Riflettendo...sulla Parola (a cura di don Prospero Bonzani)

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 11, 2006 10:20 am

  • Lc 19,1-10: "Zaccheo salì su un albero di fico perché era piccolo di statura"
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Salvami, Signore Gesù, dalla paura degli alberi, per quanto alti o fragili possano sembrarmi.

Salvami dalla sicurezza dei "benpensanti" che preferiscono restare sempre "con i piedi per terra"!

Zaccheo, piccolo di statura, salì a fatica su di un albero per vedere che cosa stava succedendo.

Dona anche a noi il coraggio, anzi, il bisogno, di salire un po' più in alto del nostro tran-tran, per quanto inquietante possa essere, scoprire nuovi e più vasti orizzonti!

In questo mondo di affannose, precipitose, novità di facciata donaci, Signore, un sospetto guardingo verso le mode ricorrenti e dilaganti, diffidente verso quel cambiare in superficie, affinché tutto resti sotto come sempre.

Ma dona, Signore, anche a noi come a Zaccheo, il gusto della novità che conta, l'attesa impaziente che passi qualcuno sulla nostra strada capace di chiamarci a sbaraccare la nostra vita, senza la paura di cambiare, la paura di rimetterci, la paura di ricominciare da capo!

Donaci il coraggio di ascoltare qualunque tua vocazione nuova, nella nostra vita, a qualunque età, qualunque sia il "postino" della vita che ce la recapita.

Insegnami a scoprirti postino di novità anche nel giornale letto per caso, come l'ispirazione durante la preghiera; nell'illuminazione sulla vetta di una montagna innevata, come il tempo prezioso dell'immobilità per la malattia; nella telefonata di un amico, come il consiglio del mio "padre spirituale".

Dona anche a me risposta pronta, immediata, ai tuoi segnali, una risposta veloce per scampare al trabocchetto di quella prudenza che vorrebbe nascondere la vigliaccheria e la pigrizia.

Dona anche a me, come a Zaccheo, di gettare via la chiave della mia casa, del mio tempo, dei miei affetti personali, per trasformare il bunker della mia pigrizia asserragliata, in casa e cuore d'accoglienza per tutti gli Smarriti che stavano a guardarmi da dietro le inferriate: in essi, come Zaccheo, accoglierò Te e la tua salvezza.

Ai bambini piacciono le novità e le sorprese; agli adulti le sicurezze.

Fammi, Signore, piccolo come Zaccheo, eterno bambino, sempre più piccolo man mano che mi passano gli anni!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 11, 2006 10:27 am

  • Sal 95: "Hai fatto nuove tutte le cose"
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Che io non legga mai la tua Parola senza domandarmi cosa cambia nella mia giornata.

Grazie Signore, perché la fede in te cambia anzitutto la mia esistenza: io non sono più l'incontro di due cellule che neppure i miei Genitori sapevano cosa sarebbero diventate.

La novità è che io sono un sogno tuo dall'eternità: io sono un incommensurabile valore quand'anche decidessi di vivere buttandomi via!

Grazie Signore, perché non sono nato a caso in quella famiglia, in quel continente, in quel secolo, in quell'attimo. Non ho incontrato per caso la persona che avrei amato per sempre. E mio figlio non era più mio figlio, ma soprattutto tuo figlio, affidato alla custodia delle mie fragili dita.

La novità è che i miei passi sono guidati da una mano provvidente lungo un disegno già scritto.

Così il domani non mi fa più paura, anche se mi riserbasse la più amara delle sorprese.

Il mio lavoro, Signore, non è più soltanto il mio lavoro. Le pentole della mia cucina come il più avanzato processore informatico sono il prolungamento della tua opera creativa: perché tu Creatore, hai creato dei creatori.

La novità è che l'Universo sarebbe rimasto incompleto senza la mia pennellata.

Così ogni mio lavoro non mi porta soltanto al 27 ma mi conduce sulle vie sognate della tua onnipotente fantasia creativa: il creato, uscito dalle tue dita, è riconsacrato nelle tue mani.

Il mio pensiero non è più soltanto una reazione chimica fino ad oggi inspiegabile e le norme della mia morale non sono più costruite dalla sedimentazione secolare delle convenzioni dei popoli.

La novità è che quella "Voce" che sento nella mia coscienza, è la tua voce. E se l'ascolto, allora si che scopro le vie della gioia!

L'Amore non è più, come insinuano i moderni maestri del relativismo, soltanto la forma cosciente della legge di gravitazione universale, formula chimica e modificabile del mio sistema nervoso, reazione mentale a livello cosciente della belva d'istinto possessivo che ruggisce dalla gabbia del mio inconscio profondo e nascosto.

La novità è che l'Amore è la somiglianza con Te, che sei l'Amore; e chi sta nell'Amore sta in Dio!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 11, 2006 10:27 am

  • Ger 7,23: "Camminate sulla strada che vi prescriverò"
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Liberami, Signore Gesù, dal sospetto che obbedienza sia necessariamente schiavitù.

Mostrami come l'obbedienza indiscussa ai miei istinti diventi la più feroce delle schiavitù mentre l'obbedienza al Tuo sogno di bene su di me risulti fortemente liberatoria.

Scampami, Signore, dal pericolo di comandare per imporre me stesso, per il gusto amaro di vedere altri che mi obbediscono, sul lavoro, fra amici, e soprattutto in famiglia.

Insegnami a non essere spontaneo nell'esercizio della mia autorità, piccola o grande che sia, fermandomi invece sempre un momento, prima di comandare o suggerire, a scoprire umilmente quale possa essere il bene più grande di coloro di cui sono responsabile.

Insegnami a sentirmi responsabile del mio servizio di guida non tanto davanti ai risultati o davanti all'opinione altrui, ma davanti alla mia coscienza, illuminata da un contatto solitario con il tuo sguardo, Signore: "parla, Signore, tuo figlio ti ascolta. Ed io ripeterò le tue parole!".

Insegnami altresì ad usare i modi per cui anche gli altri possano cogliermi servitore proprio mentre potrei sembrare padrone: così il servizio dell'autorità potrà generare comunione!

Fammi desiderare, Signore, l'amore di quelli di cui sono responsabile!

Liberami dalla tentazione di rincorrere il consenso e la simpatia: tuttavia credo che l'autorità esercitata per amore, prima o dopo, suscita inesorabilmente amore.

Tocca il mio cuore, Signore, così che io possa percepirmi ed altri possano vedermi obbediente a te soprattutto quando comando agli altri!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 11, 2006 10:34 am

  • At 5,29: "Bisogna obbedire a Dio più che agli uomini"
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Obbedienza: si può ancora proferire, Signore, questa parola tanto abusata in passato da rischiare di essere oggi cancellata dal dizionario della lingua italiana?

Alle leggi naturali: ma chi saprebbe oggi definire con precisione cosa è "naturale" quando i figli si programmano col calendario e con il conto in banca, quando una nazione legalizza la pillola del giorno dopo e il matrimonio omosessuale?

Al buon senso: ma chi definirebbe di buon senso l'invito di Gesù a perdonare, anzi, ad amare chi ha insidiato la tua famiglia?

Le leggi del tuo paese: ma se alcuni paesi ricorrono legalmente alla pena di morte, alla mutilazione della donna, alla guerra preventiva?

All'educazione ricevuta in famiglia: ma se ti avessero insegnato che chi fa da sé fa per tre, a me mi basto io, agli altri ci pensi Dio?

Alle indiscutibili leggi del commercio: ma se la legge ti costringe a licenziare milioni di operai per passare il lavoro a chi paghi con un pugno di riso, altrimenti la Ditta fallisce?

A nessuno: solo a te stesso e ai tuoi desideri, ma se aprissi la gabbia del mio istinto quanti ne rimarrebbero stritolati?

