteva essere messa ad una prova più dolorosa. Ella vide su per la via del Calvario il suo Figlio trascinato a morte in mezzo a due malfattori, ridotto da capo a piedi tutto una piaga... Vide i ferali strumenti della meditata carneficina; udì le bestemmie e le villanie che si vomitavano contro l'Innocente... quale spasimo non avrà provato il suo cuore di Madre!

Raccogli un momento il tuo pensiero su quel quadro di immensa pietà! Mira la Vergine Madre con lo sguardo fisso sul suo Gesù, le mani strette al petto in segno di profondo dolore, ma pur sempre intrepida nel seguire il Figlio in mezzo a quella ciurmaglia!... Nessuno s'interessa di lei, anzi viene disprezzata, odiata, come Madre del Condannato!... Almeno tu abbi compassione di lei. Protestati di voler seguire Gesù fra gli stenti e i dolori e prega la Vergine che ti sia guida e maestra.
  • Confronta spesso le tue pene con quelle di Gesù e di Maria.

      • 34. La crocifissione di Gesù
La Vergine giunse sulla cima del monte Calvario insieme alla plebaglia che aveva trascinato là l'innocente Gesù. Invano le pie donne la pregavano di allontanarsi per non assistere all'orrendo spettacolo. Maria invece volle tutto vedere e tutto udire; volle rimanere non semplice spettatrice, ma parte attiva della Passione del suo Divin Figlio, affinché fosse in tutto adempita la volontà di Dio e compiuto il suo ufficio di Corredentrice del mondo, ricopiando nell'anima sua tutti i tormenti che il Redentore avrebbe sofferto nella sacratissima Umanità!

Nell'incontro con Gesù, sulla via del Calvario, la Vergine ti ha insegnato, nelle tue sofferenze, ad unirti al Signore che porta la croce. Maria presentesul Calvario ti insegna a rimanere costantemente unita alla croce. Certe anime in qualche momento sopportano le tribolazioni, ma in altri vi si ribellano! Alcune arrivano anche a deporsi sulla croce, ma non si lasciano crocifiggere! Altre si lasciano inchiodare, ma non vogliono morire sulla croce! Intendi l'insegnamento che ti da la Vergine? E tu come ti comporti?... Per essere vera figlia e serva di Maria, devi compiere volontariamente e per intero il tuo sacrificio, perché la grazia di Dio non crocifigge alcuno contro volontà!

Terribile fu lo strazio che i Giudei compirono su Gesù! Con nuova lacerazione delle piaghe lo spogliarono delle sue vesti, lo distesero sulla croce ed ivi, a gran forza traendo mani e piedi lo crocifissero! E Maria? Era là presente! Numerò i colpi di martello, vide, con immensa pietà, il Volto divino contrarsi dagli spasimi; tutto l'innocentissimo Corpo contorcersi sotto le crudeli violenze dei carnefici..., e il Sangue scorrere dalle mani e dai piedi perforati dai chiodi!... Chi può raffigurarsi i tormenti di Gesù e di Maria?

Ammira l'unione di questi due cuori nella sofferenza! Quanto Gesù soffre nel corpo, la Vergine lo soffre nel cuore. Una è la volontà, una la passione, uno il sacrificio del Figlio e della Madre! In pari tempo osserva l'eroica fortezza di Maria. Non atti di impazienza, non svenimenti, non gemiti: questi sono segni di debolezza! Con assoluta padronanza di sé, beve al calice del dolore fino all'ultima stilla!... Nelle tue pene, sei egualmente unita al Signore? Come ti prepari alle croci? Vuoi essere sempre forte nel dolore?... Prega la Vergine che ti ottenga la grazia di imitarla.

I carnefici, crocifisso Gesù, scavarono una buca abbastanza profonda, ove fecero calare la croce per fissarla al suolo. L'urto fu terribile! Lo strappo crudele e straziante delle mani e dei piedi ne rinnovò e allargò crudelmente le piaghe lasciando scorrere nuovo sangue!... E Maria? Ah! la tenera Madre era sempre lì ad assistere al tremendo martirio del Figlio suo, e vedendo il dilacerarsi delle santissime piaghe, sentì spezzarsi il cuore!... Quale dolore di madre fu mai simile al suo?

Adora, con Maria, il Divin Redentore appeso a quella Croce; ringrazialo di tanto suo amore per te ! E per la tenera Madre che spasima in mezzo ad un mare di pene, non hai parole di conforto? Non ti sembra di vederla sulla medesima croce del Figlio e con lui crocifissa? Rimani a tenerle compagnia; pregala che accetti i tuoi sentimenti di compassione, e assicurala che mai più ti scosterai dall'amore della Croce.
  • Accetta le tue sofferenze in unione con Gesù e Maria.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 19, 2007 5:57 pm

ImmagineSabato, 20 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 35. Maria ai piedi della Croce
La Vergine se ne stava ancora tutta assorta nel suo Amore crocifisso, allorché i Giudei si diedero ad insultare la vittima: "Hai detto di essere il Figlio di Dio ; discendi ora dalla croce e noi ti crederemo". "Salva te stesso e noi" (Matteo 27, 39 ss. - Marco, 15, 29 ss.), gridò a sua volta in tono sprezzante uno dei due ladri sospesi al patibolo, ai lati di Gesù. Ma alle voci dell'odio il Redentore rispose con voci d'amore: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23, 34). Maria volgendo lo sguardo intorno pareva dicesse: Non sentite come egli implora per voi misericordia? Perché dunque siete cosi crudeli da non lasciarlo nemmeno morire in pace, il Figlio mio?

