Regina Pacis

[alexnovo]

REGINA PACIS

Tu mi aiuterai...
quando non solleverò
la mia ancora, arrugginita e grave,
per navigar nel grande immenso mare
ch’è scuola della vita e d’ogni cosa.

Tu, Regina e Madre delle madri,
tenderai le Tue candide mani
verso le mie tremanti,
quando l’inceder dei miei passi
vacillerà sotto il peso dei consunti anni
per superare l’ultima salita della vita.

Sarai Tu, che sol col Tuo sorriso
e con la ferma voce soave e amica,
che m'avvincerai
con la vivida luce del Tuo viso
e che m’ aiuterai
ad avanzar verso il riposo
dopo il lungo vagar nel mare dell’ ignoto.

Sarai Tu, o Madre mia,
che diverrai spalla e bastone
al ceder rovinoso
della mia carena stanca,
quando nave,
mentre m’avvierò verso il mio riposo,
quando, alfine, pago di battiti e respiri,
non vedrò più le stelle, né la luna amica,
dei miei goduti sogni, da qua giù, nel cielo.

Raccoglierò per Te, o Madre pietosa,
d’umiltà e di purezza piena,
anche solo un semplice sorriso,
oltre al dolore,
fissandoTi negli occhi
oltre che nel cuore;
lascerò scorrer lacrime
libere dalla prigionia e dal sopruso
ch'eran nascoste dietro il muro dell’orgoglio,
mentre mi avvierò ai bordi della strada,
lasciando indietro ogni baluardo, ogni battaglia
e insabbiando le tracce delle mie orme confuse.

Saranno rose rosse e profumati gigli,
che andrò a deporre ai tuoi piedi,
ascoltando lì i Tuoi consigli,
saranno fresca acqua di sorgente
nella mia bocca i Tuoi sospiri:
mi disseterò della mia stessa attesa
e mi sazierò della Tua misericordia,
quando mi rimostrerai quel tempo,
oramai fuggito, delle vissute primavere
della tua speranza,
senza le rose rosse e le false chimere.

REGINA PACIS della mia salvezza,
quando sgranando la Tua corona
tra le mie nodose dita,
or tremanti,
Ti giungerà la mia preghiera,
troverò finalmente nuova pace
e so che Tu, o Pietosa Madre mia,
la raccoglierai felice,
gioendo,
come fosse un dono prezioso
per il Tuo amor materno
e la offrirai ponendola
nel cuore di Tuo Figlio che è il Signore:
sarà l’ultima offerta mia, qui da mortale,
poi varcherò la soglia…
implorerò la vita eterna
e per sempre...solo pace al cuore!

Alexnovo

Dedicata alla Madonna e già editata 11.05.03 in occasione della festa della MAMMA dei Poetixcaso

[Ospite]

Trattandosi di poesia, consentimi alcune riflessioni (personali e, quindi, del tutto opinabili). Dal punto di vista formale, soltanto per riuscire meglio a colloquiare coi lettori contemporanei, avrei utilizzato un po' meno i vocaboli tronchi. Niente ci avrebbe rimesso la dolce musicalità della tua poesia. Niente sarebbe stato sottratto ai suoi mirabili contenuti.
L.L.

[alexnovo]

Ti ringrazio per le tue accoglienti parole LIno. Certamente si può scrivere, come suggerisci tu, anche senza troncamenti e a dire il vero ultimamente li uso poco. Nel caso di "Regina Pacis" la situazione fu un po' diversa perchè le parole furono ispirate, dirette, semplici, scritte così come sono scese dalla mente e dal cuore. Ho provato io stesso a rileggerla senza i troncamenti e nulla va perduto come giustamente dici anche tu. Ma così é nata e cambiare ora mi parrebbe un ritoccare ciò che fu dipinto nella sua semplicità.
Ti ringrazio del buon consiglio ed intuisco che tu sia anche un bravo letterato e/o scrittore. Mi farà piacere legegrti in qualche composizione.
Grazie Alessandro, alias Alexnovo.
PS:
Se ti fa piacere ti lascio il link dove poter legegre di più di me su circa 107 poesie sulle oltre 1000 che ho negli anni scritto:

Http://www.alexnovo.altervista.org