A Dio: ma a quale Dio, se è per obbedire a Dio che i kamikaze cospargono il mondo con il terrore degli attentati?

Alla scienza: dopo Darwin abbiamo saputo che l'uomo è in continua evoluzione per la sua inarrestabile crescita, ma Hiroshima, la pecora Dolly, la sperimentazione sui bambini prima di nascere, vengono accolte dai più come tappe del vero umano progresso.

Alla legge della giustizia: proclamata da Marx la legge di tutte le leggi, che ha tuttavia scritto la storia degli ultimi 93 anni intingendo la penna nel sangue di milioni di vittime.

Al tuo vero te stesso: Freud ha liberato dagli strati di maschere che durante la prima infanzia avevano deturpato il nostro volto, ma sarà liberazione una libertà che tocca solo me stesso e lascia il mondo schiavo?

Alla legge dell'Amore: ma come distinguere l'Amore dell'altro dalla cattura dell'altro per salvare me stesso come quando una mamma imprigiona col proprio amore il bimbo affinché non tagli il cordone ombelicale che lo fa' ancora suo.

Per il credente al Vangelo: ma quante volte il Vangelo è stato usato praticando quell'elemosina che soffocava nel povero l'urlo della giustizia.

Al Papa, alla Chiesa: ma quanti oggi si fanno una pseudo chiesa su misura di sé stessi, ritagliando dal Papa le parole che già dicevano prima loro stessi?

La risposta della Parola di Dio oggi: fatto tacere ogni cosa, Mosè poté finalmente ascoltare, privo di ogni difesa, chiusi gli occhi della sua mente, dopo averli ben spalancati, ascoltare, nel sussurro, la voce di Dio: perché Dio non ci ha lasciato solo un libro, ma uno Spirito vivo che parla davvero oggi a tutti coloro che, spalancato un cuore sgombro, accolgono di volta in volta la volontà di Dio per la propria più vera felicità.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:31 pm

  • Ef 1,18: "Possa il Signore illuminare gli occhi del vostro cuore"
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La vicenda di Emmaus... allo spezzar del pane gli si aprirono gli occhi! Ma come? Non l'avevano visto, parlato a occhi aperti. Che occhi gli si sono aperti se non quelli del cuore? L'essenziale è visibile solo con gli occhi del cuore!

Perfino un fiore non si vede con gli occhi della mente: passa una capra e se lo mangia. Passi tu e vedi di quel fiore un gesto d'amore nel regalarlo a chi ami.

Perfino le stelle non si vedono con gli occhi della mente: uno scienziato può inseguirle per anni col telescopio elettronico ma tu che vedi cadere una stella cadente in una notte d'agosto, vedi con gli occhi del cuore un disegno nell'universo e ti inginocchi davanti al suo pittore.

Neppure un miracolo può essere visto con gli occhi della mente: Lazzaro risorto volevano ammazzarlo. A Lourdes più di 100 miracoli esaminati da medici credenti e non credenti, ma questi ultimi si fermavano a dire: la scienza non spiega oggi lo spiegherà domani.

Neppure quel miracolo che è un bambino appena nato può essere visto con gli occhi della mente: è affascinante, assomiglia a... forse sorride, ma le stesse parole potremmo dirle di un graziosissimo gattino appena nato.

Neppure un morente può essere visto con gli occhi della mente: i medici si affannano, poi annunziano, è tutto finito. Ma il credente vede volar via da quel corpo senza vita una vita immortale, eterna.

Ma soprattutto il cuore umano è invisibile agli occhi: fissa in volto chi ami, vedi il suo volto.

Chiudi gli occhi del volto, spalanca in silenzio gli occhi del cuore, allora potrai vedere dalla profondità del tuo cuore alla profondità del suo cuore e ci leggerai tutti gli inafferrabili sentimenti che si agitano in quell'abisso, e potrà farti scoprire i sentimenti che palpitano nel tuo abisso: allora vi conoscerete.

Ma allora per credere bisogna accecarsi, come per credere alle favole? Non serve studiare, informarsi discutere... Si che serve certamente, ma solo per arrivare alla soglia della fede. Quella soglia che ha varcato felice la tua nonna che forse sapeva appena scrivere la sua firma.

S. Tommaso ci dice "per una certa quale connaturalità fra l'anima e Dio!"

Prova a vivere in una famiglia veramente cristiana, in un ambiente veramente cristiano, in un piccolo gruppo veramente cristiano, dopo aver spalancato gli occhi su tutti i tuoi libri, apri gli occhi del cuore e vedrai che le parole di Gesù, la persona di Gesù, le proposte di Gesù, le promesse di Gesù corrispondono, si incastrano perfettamente con le attese più vere del tuo cuore assetato di felicità: allora ti lascerai andare dove ti porta il cuore e cadrai felice tra le sue braccia: forse solo un attimo, e poi solo la speranza, tutto come a Emmaus e quel ricordo illuminerà per sempre i tuoi passi!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:31 pm

  • 1Sam 16,7: "L'uomo vede l'aspetto, Dio guarda il cuore"
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Guarisci, Signore, i nostri occhi: liberali dal prurito della curiosità superficiale, dallo sguardo aguzzo ed aguzzino, dal guizzo rapace, bramoso, cupido, passionale.

Liberali dalla lacrima troppo facile.

Liberali dal ghiaccio dell'indifferenza, dal cipiglio del superbo, dallo schiaffo del disprezzo, dal luccichio del compiacimento di me.

Insegnami a guardare serenamente la bellezza dei corpi che incontro scoprendovi il riflesso della Tua bellezza anziché la preda delle mie mani.

Insegnami ad incantarmi dei corpi sfatti dalla vecchiezza, dalla malattia, dal dolore, fissandoli a occhi chiusi per scoprirci la somiglianza con la Tua Croce.

Aiutami a guardarmi serenamente e profondamente negli occhi. Aiutami a guardare e lasciarmi guardare serenamente e profondamente negli occhi.

Aiutami soprattutto a guardarTi serenamente e profondamente negli occhi.

Grazie, Signore, per questi occhi che possono leggere non solo il volto ma anche l'anima del fratello. Grazie per questi occhi attraverso i quali posso farmi leggere l'anima dal fratello!

Concedimi di vivere accanto a persone che tentino di scrutare il mio cuore attraverso i miei occhi.

Donami, Signore, occhi capaci di leggere sempre dentro i cuori senza spogliare mai i corpi nel tentativo di afferrarli avido o di respingerli nel ribrezzo: incantami dell'invisibile dell'anima che abita dentro il visibile del corpo!

Concedimi, Signore, l'amicizia affettuosa di chi, fissando a lungo, nella notte buia della fede, i propri occhi nei Tuoi, ne conserva la trasparenza, diventando luce per il mio cammino!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:32 pm

  • Lc 10,21: "Queste cose le hai rivelate ai Piccoli"
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Donaci, Signore, occhi di bimbo, occhi di Santo, quegli occhi di cui tu hai detto che "vedranno Dio". Donaci occhi di bimbo!

Fammi incontrare con gioia riconoscente la bellezza fisica di chi è bello, nella armonia pudica del suo corpo, trasparenza di una armonia interiore, ma indirizza l'incantamento dei miei occhi soprattutto sui suoi occhi, questo frammento di luce che mi spalanca il suo cuore più di tutto il suo corpo.

Fammi incontrare il corpo malato, consunto o brutto del mio prossimo quasi dimenticandone il suo limite, per incantarmi subito di quella parte corporea che non conosce vecchiezza: i suoi occhi!

Donaci, Signore, gli occhi del bimbo evangelico cui tu sveli la favola vera dell'Amore che l'adulto non sa più credere!