Nella Vergine ai piedi della croce ravvisa la Chiesa, sposa di Gesù e madre delle anime, che ripete a tutti: Perché siete cattivi verso il Signore? Egli è il Padre buono, l'amico generoso che vi ha asciugate le lacrime, è il Maestro che vi ha insegnata la strada del Paradiso, è il Redentore che ha dato tutto il suo sangue per voi! Non bastano le offese che gli avete fatte?... Rifletti, anima devota, come sono pochi coloro che si commuovono al lamento della Chiesa! Sei anche tu fra questi?... Figlia e serva devota di Maria, consola con la tua diligenza nella pratica della virtù, il dolore della Vergine, e pregala per la Santa Madre Chiesa!...

La durezza di cuore che mostravano i Giudei verso la Vittima innocente, anziché indurre la Vergine a lasciare il Calvario, la portò a stringersi ancor più alla croce del suo Gesù. Avrebbe voluto soccorrerlo ma... oh, quanto dolore nel sentirsi impotente a farlo! "Dio mio. Dio mio, disse il Signore dalla Croce, perché mi avete abbandonato?" (Matteo 27, 46 - Marco 15, 34). La Madre udì questo gemito angoscioso e, in uno sguardo particolarmente pietoso, parve dicesse al suo Divin Figlio: "Son qui con te e per te... Oh, fammi patire in vece tua!..." Ripeti tu pure con la Vergine che non abbandonerai mai il Signore! Osserva come Gesù abbia ragione di lamentarsi anche oggi di essere abbandonato nei suoi Templi, nei Sacramenti, e di essere scacciato da tanti cuori!... La Chiesa, con vivo dolore, vede questa sleale condotta, e scongiura i buoni a tener compagnia al Signore! Come assecondi il desiderio della Chiesa?... Quanta parte del tuo tempo consacri a Gesù?... Ricordati almeno della visita quotidiana al Santissimo Sacramento!

Insaziabile nel patire, la Vergine volle restare presso la Croce del suo Gesù fino alla consumazione completa del sacrificio. Il Redentore Divino sul patibolo, soffriva terribilmente fra gli spasimi più atroci, agonizzava... e con lui agonizzava il cuore della Madre! Chiese aiuto, pietà... e nessuno lo ascoltò! "Ho sete" (Giovanni 19, 28), disse l'agonizzante Signore, ed i suoi crocifissori con nuova crudeltà avvicinarono alle sue labbra riarse una spugna inzuppata di fiele e aceto... Questo orribile scempio tutto si ripercuoteva nell'animo di Maria! Quale spettacolo degno di pietà!

Perché, o Vergine afflitta, continuate a restare ancora ai piedi della croce fra tante ignominie? Nella calma meravigliosa della sua bell'anima. Maria ti risponde: "Ho sete di patire per te!" È la sete di Gesù che si ripercuote nella Madre! Appaga dunque la sete del Redentore ed avrai consolata la Corredentrice! Non merita forse la Vergine il tuo conforto? Essa vuole trovare il tuo cuore unito al Signore, ti vuole più raccolta, più zelante nell'esercizio delle virtù, più fervente... tutta di Dio! Vi è in te qualche cosa che non sia ancora di Gesù? Esamina il tuo modo di agire internamente ed esternamente. Fa di essere penetrata dai dolori di Gesù e di Maria, e lavora per la tua perfezione!
  • Nelle tue azioni ripeti spesso: tutto per voi, o Gesù.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 19, 2007 6:05 pm

ImmagineDomenica, 21 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 36. Maria Madre dei Redenti
Gesù lottava ancora con la morte quando parve aprire gli occhi semispenti, sollevare il capo e fissare la Madre sua. La Vergine intuì che il Figlio voleva dire qualche cosa! Tutta l'anima sua fu tesa nell'ascoltarlo... "Donna, disse Gesù indicandole con lo sguardo il discepolo Giovanni, ecco il tuo figliuolo"; e al discepolo indicando Maria: "Ecco la Madre tua!" (Giovanni. 19, 27).

Come è buono il Signore! Anche fra gli spasimi di atroci agonie, fra gli obbrobrii dei Giudei, Gesù pensa a noi! Con quelle parole egli costituiva la stessa sua Madre dolcissima. Madre di tutti i redenti. Pensa: la Madre di Dio, la Regina del Cielo e della terra è tua Madre. Qual gloria grande per te! Vi rifletti mai?... Cosa potrà negarti un cuore così grande e così santo?... Con cuore di figlia affezionata e devota, accostati alla tua Madre celeste, pregala che ti accolga sotto il suo manto, e giurale fedeltà ed amore!

La Madre di Gesù, nelle vicende della sua vita mortale, trovò nel figlio adottivo un'amorevole ed affettuosa assistenza. S. Giovanni era il discepolo più caro al Signore per la sua verginale purezza; riposò il capo sul cuore del Divin Maestro, da cui riportò tale amore da divenire l'apostolo dell'amore!... Chi può immaginare quali e quante sollecitudini avrà usato verso la Vergine?... Quanta delicatezza in lui, nel corrispondere al titolo di figlio di Maria!

Ecco un modello da seguire, per renderti degna del bei titolo, che onora anche te, di figlia della Madre di Dio. Devi essere umile, paziente, caritatevole, e pura! Ti pare che possano stare insieme una Madre così buona, ed una figlia superba, impaziente, egoista, invereconda?... Gesù desidera che tu sia degna figlia di sì gran Madre! Cosa farai tu?... Consacra il tuo cuore a Maria; nutrì tenera devozione verso di lei che ti accoglie per figlia, e sforzati di imitarne le virtù.

San Giovanni per le sue eminenti doti di mente e di cuore, riuscì di conforto alla Vergine ; ma era pur sempre una sostituzione troppo insufficiente a colmare il vuoto che produceva in Maria il pensiero della imminente perdita del suo Gesù! Di più, coi suo sguardo profetico, la tenera Madre vedeva bene che moltissime anime, divenute sue figlie per la Redenzione, non ne avrebbero tratto vantaggio... E poteva non addolorarsi?