Donaci occhi di bimbo ai quali tu insegni lo stupore di tutte le cose, dal sole che sorge, al fiore che sboccia, all'interruttore che accende la luce, al cuore che ama.

Quello stupore che l'adulto non conosce più perché si è abituato al miracolo della vita!

Donaci occhi di bimbo capaci di inorridirsi e di piangere davanti allo spettacolo delle stragi per fame in diretta televisiva, davanti alla vecchietta abbandonata dai figli al piano di sopra, davanti al papà e alla mamma che si parlano senza più sorridersi: sono lacrime che l'adulto ha rinsecchito, bruciate dall'arsura della rassegnazione, dell'indifferenza!

Donaci occhi di bimbo, capaci di sognare maghi, fate e fantasmi, ma capaci altresì di vedere la tua mano, Signore, che disegna l'incomprensibile pista per la caccia al tesoro della felicità nella sabbia del deserto di questa vita, la tua mano che scrive diritta la storia della Provvidenza sulle righe storte della mia vita!

Dona, Signore, ai nostri bimbi, di crescere in fretta, per arrivare presto a poter decidere di tornare bambini, girotondo d'Amore senza fine nella giungla feroce di questo mondo.

Facci sognare, Signore, non ricchezza ed immagine, non successo o comodità, e neppure soltanto salute: facci sognare occhi di bimbo, i più simili ai tuoi!

Donami di guardare il fratello come mi sento guardato da Te!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:34 pm

  • Ger 32,19: "Gli occhi di Dio sono aperti su tutte le strade dell'uomo"
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Signore Gesù: se io mi guardo intorno vedo quello che vedono tutti, ma se mi lascio toccare gli occhi dalle Tue dita, ecco che io non vedo delle cose diverse ma Tu mi dai uno sguardo nuovo per leggere dentro le cose che vedono tutti, quello che ci vedi Tu!

È il miracolo della fede!

Signore Gesù! se io apro gli occhi attorno a me vedo cose e persone una accanto all'altra, come se fossero tante pietruzze colorate, alcune più belle, altre più brutte, altre addirittura spezzate: le Tue dita sui miei occhi mi fanno vedere in tutto questo un disegno che c'era senza che io lo vedessi, il disegno della Tua Provvidenza sulla mia vita e sulla storia del mondo.

Quelle pietruzze diventano un unico mosaico disegnante il Tuo volto!

E le pietruzze più rotte, le persone, le situazioni più spezzate, diventano la pietruzza che disegna la Tua pupilla, pietruzza più piccola ma più preziosa delle altre!

Se io guardo un altro ci vedo un uomo, una donna, qualcuno bello o brutto, intelligente o stupido, potente o qualunque, simpatico o antipatico.... ma se mi lascio prestare i Tuoi occhi ci vedo la traccia e il santuario della Tua presenza!

Se io guardo un bicchiere d'acqua o un pezzo di pane ci vedo soltanto un bicchiere d'acqua e un pezzo di pane: se li guardo con i Tuoi occhi ci vedo la storia del mondo e della materia che verrà essa pure salvata e rinnovata per fare del Cielo una terra abitabile, ci vedo la refurtiva della rapina che il nostro mondo sta perpetrando a miliardi di assetati e di affamati, ci vedo il segno misterioso del sacramento che dà la vita, il Battesimo e di quello che l'alimenta l'Eucaristia.

Se io guardo la gente per strada vedo persone che corrono per non perdere tempo e arrivare a casa in tempo per lo spettacolo televisivo. Se chiudo i miei occhi di cieco per farmi trapiantare i Tuoi occhi di luce ci vedo, in quella strada, scritta un pezzo della storia della salvezza universale: quella gente che passa ha deciso nei propri cuori se l'Amore conta più del denaro e della salute oppure no, ha deciso cioè nei propri cuori la scelta per l'Inferno o il Paradiso, di qua adesso e poi per sempre...

Concedimi, Signore, di illuminare i miei occhi per vedere l'invisibile: incoraggerò così il mio cuore e le mie mani a cambiare il visibile di questa giungla dove viviamo nel Tuo sogno di un mondo visibile fraternità!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:35 pm

  • Gv 12,21: "Vogliamo vedere Gesù"
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Quante volte, Signore, abbiamo invidiato i tuoi apostoli che ti hanno potuto vedere.

Eppure quante volte ti hanno visto, risorto, e non ti hanno riconosciuto.

Concedi a noi occhi puri, puliti e luminosi, se non per vedere Te, che finora non ci è concesso, almeno per riconoscere le tue tracce quando i tuoi passi incrociano il nostro cammino.

Tu ti manifesti, Signore, ai discepoli dopo lo scacco della croce. Voglio immaginarmi lo sguardo smarrito dei tuoi che ti avevano a lungo fissato predicatore della buona novella e operatore di prodigi. E ora ti cercano come si cerca un Amore abbracciato e subito smarrito.

Modella i miei occhi, Signore, aguzzando il mio sguardo nella ricerca affannosa del tuo volto.

Fammi ricordare tutte le volte che ho inseguito nella folla il volto della persona inseguita dai miei occhi, desiderata dal mio cuore, sognata dalla mia anima, e concedimi poi di inseguire, con più vivo desiderio, il riflesso del tuo volto negli specchi offuscati degli avvenimenti comuni.

I tuoi discepoli avevano con loro qualcuno capace di prendere l'iniziativa: Pietro disse loro: "Io vado a pescare". E in mezzo al fallimento di quella notte si erano così avvicinati all'alba del tuo incontro.

Metti sul cammino della mia vita le sentinelle della mia notte, capaci di prendermi per mano, rispettose delle mie paure e pur tuttavia forti del tuo coraggio, per alzarmi dal sasso delle mie stanchezze e correre incontro al tuo volto che ancora non intravedo. Ma deve assolutamente esserci!

I tuoi discepoli non si erano accorti di Te che stavi loro accanto, allora sul lago come quel giorno a Emmaus.

Dona anche a me il sobbalzo di ripetere con loro: "ma non ci ardeva forse il cuore in petto mentre andavamo per strada con Lui?".

I tuoi discepoli hanno creduto senza prove alla tua parola ed hanno gettato nuovamente le reti, quando non c'era nessuna umana ragione per farlo.

Conduci i miei passi, Signore, sul sentiero della fede irragionevole quanto basta per toccare con mano che esiste qualcosa, Qualcuno, che non si tocca con mano, ma ci tocca il cuore più di tutte le cose che si toccano con mano!

I tuoi discepoli non sapevano vedere con gli occhi ma il discepolo che più era stato amato dal tuo cuore, ha saputo riconoscerti con il proprio cuore. Dammi un cuore capace di leggere nel cuore Tuo e dei fratelli, quello che gli occhi non sanno vedere!

Simon Pietro, che non vedeva, credette subito alla voce di Giovanni che ti aveva "visto".

Concedi anche a me che non ti vedo, Signore, di ascoltare con cuore pronto la voce di quelli che invece, più indifesi di me, in qualche modo ti hanno "visto".
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 18, 2006 2:36 pm

  • Rm 12,1: "Offrite i vostri corpi a Dio come sacrificio spirituale"
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Cosa vuol dire, Signore, questo gesto antico e universale di "offrirti" qualcosa in sacrificio a te che sei e hai tutto?

Vorrà forse dire che davvero la paura è la radice della religione: la paura di un Dio che si pensa potente e cattivo e lo si deve rabbonire regalandogli, qualcosa di prezioso?

Vorrà forse dire che "offrire" qualcosa a chi ha già tutto potrebbe volergli riconoscere che Lui è il Creatore e noi la creatura. Come a dire: "ti restituisco un po' di quello che è tuo!".

Insegna anche a me, Signore, a riconoscere sempre che la mia vita, le mie doti, il mio tempo e la mia famiglia sono tuoi doni: se me lo ricordassi di più li userei certamente meglio!

Vorrà forse dire, questo gesto delle distruzioni delle cose davanti a Dio, vorrà forse dire che tutto è fragile, tutto è nulla, tutto è finito davanti all'Altissimo?

Insegna anche a me, Signore, a ricordarmi ogni giorno ed ogni momento della mia finitezza e della mia precarietà: metterei meno creste e perderei tanto meno tempo in tutte le sciocchezze in cui lo perdo, se ricordassi che dovrò rendere conto del mio tempo quando non avrò più assolutamente tempo!

Signore Gesù, tu hai offerto te stesso al Padre. Anch'io voglio offrire me stesso nelle tue mani perché la mia intelligenza, le mie capacità, il mio tempo, ed anche la mia famiglia possano servire sempre di più e sempre meglio alla realizzazione del tuo Regno di Amore, di giustizia e di pace.

Non voglio fare della mia vita, del mio tempo, della mia famigliola uno spazio riservato "off limits" ma voglio "farmi a pezzi", come Te nel pane, perché ogni pezzo diventi pietra della costruzione del tuo Regno.

Ricordami l'aneddoto secondo cui l'architetto di una cattedrale domanda ai suoi operai cosa stessero facendo: "io scavo una conduttura per l'acqua", "io allineo le pietre per i muri", "io scolpisco la statua della Madonna", "io accordo l'organo che dovrà suonare nelle celebrazioni".... ma lo spazzino che puliva per terra seppe rispondere "io dò una mano a costruire una cattedrale!".
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:36 am

  • Rm 1,27: "Gli uomini si sono accesi di passione gli uni per gli altri"
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Fammi attento, dolorante, perplesso e rispettoso, Signore, davanti al dilagante mondo dell'omosessualità, che esce da millenni di nascondimento, e ostenta oggi con trafiggente fierezza la propria diversità.

Fammi attento a questo mondo complesso e drammatico della pedofilia, che esisteva comunemente accettato nell'antichità dei Greci e dei Romani, quando tenerezza e sfrenatezza venivano vissuti come momenti necessari del vivere: dal bambino con l'anziano fino ai giochi mortali dei gladiatori nel Colosseo.

Fammi attento alla virtù del dialogo proprio mentre oggi questi "diversi" rivendicano la loro normalità, imputando alla storia della Chiesa secoli di persecuzioni e di crudeltà.

Fammi attento a custodire fedelmente il tuo messaggio originale secondo cui creasti l'uomo per la donna e la donna per l'uomo, affinché fossero felici dell'incontro fra i loro due mondi e traboccassero il loro amore nella fecondità fisica del figlio.

Fammi attento a rispettare la diversità senza rinunziare alla verità: come non vedere che il ripiegamento sul proprio sesso perde drammaticamente la ricchezza dell'"altra metà del cielo"?

Fammi attento e pensieroso davanti ad una sessualità che esclude in partenza la fecondità, proprio mentre il cosiddetto progresso pretende di consegnare indifferentemente alla coppia uomo/donna o alla scienza biogenica la "produzione", in serie o su ordinazioni di nuovi cosiddetti "esseri umani".

Fammi attento ad usare misericordia verso questa che dobbiamo pur chiamare "immaturità", fino a dubitare della sua colpevolezza, senza rassegnarsi tuttavia a desistere dai tentativi per la pienezza dell'incontro completo, come Tu, Signore l'hai pensato.

Fammi attento tuttavia, a quella sensibilità, pur malata, ma talvolta davvero squisita ed eccezionale, capace di incontri di cuore e contatti d'anima che spesso le coppie "normali" non conoscono!

Fammi attento a non credermi padrone del mio corpo e della mia sessualità, per scoprirne invece obbediente il tuo disegno a servizio dell'amore.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:37 am

  • Rm 13,13: "Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno"
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Voglio ricordarmi sempre, Signore, del tuo sguardo onnisciente, che ficca gli occhi non solo nell'intimo dei cuori o nel segreto delle camere da letto, ma anche certamente sul segretissimo dei nostri portafogli.

Donami Tu luce penetrante e coraggiosa per rendermi ben conto di come questo mondo, oggi, come e più di sempre, consideri l'onestà come una debolezza e la scaltrezza come vera sapienza, ma concedimi altrettanta forza per procedere solitario, sulla via della tranquillità interiore della mia coscienza.

Liberami dall'invidia per il ricco emergente, per l'affarista furbastro, per i manager schiavizzati dall'immagine perenne del rampante, per l'amico che possiede una casa più grande della mia e anche l'alloggio a Cervinia...

Suscita nel mio cuore una compassione grande per tutti coloro che pensano di riempire con le cose il proprio cuore.

Impietosiscimi degli uomini disinvolti, luccicanti, realizzatori, inappuntabili, capaci di sfondare i cuori con la stessa facilità con cui sfondano sul mercato.

Concedimi uno sguardo pacato e sereno nei confronti del denaro, "cosa" necessaria per la mia vita, della quale "cosa" vorrei però fare il più possibile a meno, per sentirmi le mani libere dalle cose, più pronte a stringere la mano dei fratelli.

Instillami in cuore il desiderio che chi amo si voglia sentire estraneo a questo mondo dominato dal denaro. Facci ricordare come il benessere dei più pochi al mondo sia ottenuto succhiando il sangue dei più tanti!

Dividimi da questo mondo scintillante, sazio, disperante e disperato, che affonda le proprie mani nel furto della terra, dell'aria, dell'acqua, della natura, impoverendone drammaticamente i propri nipoti!

Profilami dinnanzi agli occhi il sogno di un cuore affascinato dell'unica ricchezza che conta: l'esperienza dell'Amore al fratello, l'esperienza del tuo Amore per la mia povera vita ricca soprattutto dell'intimità con la tua carezza interiore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:38 am

  • Ap 2,23: "Io sono colui che legge nei vostri pensieri"
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Potrò, non vivere come un incubo, Signore Dio Altissimo, il Tuo sguardo onniscente, scrutatore impudico delle mie intimità e delle mie vergogne?

In questo tempo così scientifico e disincantato, tuttavia popolato di maghi, di sensitivi, di indovini televisivi telefonabili in diretta, ecco che la lettura del pensiero è inseguita come fascinosa scintilla del divino.

Grazie, Signore Gesù, per la Nonna che mi ripeteva affettuosamente le rispostine del vecchio catechismo: "Dio sa tutto?" "Sì, Dio sa tutto, anche i nostri pensieri!" Tu Gesù conoscevi i pensieri di Giuda!

Grazie per il timore e l'imbarazzo di sentirmi inquisito il santuario inviolabile dei miei pensieri.

Grazie per il Tuo sguardo inesorabile e innamorato, nell'ombra nascosta del mio cuore dove mi permetto tutti i sentimenti più violenti, tutti i desideri più turpi, tutte le speranze più feroci, tutti i giudizi più micidiali, tutte le bramosie più avide, con la sicurezza che nessuno legge nel mio pensiero!

Che brivido, Signore, al pensiero che un uomo possa inventare la macchina per leggere nel mio pensiero!

Ricordami che il giorno del giudizio tutti conosceranno allora i miei pensieri di oggi, come Tu li conosci da sempre!

Insegnami la gioia, Signore, di alimentare nel mio cuore pensieri sempre il più positivi possibile, il più puri possibile, il più affettuosi possibile, il più fiduciosi verso l'altro, verso il domani del mondo, e perfino verso di me.

Che io non debba mai sforzarmi di imbavagliare la mia bocca, insegnandomi ad addomesticare prima, a purificare prima, a svelenire prima i miei pensieri, prima che la parola possa coprire l'altro di cicatrici indelebili.