Umiliati per le lue miserie, riconosci di essere stata tu pure causa dei dolori di Gesù e di Maria!... Come i Giudei, discendendo dal monte Calvario, si percuotevano il petto in segno di pentimento, così scuoti anche tu ora il tuo cuore, e per mezzo della Vergine, chiedi perdono a Dio delle tue infedeltà! Cosa pretendi di più per deciderti a diventare più buona? Coraggio: Gesù morente ti dona la vita, le lagrime della Vergine Madre tè la sostengono! Adora Gesù nel mistero della croce, venera Maria nel martirio dei suoi dolori! Prega questa cara Madre che ti accenda in cuore l'amore a Gesù; avvicinati a lei per consolarla, e dille: Sono figlia vostra, o Maria, e tale voglio essere sino alla morte.
  • Nelle tentazioni, nei dubbi e nei pericoli ripeti: Madre mia, Maria, aiutatemi!

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 19, 2007 6:08 pm

ImmagineLunedì, 22 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 37. La morte di Gesù
Gesù Cristo, dopo tre ore di dolorosa agonia, compiuto quanto era stato figurato dai Patriarchi, predetto dai Profeti, pubblicamente dichiarò che la sua missione era finita: "Consummatum est" (Jo. 19, 30). Madre e Figlio si intesero con lo sguardo, e si comunicarono a vicenda i sentimenti del cuore. L'uomo irreparabilmente perduto, veniva riammesso al perdono, alla grazia, al paradiso!

La parola che pronunciò Gesù nell'ultima ora, dovrai ripeterla anche tu alla fine della tua vita. Tutto è compiuto! Sono finiti gli onori e le vanità, come sono finite le penitenze e le croci. Oh, momento da cui dipende l'eternità!... Vi pensi mai?... Rifletti che quella parola puoi pronunciarla col sorriso della benedizione di Dio, o con un fremito di disperazione! Come la pronunceresti se ti trovassi ora in fine di vita?... Gesù dal canto suo ha compiuto la sua divina missione, e tu come vi hai corrisposto? Cosa pensi di te?

Dalle piaghe del santissimo Corpo di Gesù non usciva più sangue: lo aveva versato ormai tutto! Il volto del Redentore si coprì del pallore della morte, i suoi occhi si chiusero, mandò un alto grido, e, reclinato il capo, spirò!... La Vergine era ancora là, ritta, immobile, con le pupille fisse sul Figlio morente; non svenne, non morì pur sostenendo tutto lo strazio della morte ! Tremò la terra, si, oscurò il sole, tutta la natura pianse l'eccidio del Creatore, ma là, sul Calvario, la Vergine restò immobile come statua del dolore.

Vedi? Gesù volle morire accanto alla Madre sua!... Non dovresti tu pure coltivare questo santo desiderio? Morire vicino a Maria, è morire da vera figlia sua! È una garanzia della eterna salvezza!... Ogni giorno, nell'Ave, anche tu preghi questa buona Madre per l'ora della tua morte; ma segui poi col cuore ciò che dici con le labbra?... Supplica ora la Vergine che terga le tue ultime lagrime, che accolga il tuo estremo anelito e salvi l'anima tua!

Il più grande avvenimento che sia stato compiuto sulla terra fu certamente il sacrificio di Gesù sulla Croce. Ma non si può pensare al Redentore, senza ricordare la Madre sua che, per disposizione divina, fu presente alla morte del Figlio. Gesù era la vita della Vergine..., e il dolore di lei nel vederlo morire fu tale da non avere confronti se non col sacrificio dell'Uomo-Dio.
Rappresenta nella tua mente Gesù appeso alla croce, insanguinato e morto. Pensa alla Madre sua, là ai piedi del patibolo... La diresti più morta che viva per l'immenso dolore! E tutto questo per chi è stato compiuto? Per te, per il tuo bene spirituale! Ascolta, anima devota, l'invito della grazia; conforta queste due Vittime... Corrispondi, lavorando generosamente per la tua santificazione, ed avrai, in piccola parte almeno, ricompensato Gesù dei suoi dolori e la Madre sua di tante lagrime!
  • Raccomanda spesso alla Vergine l'ultima tua ora.

      • 38. La lanciata
Appena la Vergine vide il suo Gesù reclinare il capo e morire, si strinse più che mai alla croce, e parve esclamare; "Oh, finalmente sarà finito il suo martirio e lo scempio del suo Corpo! Lo volevano morto e lo hanno barbaramente crocifisso; volevano il sangue dell'Innocente, e glielo hanno fatto versare tutto. Non potranno più incrudelire su di lui!..." Ma purtroppo non fu così! Si avanzarono dei soldati i quali, armati di mazze ferrate, si diedero a colpire i due ladri crocifissi ai Iati di Gesù e, per finirli, ruppero loro le gambe.

Immagina l'orrore che dovette provare la Vergine a quella vista! Non temeva già ella per sé, ma per il Figlio ; e a misura che quei barbari si avanzavano, li seguiva con lo sguardo e col pensiero, piena di trepidazione per le nuove crudeltà che avrebbero usato sul suo Gesù!... Così si manifesta l'amore quando è minacciato l'oggetto amato! Tu ami il Signore, ma mentre assisti alle tante minacce contro di lui, contro la sua Chiesa, quale pena provi?... Qual bene operi nell'apostolato cattolico?... Almeno, contrapponi al male la santità della tua vita!...

I soldati romani, constatato che Gesù era veramente morto, non lo colpirono come gli altri due giustiziati, adempiendosi cosi quanto fu scritto da Mosè: "Non romperanno nessuna delle sue ossa" (Esodo 12, 46; Numeri 9, 12). Ma uno di loro, sotto gli occhi della Madre, con una lanciata squarciò il costato del Signore, ne trapassò il cuore, e dall'aperta ferita sgorgarono le ultime stille di sangue!