Fammi gustare la gioia di vivere sempre in compagnia di pensieri luminosi dentro il mio cuore. Fammi appassionato della verità soltanto quando é compagna della carità. Altrimenti il silenzio non solo delle labbra, ma del pensiero.

Tu vuoi ch'io ti ricordi sempre attento al mio pensiero, affinché i miei pensieri siano sempre i più belli e felicitanti possibile, come lo sguardo di chi mi ama, già oggi, legge e purifica i pensieri del mio cuore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:41 am

  • Sal 71: "Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra"
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Custodisci, Signore, i nostri sogni: scampaci dal sogno nefasto della carriera luccicante, del corpo attraente, dello stile borghese della prossima settimana bianca, dal sogno di poter finalmente riposare in pace perché abbiamo raggiunto quel livello di carriera da tempo ansiosamente desiderato!

Custodisci, Signore, i nostri sogni: salvi dal sogno piccino della nostra casuccia piccina, della nostra pace piccina, delle nostre tavolate piccine, delle nostre cosiddette "amicizie" piccine: spalanca, Signore, il mio cuore, secondo la parola del salmo, verso tutti i popoli della terra!

Insegnami a guardare il telegiornale sbarazzandomi del cristallo antiproiettile che mi permette di sbirciare curioso i fatti del mondo dietro le finestre sbarrate di casa mia, sprofondato in poltrona, scuotendo malinconicamente il capo come davanti a un bambino birichino che non si riesce a metterlo in ragione.

Fammi appassionato di questi "tutti popoli della terra" verso i quali perfino l'antico salmista, privo di cellulare e di internet, sapeva lanciare lo sguardo del suo cuore. A chi mi domanda dove abito non fornirò l'indirizzo della mia carta d'identità, ma risponderò semplicemente: "al mondo!".

Fammi vivere sentimentalmente i sogni e i drammi di tutti i popoli della Terra che non vedrò mai, sognando non le crociere ai Caraibi ma un viaggio in Cina, una permanenza in baraccopoli brasiliana e uno sguardo dalla cuspide dell'Empire States Building.

Solo così, Signore, mi potrò accorgere di essere in tempi di globalizzazione dei mercati ma non dei Popoli.

Solo così potrò guardare, con pur preoccupata esultanza, la marea montante, inarrestabile e ingestibile dei malamente detti "extracomunitari" che invadono le nostre città a riprendersi con la violenza quello che noi a loro abbiamo rapinato difesi dalle presunte intoccabili leggi economiche.

Voglio guardare questo vasto mondo, così violento e pericoloso, ingombrante e profittatore con i tuoi occhi di Cielo, mio Signore! Voglio guardare questo mondo, il mio mondo, appiattito dallo schiacciapietre del sistema, con lo sguardo di affetto e di speranza che dal tuo cielo sai lanciare verso di noi!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:42 am

  • 1Gv 2,13: "Voi, giovani, avete vinto il Maligno"
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Scampa, Signore, i nostri giovani, dalla sventura di accontentarsi di quello che noi adulti offriamo loro: benessere, sicurezza, affetto, carriera, confort e indifferenza.

Insinua nel cuore dei giovani l'intelligente insofferenza per la stretta mortale delle loro "compagnie", intessute di telefonate assillanti, cementate da pesanti sudditanze a leader indiscussi, assemblate da mille voci esultanti per un pallone, tristemente consunte da ricorrenti pettegolezzi di periferia.

Dilata, Signore, gli orizzonti mentali dei nostri giovani, indirizzando il nervoso "zapping" del loro telecomando TV verso gli spettacoli che consentono oggi, per la prima volta nella storia dell'umanità, di vivere uno sguardo universale sulla guerra chissà dove, sulle scoperte scientifiche di chissà chi, sulle usanze sentimentali dell'altra faccia del pianeta: mandaci dei giovani "mondiali".

Dilata, Signore, gli orizzonti culturali dei nostri giovani: in questo mondo dove i libri scolastici contengono sempre più numeri e i telegiornali sono sempre più invasi dai servizi economici, appassiona i nostri giovani alle grandi vicende della storia umana, per aiutarli a estrapolare dal passato la parabola dell'avvenire.

Dilata, Signore, i gusti estetici dei nostri giovani, liberandoli dalla schiavitù delle hit-parade musicali del momento, sciogliendoli, dal laccio dei miti televisivi di giornata, tagliando il nodo scorsoio del vertiginoso ritmo della moda, fino a farli gustare l'armonia greca del Partenone, l'arte fantasiosa della "Pastorale" di Beethoven, il gusto estetico del monastero buddista.
Ma dilata, soprattutto, Signore, gli spazi cardiaci dei nostri giovani, appassionandoli dell'intervento sociale, delle sorti collettive della scuola, delle vicende di costume del "Villaggio globale", fino a superare la massificazione solitaria delle "compagnie" con la militanza di un gruppo organizzato attorno a un progetto per cambiare.

Possano le stanze dei nostri giovani ospitare, accanto ai poster dei calciatori, cantanti, e fotomodelle, anche la foto del bambino africano accanto alla ragazza di Tien-an-men di fronte ai carri armati, di Luther King accanto a Papa Giovanni, di Einstein insieme ai Beatles, di Ghandi e Che Guevara, della Nonna buon'anima, laureata all'Università della Vita, e Madre Teresa.

Appassiona, Signore, i nostri giovani, di passioni mondiali, fino a decidere di abbracciare e farsi abbracciare da un ragazzo, da una ragazza, soltanto se congiungendo i loro abbracci, accettasse di abbracciare insieme i mai Abbracciati di questo mondo.

Affascina, Signore, i nostri giovani dell'esperienza difficile ma preziosa, insostituibile, della preghiera esplicita davanti al tuo Volto, radicando lì, nella tua Eternità, la passione per quel Passato dei millenni, per quegli anni luce dell'Avvenire, per quel bambino partorito stamattina e sepolto stasera, che Tu solo conosci.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 25, 2006 10:47 am

  • Gal 2,5: "Mantenete salda la parola di verità del Vangelo"
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Facci meticolosi nella fede come lo siamo per un responso medico o per un investimento finanziario.

Portaci a diventare proprio attenti alle "cose" della fede come lo siamo per le "cose" della nostra famiglia, affinché la precisione del dogma manifesti sempre l'esaltante "scandalo" della fede.

Siano rese grazie alla Santa Madre Chiesa che ha custodito nei secoli il tesoro immutabile della fede delle origini, anche se ha talora adornando il quadro con discutibilissime cornici di dubbio gusto che rischiavano di coprire il quadro.

Scampaci dal pericolo di ridurre la fede nell'ambito dell'umano buonsenso, per renderla più accettabile all'uomo di oggi: l'uomo di oggi la rifiuterebbe cercando la verità nei ben più documentati messaggi della scienza, della psicologia e della sociologia.

Rendici ancora attenti a scoprire come le verità della fede siano fatte per offrire una pista di risposta ai grandi interrogativi del cuore di sempre: una verità fissa e fredda che domandi soltanto il rinnegamento della nostra ragione merita certamente di essere rifiutata.

Dispiegaci le vie della "gerarchia delle verità", per abbarbicarci con forza al cuore dell'ortodossia, senza temere di lasciare di lato quei discutibili particolari che potrebbero essere visti oggi come legati al mondo di ieri, e scomparire domani.

Presentaci sempre come appassionati e umilissimi servitori della verità anziché farci apparire come coloro che la verità non la servono, ma se ne servono per difendere le propri posizioni di prestigio e di dominio ideologico.

Rendici disponibili a trovare anche nell'errore la parte di verità, di aspirazione, di attesa che esso contiene perché proprio riconoscendo la verità nell'errore, è allora che l'errore riconoscerà la verità tutta intera!

Facci testimoni della verità che annunziamo, pagando di persona quello che diciamo con una vita coraggiosamente evangelica, come coloro che pagarono la verità con la santità.

Facci tutti umili ricercatori della vera fede ortodossa, nella chiara certezza che fede è continua ricerca su di una strada certamente diritta, ma chi pensa di possedere tutta la verità è certamente fuori strada.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:18 am

  • Gal 4,14: "Mi avete accolto come un angelo di Dio"
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Fammi attento anzitutto all'equivoco del nome stesso con cui indichiamo la casa: "appartamento".

Non voglio usare la mia casa per "appartarmi", ma per incontrare.

Anzitutto chi l'abita e poi gli ospiti.

Ricordami la pratica cristiana antica e poi monastica di sempre secondo cui accogliere l'ospite è accogliere te: voglio provare a ricordarmene ogni volta che squilla il campanello alla porta o al telefono.

Ho ben presente come io stesso abbia gioito ogni volta che ho trovato accoglienza nella casa, nella conversazione, nella compagnia, nel cuore di qualcuno!

Voglio provare a restituire quella gioia!

E se conosco invece la sofferenza amara dell'accoglienza respinta, nella casa, nel gruppo, nel cuore, proprio per questo voglio evitare agli altri la sofferenza che io ben conosco: mi alzerò in piedi per accogliere l'ospite, l'altro, prima che lui stesso bussi alla porta della nostra casa, della nostra parrocchia, del nostro cuore.

Guariscimi, Signore, dalla paura dell'ospite; dalla paura della persona nuova che intravedo come un pericolo capace di turbare gli equilibri del mio ambiente.

La paura della novità mi qualifica vecchio mentre invece la novità mi ringiovanisce!

So di potermi rendere invulnerabile dall'altro, dal nuovo, se io decido, prima di incontrarlo, di volergli bene.

Decido che non è un nemico per me anche se lui lo vuole.

Decido che lui può tutto tranne che costringermi a volergli male.

Voglio considerare l'Ospite, anche rompiscatole, come un "postino di Dio": starò attento a non lasciar cadere per terra il telegramma che tu, Signore, gli hai messo in mano senza che lui se ne accorgesse.

Credo che posso fare certamente sempre qualcosa per l'altro, ospite che bussa al mio cuore o al mio borsellino: posso sempre almeno accoglierlo, ascoltarlo, amarlo!

Insegnami a farmi "discutere" dalla persona dell'Ospite che accolgo in cuore: la sua persona e le sue pretese mi verificano, agitano le acque stagnanti della mia vita, mi svelano le mie debolezze e spalancano i miei sogni, perché l'altro, accolto, matura sempre il mio cuore.

Insegnami ospitalità secondo il Tuo cuore: sorridente, anzitutto, poi davvero in ascolto, poi disponibile, poi affettuoso, poi non formale, poi impaziente di incontrare e paziente nell'ascoltare, poi l'ospitalità indifesa, poi a cuore aperto, poi esultante, appunto perché da tempo, Signore, attendevo questa tua visita!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:36 am

  • 1Pt 1,3-9: "Ricolmi di gioia anche se afflitti"
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La prima lettera di Pietro ci invita a non spaventarci mai nonostante le prove (1Pt 1,17).

"Avanti, fatti coraggio, vedrai che passa, tutto andrà meglio!"

Ce lo sentiamo dire spesso da qualche persona che vorrebbe confortarci. E ci fa anche piacere. Ed è giusto! Ma appena quelle parole tacciono il nostro cuore urla ancora, stretto nella morsa del dolore.

Tu invece, Signore, ci assicuri che il passo del Risorto ha aperto un varco di luce alle asprezze del nostro cammino.

Facile a dirsi meno facile a farsi, ma la fede in Te ci incoraggia a sorridere anche tra le lacrime, fissando la meta.

Mi domandi di sorridere sperimentando l'Amore.

E di regalarne i sorrisi, caldi, profondi, dal cuore dell'uno al cuore dell'altro ma mi domandi di sorridere ancora davanti all'esperienza del tradimento, nell'amore e nell'amicizia, perché Tu mi hai fatto conoscere il tuo Amore che non tradisce. Voglio proprio contarci!

Ogni bimbo sorride, stretto fra le braccia di mamma e papà. Ma se in un momento di rabbia papà gli ha detto che era nato per sbaglio, e che stavano per buttarlo via quando si erano accorti di aspettarlo, anche allora, tra le lacrime, quel bimbo potrà sorridere, perché Qualcuno, invece, certamente l'aspettava.

Ci piace essere stimati e ci incoraggia veder riconosciuti i nostri meriti, ma il nostro cuore si appesantisce quando un giudizio ingiusto ci colpisce alle spalle.

Anche allora, trattenendo le lacrime, potremo ancora sorridere, perché sappiamo che il Tuo giudizio è quello che conta. E tu non sbagli mai. Ci conto. E mi conforta!

So cosa vuol dire la disoccupazione in famiglia, quando l'età non è più giovanissima, e sopravvive di lavoretti. Ma quel papà poteva esclamare: "fino a ieri ho fatto il possibile. La Provvidenza farà domani l'impossibile. Così posso provare a sorridere anche oggi!"

Spalanca di gioia il cuore vedere una bella famiglia unita. Ma a un certo punto lei si rende conto di aver scelto l'uomo sbagliato: onesto, lavoratore, prestante, attento ai bambini, fedelissimo ma piatto come un'autostrada, prevedibile e pantofolaio..... Lei può ancora dire: "Signore, ho sbagliato. Ma tu eri presente al mio matrimonio. Io mi sono impegnata ma anche tu ti sei impegnato a scrivere diritto sulle righe storte della mia vita. Tu mi farai scoprire in lui le sue risorse nascoste. E se non le saprò trovare il tuo Amore darà vita al mio amore tramortito!"

Che bello, Signore, stare bene di salute! Ma se la malattia dovesse bussare alla porta della mia casa, lotterò con tutte le mie forze contro di essa.

E se qualcosa non andasse proprio a posto, allora non mi arrenderò alla malattia, ma alla Tua volontà!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:39 am

  • Pr 15,30: "Uno Sguardo luminoso allieta il cuore"
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Dimmi, Signore, quanta gioia abita nel cuore di chi consuma la strada della sua vita nell'unica ricerca di fiorellini profumati nella giungla dei cuori!

Incantami, Signore, di quelli che hanno tanta bontà in cuore da scoprirne sempre una briciola in qualunque brigante!

Signore Gesù: concedimi davanti ad ogni persona un atteggiamento per principio benevolo, comprensivo, positivo.

Allontana da me quel tristissimo sentimento di fierezza quando posso avere io ragione e torto gli altri.

Donami di interpretare come un avviso anziché come una fatalità il deserto che dilaga attorno ai supercritici, ai perennemente scontenti, ai Signor "so tutto" e ai Signor "lo-dicevo-io".

Disponi, Signore, il mio cuore desideroso di dare per principio, fin dall'inizio, all'altro, tutta la ragione che ha, anche se pochissima, per il bisogno irrefrenabile di "andare d'accordo", salvando la carità prima della verità.

Insegnami, Signore Gesù, l'arte di saper accogliere comunque una correzione fraterna, prima di offrirla al fratello!

Insegnami, Signore, ad imparare dal tuo sguardo che tutto vede, ma "tutto crede, tutto spera, tutto sopporta".

Allieta il mio cuore con i fiori della riconoscenza, della pace e dell'ottimismo che fioriranno sui miei passi.