Contempla Maria presente a questo nuovo oltraggio fatto al suo Gesù! Non avrebbe voluto credere a tanta crudeltà, ma la ferita aperta e l'efflusso del sangue dimostravano il perdurante scempio che ancora si faceva del Figlio suo ! Gesù, è vero, non era più capace di dolori, epperò tutta la pena si riversò nel cuore della Madre!... Vergine afflittissima, non avrà dunque mai fine il vostro martirio? Vorrei pur consolarvi... Accettate il mio buon volere : quanto opererò ad onore di Dio, sia anche un conforto al vostro dolore!

In tutto il periodo della Passione di Gesù, la Vergine ebbe ad incontrare una sofferenza indicibile, ma la presenza del Figlio che ancora viveva, l'esempio che riceveva da Lui nel patire, le erano di conforto e la animavano a divenire la copia più perfetta dell'Uomo-Dio. Ma dopo che il suo Bene fu spirato, l'affronto alla sua SS. Umanità fu per lei un dolore senza conforto, che superò tutti i dolori già sofferti.

Certo, le pene che non sono condivi- se, le lagrime che si versano nella solitudine, i gemiti che non trovano una eco negli altri, ripiombano più affliggenti sul cuore ferito! Compatisci adunque la Madre tua che si trova in questa condizione, e ringraziala perché, offrendo il suo Gesù alla morte, ha procurato a te il vero conforto nel Cuore aperto del Signore. Il Cuore di Gesù è la cella amorosa di tutte le anime amanti, è il vero asilo di tutti i sofferenti! Ma non dimenticare lo spasimo che costò alla Vergine questo dono!... Prometti di coltivare la devozione a quel Cuore Divino, e sotto la materna protezione di Maria, nasconditi in quell'asilo santo, per non uscirne mai più!
  • Consacra oggi le lue azioni ai Santissimi Cuori di Gesù e di Maria.

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        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 22, 2007 3:58 pm

ImmagineMartedì, 23 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 39. La Deposizione dalla Croce
Il tumulto che poco prima aveva turbato ed offeso il Signore moribondo sul Calvario, andava gradatamente scemando. Tutti fuggivano per lo spavento, e un silenzio di morte subentrava all'agitazione. La Vergine rimaneva ancora presso la Croce adorando e ringraziando il Redentore a nome della intera umanità, quand'ecco avvicinarsi a lei Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, autorizzati da Pilato a deporre la salma di Gesù, per darle onorata sepoltura.

Chi erano questi due generosi? Erano due discepoli che amavano il Signore, ma in occulto, per timore dei Giudei: avevano paura degli uomini e disgustavano Iddio. Tuttavia, dopo la morte di Gesù, disprezzando ogni riguardo umano, si manifestarono del Signore. Ti sei mai lasciata guidare dal timore di ciò che potevano dire gli altri di te?... Disprezza anche tu i riguardi umani; accostati alla Vergine e, dopo avere implorato il suo aiuto, prometti di mostrarti d'ora in poi, a fatti e non soltanto a parole, vera discepola di Gesù.

La Vergine, conosciuto lo scopo per cui Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo erano venuti, con sensi di gratitudine acconsentì al loro desiderio di deporre dalla Croce la salma di Gesù.
Con rispettoso contegno, con profonda venerazione, i discepoli si accinsero al pietoso lavoro, mentre Maria li assisteva e li seguiva con l'affetto del proprio cuore.

Da vera figlia e serva di Maria, dinanzi a qualunque difficoltà che minaccia di ostacolare la tua professione di seguace di Gesù, ricorri sempre alla Vergine. Ti sembra di essere osservata e criticata perché mostri amore alla pietà, alla virtù? Coraggio, invoca Maria, e continua a fare il bene senza curarti degli altri. Temi forse di essere giudicata troppo severa nella tua riservatezza? Non indietreggiare, invoca Maria, e vivi serena! Ti sei regolata sempre così?... Esamina la tua condotta, e prendi la risoluzione di cui senti maggior bisogno.

Mentre i pietosi discepoli toglievano Gesù dalla Croce, la Vergine li seguiva tremante. Gli sguardi dei presenti si rivolsero alla tenera Madre per contemplarne il dolore che si rivelava dal suo sembiante! Si tolse la corona di spine dal capo di Gesù, si schiodarono le mani e i piedi..., tutto quel Santissimo Corpo fu sostenuto da Giuseppe e da Nicodemo! Ad ogni movimento il cuore di Maria sentiva rinnovarsi i dolori già sofferti, ed i circostanti, accorati, si stringevano intorno a lei per sollevarla dalla sua angoscia!

Non vorrai tu pure unirti a queste anime pie? Non ha forse diritto la Vergine di aspettarsi anche da te un conforto? Gliene hai dati così pochi fino ad oggi! Quando mai ti sei raccolta per compassionare Maria, che tanto ha sofferto per te?... Chiedi almeno perdono delle tue tiepidezze, e, mossa a pietà dal dolore della Vergine, apprendi dal coraggio di Giuseppe d'Arimatea la fortezza nell'operare il bene a sollievo della Madre tua addolorata.
  • Passando davanti alla Chiesa, o a qualche immagine sacra, fa segno di ossequio, vincendo ogni riguardo umano.

      • 40. La pietà
La Salma di Gesù era già stata deposta dal patibolo. La Madre desolata, seduta su di un rozzo sasso ai piedi della croce, ebbe in grembo, dalle mani dei discepoli, l'adorato suo Figlio. Tutti gli astanti adorarono l’esangue Corpo del Redentore, ma soltanto la Vergine sentì la famigliarità di accogliere, senza esitazione alcuna, il morto Gesù sulle proprie ginocchia.