Illumina, Signore, il mio sguardo, per cogliere lucidamente tutta la meschinità, la violenza, il giudizio, la bramosia, la gelosia, l'acredine, che abitano nel mio cuore per tuffarmi avido nella goccia di luce che abita il cuore del fratello!

Ricordami con cura premurosa il profumo del mazzolino di fiori profumati che ho saputo raccogliere anche nel letame dei cuori imputriditi, per cercare sempre e solo fiorellini!

Incantami del tuo sguardo di cercatore d'oro che sa scoprire tutte le gialle pagliuzze mescolate nel fondo sabbioso dello stagno del mio cuore!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:43 am

  • Gv 14,27: "Io vi do la mia pace"
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Signore Gesù! Io casco ai tuoi piedi traboccante di riconoscenza per avermi reso incapace di rassegnarmi a essere come sono.

Per avermi dato il coraggio di scoprire quasi fino in fondo tutti gli abissi vuoti del mio cuore.

Per avermi concesso di toccare senza più paura le ferite della mia vita. Per avermi permesso di guardare inesorabile i grovigli inestricabili dei miei sentimenti.

Per avermi aiutato a contare spietato i miei fallimenti.

Per avermi illuminato quanto bastava per scoprire come gli abbracci con cui pensavo di consegnarmi fossero la maschera dei miei gesti rapaci.

Ma grazie ancor più perché mi hai offerto di credere che Tu mi ami anche così fragile. Allora c'è speranza anche per me.

Allora posso essere fin d'oggi in pace con me, anche se solo domani comincerò ad essermi sopportabile! La pace con me! Grazie!

Grazie perché hai messo nel mio cuore quest'ansia insaziabile di farmi ponte sul quale gli altri possano stringersi la mano di pace, senza accorgersi che i loro piedi mi stanno calpestando. La pace dei fratelli su di me! Grazie!

Grazie perché mi hai spinto a lasciarmi guardare e abbracciare figlio dal Padre, credendo che le Sue braccia non avessero paura di macchiarsi nel fango della mia banalità. La pace con Te, con questo Amore così sfacciatamente più grande del mio!

Concedimi, mio Signore, di respirare profondo il profumo di quel canto che io leggo nell'inchiostro e Francesco scrisse nel suo sangue:
      • Signore, fa' di me uno strumento della tua pace!
        Dove c'è odio, io porti l'amore.
        Dove c'è offesa, io porti il perdono.
        Dove c'è discordia, io porti l'unione.
        Dove c'è errore, io porti la verità.
        Dove c'è dubbio, io porti la fede.
        Dove c'è disperazione, io porti la speranza.
        Dove ci sono le tenebre, io porti la luce.
        Dove c'è tristezza, io porti la gioia.
        O divino Maestro, che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare.
        Di essere compreso, quanto di comprendere.
        Di essere amato, quanto di amare."
        Infatti: Dando, si riceve.
        Dimenticandosi, si trova comprensione.
        Perdonando, si è perdonati.
        Morendo, si risuscita alla vita.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:47 am

  • 1Ts 4,11: "Siate ambiziosi di vivere in pace"
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Prova un po', caro Gesù, ad insegnarmi a sostituire le quotidiane "frasi-Killer" con le speciali "frasi-ponte".

Per amor mio dovresti rinunciare alle sigarette, alla cena con gli amici, a vederti con quella persona che mi é così antipatica. Mi dispiace vederti fumare perché mi sento preoccupato/a della tua salute. Ho bisogno di stare con te e perciò vorrei che tu rinunciassi a quella cena. Mi sembra che tu dedichi troppa attenzione a quella persona e mi sento ferito/a.

In una coppia bisogna dirsi tutto: ho diritto a sapere tutto quello che fai e che pensi. Per me è importante sapere quello che provi e che pensi. Ho bisogno di conoscerti di più.

Non ti riconosco più, non sei più lo/a stesso/a. Sento che non mi dedichi più la stessa attenzione, ti vedo cambiato/a e ho paura di perderti.

Se tu mi amassi veramente anticiperesti le mie aspettative senza che io debba chiedere e rischiare un rifiuto. Ho bisogno di sentire che ti impegni di più a capirmi.

Se tu mi amassi veramente indovineresti i miei desideri senza che io li esprima. Ho tanti desideri ma non li esprimo perché ho paura di un tuo rifiuto.

Sei un/a egoista, non pensi che a te stesso/a. Mi sento escluso/a dalla tua vita e sono arrabbiato/a.

Se mi volessi bene veramente avresti voglia di fare l'amore quando ne ho voglia io. Ho bisogno di sapere che mi desideri sempre.

Una coppia che si vuole bene decide tutto insieme. Per me è importante sapere di poter parlare con te e prendere decisioni insieme.

Potresti almeno fare uno sforzo e uscire con me stasera. Questa sera ho bisogno di averti con me.

Se ci si vuole bene ci si capisce al volo, non c'è bisogno di parlare. Ho bisogno di sapere che ci intendiamo profondamente al di là delle parole.

Se ho bisogno di una carezza non dovresti costringermi a chiederla, dovresti accorgertene da solo/a. Ho bisogno di una tua carezza.
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 02, 2006 10:48 am

  • 2Tm 2,22: "Devi impegnarti verso la giustizia, l'amore, la fede, la pace!"
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Quante volte, Signore, i tuoi Papi ci hanno detto che pace tra i popoli non può più essere considerata la semplice assenza di un conflitto armato o di un conflitto economico!

Ci hanno detto che "giustizia" è il nuovo nome della pace, perché ogni conflitto nasce normalmente da una situazione di ingiustizia

Aiutaci a comprendere allora che l'antico proverbio romano "se vuoi la pace, prepara la guerra", assicurandoci la pace sull'equilibrio del terrore, deve cambiarsi al giorno d'oggi,in cui possiamo monitorare tutte le micidiali situazioni di disparità, nel nuovo proverbio: "se vuoi la pace crea situazioni di giustizia fra i popoli!".

Ogni frazione del più minuscolo paesino di montagna andava fiero del suo monumento ai suoi caduti, sormontato da una statua guerreggiante: erano i caduti per difendere "i sacri confini" della Patria contro lo Straniero.

Donaci di leggere i segni dei tempi: dalla caduta del muro che divideva l'Europa e il mondo in amici e nemici, fino al soldo (ma non il reddito!) unico, fino alla migrazione storica e inesorabile del Sud verso il Nord del mondo, insegnaci a leggere quel "segno dei tempi" che dice la fine delle "Patrie" in cammino verso una cittadinanza mondiale.

Scampaci Tu dall'inganno di voler creare la pace con la guerra, perché, secondo la parola dei tuoi Papi, "la guerra produce sempre mali più grandi di quelli che vorrebbe cancellare!".

Scampaci altresì dal più sottile inganno di fingere di portare la pace con le armi là dove sono in gioco i nostri interessi economici, immemori delle innumerevoli guerre dimenticate dove lo sterminio fratricida prepara il terreno per una più indolore invasione economica di chi è stato a guardare aspettando il momento opportuno per sostenere un "governo fantoccio" alle proprie dipendenze.

Scampaci ancora da quell'inganno che l'urlo inascoltato dei Papi condannava come "guerra preventiva": era figlia di quella logica che non considera neppure più Patria la terra segnata dai cosiddetti "sacri confini", ma decide di impegnare nelle guerre enormi ricchezze ed innumerevoli vite umane che avrebbero portato giustizia e pace appunto in quelle terre che vengono ora considerate propria patria perché vi si giocano i propri interessi economici!

Scampaci ancora da quell'ingannevole equivoco della "guerra giusta", toccando il cuore dei Potenti e confermando le speranze dei Popoli: così partiremo da un'educazione dei cuori, fin da piccoli, alla pace e all'incontro, anziché abituandoci alla "normalità" della concorrenza, dello sfruttamento e del mercato libero (di uccidere!), verso un mondo non solo di coesistenza ma di convivenza pacifica.