Questa famigliarità il Signore l'ha ispirata anche a te! Come Gesù è una sola cosa col suo Divin Padre, così noi siamo divenuti, per la grazia redentrice, una sola cosa con lui! Egli si è abbassato fino a noi, per elevare noi sino a lui! Questa familiarità verso Dio si esplica nella preghiera; nel desiderio della sua grazia, del suo amore e della sua conversazione. Con quale confidenza ti accosti al Signore, nella preghiera e nei Sacramenti?... Ti raccogli mai in colloqui con Gesù? Sono questi colloqui animati dal timore o dall'amore?... Esaminati bene su questi atti di vita spirituale, e ricorda che la famigliarità è generata dall'amore.

2. Accolto Gesù in grembo, la Vergine, con materna pietà, prese a tergere quella Salma dal sangue che l'aveva sfigurata, a ricoprire la cavità delle piaghe con preziosi aromi e ad avvolgere quel Santissimo Corpo in candidi lini. Tutti questi atti di ineffabile amore, riuscirono alla divina giustizia compenso accettevole, di fronte all'iniquo procedere degli uomini.

Tanto deve pure operare il tuo amore verso Gesù. Sei stata una discepola ingrata, peccatrice? Hai colpe gravi da riparare?... La familiarità verso Dio ti induca a soddisfare al mal fatto con atti di amore. Hai lacerata la fronte di Gesù con pensieri indegni? Soddisfa con pensieri santi. Hai amareggiate le labbra di Gesù con parole riprovevoli?... Soddisfa con parole edificanti. Hai lacerato il Corpo di Gesù con peccati impuri?... Soddisfa con la mortificazione dei sensi. Ecco l'amore operativo, che compensa le colpe! Che cosa proponi di fare?

Tutta assorta in mesti pensieri, la Vergine contemplava la salma del Figlio che le stava in grembo. Ne considero con amorosa tristezza l'abbiezione; rilesse in quel Santissimo Corpo tutti i dolori della Passione nei loro più minuti particolari, e tutti si rinnovarono nel suo Cuore tanto amareggiato!

Segui anche tu l'esempio di Maria. Se vuoi che la soddisfazione delle tue colpa si renda efficace, pensa con la Vergine a tutte le umiliazioni di Gesù. Penetra nel cuore della Santissima Madre: come è tutto conturbato! Non provi alcun sentimento di pietà? Chi ha mai fatto tanto per te, quanto Gesù? Chi ha mai torturato il proprio cuore per te, come Maria? In compenso. Gesù e Maria ti domandano amore. E tu cosa rispondi?.. Addolorata Vergine, fatemi gustare un po' delle vostre pene, affinché inebriata di esse possa amarvi sempre più!
  • Trattieniti in qualche colloquio con Gesù e Maria, implorando il loro amore.

      • ImmagineAve o Maria, piena di grazia:
        il Signore è con Te!

        • Tu sei benedetta fra tutte le donne
          e benedetto è il Figlio Tuo Gesù!


        Santa Maria, Madre di Dio:
        prega per noi, peccatori...
        adesso, e nell’ora della nostra morte. Amen.
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar ott 23, 2007 6:14 pm

ImmagineMercoledì, 24 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 41. La sepoltura di Gesù
Il giorno andava declinando e la Vergine, pallida e tremante, aveva già compiuti, verso l'estinto suo Bene, gli ultimi uffici della sua materna pietà. Non molto lontano dal luogo dove era stata innalzata la Croce, vi era un sepolcro ; quivi si pensò di deporre la salma di Gesù. Maria, fedele al Figlio anche dopo la morte, seguì la pietosa comitiva che trasportava il suo prezioso tesoro. Il profondo silenzio rendeva ancor più vivo il dolore della Madre.

I riti di morte riempiano sempre il cuore di amarezza; e la Vergine che accompagna alla tomba l'unico suo Bene, non ti desta alcun sentimento di pietà? Pensa che Gesù è quel Dio a cui si deve ogni onore e ogni gloria. Nessuno meglio di Maria lo aveva compreso. Ed ora, eccolo soggetto alla maggiore delle miserie umane!... Deh. consola questa tenera Madre! Ama di vivere sconosciuta, dimenticata, abbandonata. Tu sei nulla! Scendi dunque nella tomba del tuo nulla e avrai dato un conforto alla Vergine.

2. La pietosa comitiva che accompagnava la salma di Gesù, dopo un breve tratto di strada, giunse al luogo della sepoltura. La Vergine affidò alle cure dei discepoli il corpo esangue del suo divin Figlio, affinchè lo deponessero nel sepolcro. Era là vicino una pesante pietra che doveva servire a chiudere la tomba. La vista di quella pietra che doveva dividerla dal Figlio, scosse talmente la materna sensibilità di Maria, da farle provare tutta l'amarezza che reca a un'anima amante la totale separazione dall'oggetto amato.

Impara di qui che non si può scendere nella tomba del proprio nulla senza soffrirne.. Il disprezzo di te stessa importa necessariamente la vittoria sul tuo amor proprio e la tua sensibilità naturale. Un morto non ode, non vede, non sente più. Se viene ingiuriato, percosso, non si offende! In simil guisa devi farti violenza e trasformare te stessa. Come comandi al tuo amor proprio?...alla tua sensibilità?... La Vergine non ti chiede di cercare direttamente il disprezzo, ma di essere forte e coraggiosa nelle prove che il Signore ti manda. Ne hai di queste prove? Prega la Vergine che li ottenga il dono della fortezza.

Prima di chiudere il sepolcro, la Vergine Madre si prostrò ancora una volta innanzi alla salma del suo Gesù per adorarlo. Rimosse per un istante il sudario che copriva il volto del Figlio e, impresso su quella fronte l'ultimo bacio, desolata, ma rassegnata, si dispose all’atto supremo d’ineffabile angoscia. La pesante pietra fu collocata sul sepolcro, e Maria si sentì completamente sola!....

Vergine Santa, eccovi nell’isolamento assoluto! Ora anche voi potete esclamare: Tutto è compiuto! Terribile situazione! Qual cuore potrà mai comprenderla? È questo il distacco più violento e più crudele che si sia dato tra due cuori mirabilmente uniti! Rifletti all'unione che esisteva su questa terra tra Gesù e la sua SS. Madre e indaga, se puoi, qual pena dovette provare Maria al chiudersi di quel sepolcro!... Quanto sei costata tu pure al cuore di questa tenera Madre! E non vorrai raddolcire la sua amarezza?... Puoi farlo coltivando l'umiltà, distaccandoti dalle creature, vivendo solo per il Signore. Quale decisione vuoi prendere?...
  • Nei tuoi dispiaceri non cercare conforto nelle creature.

      • 42. Desolata!
Dopo la sepoltura di Gesù, la vita della Vergine entrò in una fase nuova di profonda desolazione. Infatti, quale avvenire era riservato a Maria? Quello di un cuore strappato alla sua vita, quello di un'anima travagliata dalla memoria di tante e crudeli angosce sofferte! Ormai era senza il suo Gesù... intorno a lei si era fatto un immenso vuoto. La Vergine era desolata! E tu, che per volontà del Redentore morente sei divenuta figlia adottiva di Maria, vorrai lasciarla sola?... Questo è invece il momento propizio per dimostrarle il tuo filiale affetto. Vedila, ancora là, appoggiata al sasso che chiude la tomba del Figlio, con gli occhi immobili sul Sepolcro e tutta avvolta nella immensità della sua desolazione! Per consolarla, devi presentare a Lei il tuo cuore morto allo spirito mondano e vivo solo alla grazia di Gesù!... Come ti trovi in questo momento? Quale conforto può trovare la Vergine nel tuo cuore?...

La Vergine, dopo aver dato l'ultimo bacio alla tomba del suo Gesù, insieme alla pia comitiva, riprese la via del ritorno ripassando per il luogo dove era stata innalzata la croce ed era stato sparso il sangue del suo Divin Figlio. Nel silenzio della sera inoltrata, la tenera Madre si accostò ancora una volta alla Croce, l'abbracciò e la baciò, mentre il suo cuore rivisse tutti i dolori sofferti..., ma non più in compagnia del Figlio suo!

Fissa il tuo pensiero sulla Vergine stretta alla Croce! Con essa, l'abbracciano e la baciano i pietosi discepoli. Segui tu pure in ispirito il loro esempio, e pensa che la Croce è per te la chiave del paradiso! Vi rifletti mai? Come ti comporti in pratica di fronte alla legge del dolore? Puoi dirti, anche in questo, vera figlia di Maria?...

È opinione dei Santi Padri che la Vergine, rientrata in Gerusalemme dopo aver dato sepoltura a Gesù, si recasse ad abitare nella casa del discepolo S. Giovanni. Quivi non era il suo Bene: ella si sentiva tanto sola! Il suo Gesù, il caro Figlio suo giaceva nel sepolcro. Madre desolata!

L'unico e tenue conforto che potè avere Maria nella casa li Giovanni, fu quello che le veniva dalla compagnia del figlio adottivo. Era un discepolo caro per il candore verginale e per la fedeltà coraggiosa dimostrata nell'assistere alla passione, morte e sepoltura di Gesù... La Vergine lo sapeva e ne riceveva conforto ! Praticando le virtù di Giovanni, devi tu pure tenere compagnia alla Madre desolata. Sei pura di mente e di corpo? Segui il Signore nei patimenti e nelle umiliazioni?... Esamina te stessa, e renditi degna di Maria, se vuoi ricopiare in te i segni della di lei figliolanza.
  • Mortifica i tuoi sensi e vivi più ritirata in casa.

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 24, 2007 4:35 pm

ImmagineGiovedì, 25 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 43. La risurrezione di Gesù
Gli anni della Vergine su questa terra furono certo per lei anni tristi e dolorosi; non però disgiunti da gioie celestiali. Dio era con Maria fin dal primo istante della sua concezione, per la pienezza di grazia e santità di vita di cui l'aveva colmata. L'unione con Dio è sempre vera causa di immensa gioia per un'anima, anche se tribolata. Di più. Maria amo immensamente Iddio, e questo amore fu la sorgente di tutte le sue pene! Ma chi ama gioisce anche nel dolore, come avveniva nei martiri. Ecco quindi nella Vergine una perfetta unione del sommo dolore con la somma gioia!

Pensa come ad ogni pena è unita una gioia. Gesù agonizza e muore, ma a quelle agonie si unisce la gioia del trionfo sul mondo! La Vergine subisce il più doloroso martirio, ma sente anche la gioia dell'amore di Dio, della vittoria sul peccato e della salvezza delle anime! Quando si ama veramente il Signore e si tende al vero bene spirituale, si sorride anche nel dolore!... Nelle tue sofferenze, badi più al peso della croce, o al merito che in essa si nasconde?... Chiedi a Maria di inebriarti della croce!

Il terzo giorno dopo la sua morte, il Signore risuscitò glorioso e immortale. Amava tanto la Madre sua che volle confortarla con una immediata apparizione. Chi può dire la gioia di Maria nel rivedere il suo Unigenito pieno di gloria?... Riabbracciare il Figlio, ricevere da lui le più soavi consolazioni. Quale felicità per il suo cuore materno!

Eguale ricompensa è riservata anche a te. Ora tu soffri, ma verrà il giorno beato in cui farai il tuo ingresso in paradiso... Vedere, godere, possedere Iddio... bearti di Gesù! Oh, come allora benedirai i dolori di questa vita, che ti hanno procurato tanta gloria! Oh, i patimenti hanno la loro fine, e se avrai sofferto con virtù, riceverai in premio la gioia piena ed eterna! Quale pensiero confortante!... Implora dalla Vergine la grazia di vivere secondo lo spirito di questa verità.

Nella risurrezione di Gesù la Vergine Madre vide realizzarsi tutto il frutto dei dolori sofferti dal Figlio suo. In lui glorioso, vide la glorificazione della Chiesa, la schiera dei Martiri, lo stuolo delle Vergini, il bene infinito che la carità del sif0 Gesù avrebbe portato alle anime e al mondo intero! Come non doveva rallegrarsi dinanzi a questa divina visione, che era in lei una sicura e presente realtà?

La tua spirituale risurrezione si compie con l'abbattere la pietra sepolcrale del tuo amor proprio e col respingere i nemici dell'anima tua: il demonio, il mondo e le passioni. Chiedi al Signore che ti assista in questo lavoro, giacché nulla puoi fare senza di lui! Nella lotta animati al pensiero che la tua nuova vita di spirito glorifica Iddio, compensa Gesù della sua passione e la Vergine dei suoi dolori! Quale celeste contento per te!... Cosa ti manca per completare la tua spirituale risurrezione e conseguire l'interna gioia?
  • Richiama spesso alla mente la felicità dei beati in paradiso.

      • 44. Maria e gli Apostoli
Le varie apparizioni di Gesù risorto rianimarono i timidi cuori degli Apostoli, che, secondo il pensiero di S. Bonaventnra, sentivano il bisogno di stringersi intorno alla Vergine. Era il piccolo gregge vedovato del Pastore, che si raccoglieva presso la Madre del Redentore, implorando consiglio e facendo ammenda della sua infedeltà. Maria cominciò allora ad essere la guida della Chiesa nascente.

Come si dovette trovare agitato il cuore degli Apostoli per tutti gli avvenimenti di quei giorni! Avevano bisogno di incoraggiamento, di conforto, di aiuto..., e lutto trovarono nella Madre di Gesù! Non hai tu pure momenti di incertezza, di sconforto..., dubbi, tentazioni? A chi ricorri?... Rivolgiti sempre a Maria; Essa è Madre del buon consiglio, è l'Ausiliatrice per tutti i tuoi bisogni! Con tale guida, sta sicura, scomparirà in te ogni timore di smarrirti!

La Vergine, circondata dal primo drappello di eletti al supremo ministero, vedeva in essi le primizie della Chiesa, nata dal Sangue del Redentore Divino. Li amava teneramente, trovando in loro gli amici ed i rappresentanti di Gesù nel mondo; epperò con materna bontà li assisteva, li rinfrancava nella missione che avevano ricevuto dall'Uomo-Dio, assicurandoli che essa stessa intercedeva per loro presso il suo Divin Figlio.

Quanta premura nella Vergine, per il ministero della Chiesa! Quale predilezione per i sacerdoti! E in questo non senti l'invito di Maria, che insegna a te pure di pregare per i bisogni del Clero? Quale interessamento hai dimostrato finora al riguardo? Che appoggi hai dato in favore delle vocazioni?... Preghi per la santificazione dei sacerdoti?... Preghi mai per il Papa, per il tuo Vescovo, pel tuo Parroco e per i Sacerdoti che si occupano dell'anima tua?... Invoca, almeno ora, su tutti, la materna assistenza della Vergine.

La Vergine, rimirando presso di sé gli amici del suo Divin Figlio, riscontrava pure in essi le tante opere che nella Chiesa avrebbero dovuto propagare: quante anime da ricondurre all'ovile..., quanti pericoli e persecuzioni erano riservate a quei suoi figli carissimi!... Ma a tutti Maria faceva animo; a tutti dava materni consigli ed aiuti efficaci con le sue preghiere. Gli Apostoli, così difesi e sorretti, si accendevano sempre più di zelo per quella missione divina che avrebbero svolta nel mondo.

Pensi tu mai agli apostoli del Signore. che nei luoghi di missione lavorano per la diffusione del Regno di Gesù? Preghi mai per il buon esito delle Missioni Cattoliche?... Maria ne è la Regina e la Madre! Portati col pensiero in quelle lontane regioni, pensa a quanti pericoli sono esposti quegli uomini di Dio!... Prega la Vergine per loro e per i poveri infedeli.
  • Offri oggi le tue preghiere alla Vergine, per la santificazione del Clero.

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Messaggio da miriam bolfissimo » gio ott 25, 2007 3:06 pm

ImmagineVenerdì, 26 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 45. L'ascensione di Gesù
Gesù aveva già compiuta la sua divina missione sulla terra. La volontà del Padre celeste era stata eseguita, fondata la Chiesa, istituiti i Sacramenti. Aveva dato agli Apostoli il suo stesso potere, e a Pietro, costituito suo Vicario, il primato di onore e di giurisdizione. Dopo quaranta giorni dalla sua risurrezione, in compagnia dei discepoli e della Madre sua. Gesù salì il monte Oliveto, per poi ascendere ai Cielo.

Contempla i discepoli sulla cima di quel monte. Il loro cuore è inondato di gaudio. Nel periodo della passione di Gesù erano fuggiti; nella Risurrezione si erano manifestati incerti e trepidanti..., ora, invece, il timore si è convertito in allegrezza. Donde questo cambiamento? La Vergine li aveva confortati, rassicurati e protetti: Quale conforto anche per te!... Ma ricordati che devi con Maria seguire Gesù che sale il monte, cioè devi elevarti in virtù, salire sempre!... Ti sei forse affievolita? Coraggio, riprendi il cammino. La Vergine ti indica il Figlio suo, che ti aspetta nella gloria!

I monti furono scelti da Dio per operare le sue più grandi meraviglie. Il Tabor ed il Calvario ne sono una prova. Giunse la volta del monte Oliveto. Gesù, rivolte le sue ultime parole ai discepoli, a vista di tutti, lentamente si sollevò verso il Cielo. Gli occhi dei presenti si fissarono sul Maestro Divino che gloriosamente ascendeva più in alto ancora... Il Signore rivolse uno sguardo amoroso su tutti, ma in particolare sulla Madre sua, come volesse dirle: Conduci a me in Paradiso questi figli!

Con la sua ascensione ai ciclo. Gesù chiama anche te a raggiungerlo in Paradiso. Pensa a quella felicità! Il paradiso ti riserba una beatitudine così grande che né occhio vide, né orecchio udì, né mai entrò nel cuore dell'uomo ciò che Dio tiene là preparato per chi lo ama. lì Signore ti ha preparato un soggiorno dove non vi saranno più lagrime, né lutto, né morte; ma letizia, gaudio e consolazione piena, eterna!... Tieni dunque tu pure il cuore rivolto a quella felicità. Affidati a Maria, pregala che non ti lasci più sola, ma ti guidi e ti conduca in paradiso.

Gesù saliva ancora verso il cielo, quando una nube lo avvolse, togliendolo alla vista dei presenti. I discepoli però non si stancavano di tenere gli sguardi fissi su quell'angolo di cielo in cui, per l'ultima volta, avevano veduto il loro Divin Maestro. Ma ecco apparvero due Angeli i quali dissero loro che Gesù, nella stessa maniera con cui lo avevano veduto salire al cielo, sarebbe ritornato alla fine del mondo sulla terra; e, come insegna la fede, ritornerà non più come Redentore e Padre, ma come Giudice inesorabile! Ti aiuti questo pensiero a mantenerti costante nell'operare virtuosamente.

Pensa a quell'istante in cui dovrai comparire al tribunale di Dio! Saresti preparata, se fossi chiamata in questo momento?... Cosa è che ti turberebbe?... Libera ora la tua anima da quello che non vorresti portare al giudizio di Dio... e uniformando la tua condotta a questo pensiero, ti assicurerai la gloria del paradiso!...
  • Fa' tutto, oggi, come se fosse l'ultimo giorno della tua vita.

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven ott 26, 2007 3:53 pm

ImmagineSabato, 27 ottobre 2007


padre Amadio in [i]L’anima devota alla scuola di Maria Santissima[/i] ha scritto:
      • 46. La Pentecoste
1Dopo la gloriosa Ascensione di Gesù al cielo, i discepoli, ricordandosi della promessa fatta dallo stesso Divino Maestro di mandare loro, dopo pochi giorni, lo Spirito Santo, se ne tornarono a Gerusalemme per raccogliersi nel Cenacolo, lontani dai pericoli e da ogni dissipazione. Primo loro pensiero fu di supplicare la Vergine benedetta a volersi unire con essi in fervorosa e perseverante preghiera.

Lo Spirito del Signore non si comunica alle anime amanti dei frastuoni e delle mondane leggerezze. Egli è come la colomba di Noè: in quelle anime non troverebbe ove posare il piede! In quale condizione si trova il tuo cuore? Ti senti appartata dalle divagazioni profane?.... Sull'esempio dei discepoli di Gesù, raccogliti un po', e supplica la Vergine che voglia riscaldare di santo amore l'anima tua e farti degna dei celesti favori.

I discepoli di Gesù non solo pensarono a ritirarsi nel Cenacolo, ma furono perseveranti nell'orazione insieme alla Vergine. Maria era l'anima, la preziosa consigliera, l'ispiratrice di ogni loro operare: presiedeva alle riunioni illuminando, confortando quei cari figli, e tutti concordemente uniti, sollecitavano la venuta del promesso Spirito del Signore. I doni di Dio sono dati a chi li domanda. Per quanto il Signore sia munifico, pure vuole che gli si chieda ciò che desideriamo. Ad assicurare poi il buon esito delle tue preghiere, interponi sempre la mediazione della Vergine. Dove meglio puoi trovare Gesù se non in Maria, che ne è la Madre?

Per ricevere lo Spirito Santo, a chi meglio puoi rivolgerti se non a lei, che meritatamente ne è la sposa, l'abitacolo, il tempio? Invocala spesso, particolarmente nelle principali azioni della giornata.

Lo Spirito Santo discese sopra tutti i presenti nel Cenacolo e si manifestò in forma di lingue di fuoco. Quei discepoli rischiarati nella mente, infiammati nel cuore, resero poi a Gesù vive testimonianze di zelo, di fedeltà e di eroismo. Così si compivano le promesse del Redentore Divino, che mai abbandona le anime buone, anche se alcune volte si sono rese negligenti e difettose.

Non si erano mostrati difettosi i discepoli di Gesù? Ricorda Pietro che rinnegò il Maestro, Tommaso incredulo, gli altri che fuggirono!... Ma stretti intorno alla Vergine, in quei giorni di raccoglimento, come piansero le loro infedeltà! Come si raccomandavano alla Madre di Gesù che impetrasse su di essi la benevolenza divina!... E vennero esauditi; furono rivestiti dello Spirito di Dio, e si trovarono completamente trasformati! Per quanto tu pure sia stata infedele al Signore, abbandonati con fiducia alla materna benevolenza di Maria, risolvi di essere buona, e per la sua intercessione ti sentirai riempire l'animo dell'amore che purifica e che salva!
  • Prima di cominciare le tue azioni principali della giornata, recita un'Ave Maria.

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