Tocca Tu la nostra vita fino a capire come se la guerra non porta la pace, neppure la via del negoziato politico possa bastare: insegnaci ad inginocchiarci, per domandare la pace come dono dall'alto, da Te che, Tu solo, puoi toccare i cuori fino a scoprire nell'Amore anziché nel Potere la via alla gioia!
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 1:40 pm

  • Gv, 14,27: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi"
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Grazie, Signore, per questo Vescovo della Pace, il tuo “don Tonino”, dalle cui dita ormai tremanti ed esauste per la malattia, ci lasciava i suoi “appunti di pace”.

Non sono capace di parlare con te, Signore, se non parlo con mio fratello, non sono capace di parlare con Te, se un fratello non parla con me.

Trepido per la pace nel mondo più che per la salute nella mia famiglia.

Faccio pace con la mia storia, i suoi scacchi, le sue cadute, le sue ferite, anche se posso accarezzarne tutte le cicatrici.

Non voglio rassegnarmi ad avere dei nemici: non voglio fare la pace, con la guerra che arde nel mio cuore.

Non credo nella pace ottenuta con la guerra: non mi interessa vincere, non mi interessa difendermi. Mi interessa amare!

La pace davanti a te, Signore, mi rende invulnerabile ad ogni frecciata: il mio cuore non è di sasso ma si lascia trapassare dalla freccia senza conservarne il veleno.

Stimerò soltanto chi ama la pace. Mi sento sbriciolare fra le dita l’amicizia dell’amico più amico quando in lui spunta la spina aguzza del giudizio.

Mi sento in pace con la mia gioia, tuo dono. Ma mi sento ugualmente in pace con le mie croci, tuo dono:" Dio ha dato, Dio ha tolto, benedetto sempre il nome del Signore!".

Prego per la pace: è dono dall’alto. Credo nei miracoli. Prego per la pace perché Dio solo custodisce la chiave dei cuori. Ma prego anzitutto per la pace nel mio cuore.

Non mi preoccupa tanto che qualcuno mi sia nemico. Mi preoccupa moltissimo sentirmi io nemico di qualcuno.

La mia sofferenza più grande la sento quando mi accorgo che quelli che amo non sentono come la più grande sofferenza che la pace è in pericolo, vicino o lontano.

Non conosco complimento più grande di quando qualcuno mi ringrazia perché sono uomo di pace attorno a me.

Scampami, Signore, dalla sventura di dipingere la pace attorno a me imbavagliando l’urlo ribelle dei Poveri: perché, dice il Papa, giustizia è il nuovo nome della pace.

Preferisco avere amore, anche sconfitto, piuttosto che avere ragione. Spero nell’altro anche quando l’altro non spera più in se stesso.

Non riesco oggi ad amare chi ferisce e sfrutta quelli che amo. Ma decido oggi che desidero amarli domani.

Insegnami, Signore, a fissarti su quella croce che congiunse nella pace il cielo e la terra. Concedi anche a me l’onore della croce per tessere la pace.

La certezza, Signore, della pace di tutti nel tuo cielo domani dissolve fin d’oggi tutte le mie guerre piccine!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 1:46 pm

  • Gv 17,20: “Che tutti siano una cosa sola”
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Fammi soffrire, Signore, delle tensioni, delle non accoglienze, delle scomuniche, delle reciproche squalifiche attorno a Te, ferendomi come se riguardassero proprio me.

Sostituisci nel mio cuore la rabbia per chi divide e contrappone, con tanta compassione per costoro che, forse non sono in pace con se stessi e gli scappa così di fare la guerra fuori di loro!

Addolorami alla vista dei conflitti nell’unica tua Chiesa, che dividono la tunica senza cuciture del tuo vestito facendone penosi brandelli: possano lo stesso Vangelo e lo stesso battesimo farci sperimentare una parentela più affettuosa dei legami di sangue.

Concedimi il dono preziosissimo dell’ascolto per cogliere nell’altro tutta la ragione che possiede, desiderando avere amore più che avere ragione.

Insegnami a scommettere con me stesso che sarò capace di ricucire un conflitto: senza rassegnarmi prima di aver tentato l’impossibile e l’umiliante per sanarlo: meglio la pace ottenuta rinunziando a difendermi più che vincere combattendo.

Insegnami, Signore, a nulla desiderare per chi amo più che il loro desiderio di pace attorno a sé: che stiano bene quando gli altri si vogliono bene, che stiano male quando gli altri si vogliono male!

Ti domando, Signore, il dono della pace e della riconciliazione anzitutto nel mio cuore prima che nelle mie vicende: la pace nel mondo comincia da me.

Insegnami a distinguere accuratamente fra il giudizio sui fatti, anche duro, dal giudizio sulle persone, sempre misericordioso, come vorrei che Tu e gli altri mi giudicaste.

Come la Chiesa oggi riconosce i propri errori donami l’onestà e la maturità di riconoscere i miei errori, ricordandomi che l’immaturo nega e l’adulto ammette i propri peccati.

Insegnami a non lasciarmi ferire dai conflitti del mio ambiente di Chiesa, fatto di credenti, ma peccatori come me: trattienimi dalla tentazione di scuotere la polvere dai miei calzari.

Insegnami Signore, ad essere strumento di riconciliazione, ricordandomi che ogni cucitura di rapporto qui in terra prepara e anticipa il ricamo della comunione definitiva nel Tuo cielo. Fammene impaziente sognatore.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 1:51 pm

  • Col 3,12: “Rivestitevi di sentimenti di bontà”
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Voglio credere Signore Gesù, che vera forza è quella di chi sa volontariamente rinunziare alla forza come Tu hai rinunziato alla tua onnipotenza.

Salvami, Signore Gesù, dalla insidiosa tentazione di muovermi forte con i deboli e debole con i forti!

Voglio sentirmi dentro più sereno quando subisco un oltraggio di quando invece lo infliggo.

Voglio lottare con tutte le mie forze per dare a chi la pensa diversamente da me la possibilità di esprimersi contro di me.

Quando qualcuno tace, o nasconde, o mentisce su di me, fammi sospettare che sia io stesso a comportarmi in modo da imbavagliare le sue labbra e inquinare il suo pensiero.

Voglio essere uno che quando arriva in un ambiente, gli altri trovano più coraggio per comportarsi ed esprimersi più liberamente, per andare là dove li porta il loro più vero cuore.

Fammi discepolo del mio nemico! Fammi ambizioso della libertà altrui.

Insegnami la fierezza della sconfitta quando so che avrei la forza per la vittoria!

Dammi la sapienza e il coraggio di credere nel dialogo anche quando non vedo segnali che lo possano far sperare fruttuoso.

Ricordami che Tu aspetti i millenni luce della storia umana per tirare le somme del giudizio universale: aspetterò anch’io che spunti la verità come il grano seminato nel difficile solco dei cuori senza tirarne su il germoglio con le pinze!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 1:52 pm

  • Ef 2,2: “Fatemi contento di sapere che vivete in pace tra voi!”
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Paolo domanda ai suoi amici il regalo più prezioso: non tanto che vogliano bene a lui, quanto piuttosto che si vogliano bene tra loro.

Fammelo ripensare, l’Apostolo, mentre parla con i suoi, e descrive il regalo che si aspetta.

Un po’ come se dicesse:
  • “Vogliatevi bene, fatevi dei nuovi amici, io ne sarò felice! Mettete nel cuore di quelli che amate il desiderio di andare d’accordo con il maggior numero possibile.

    Siate di quelli che quando entrano loro gli altri si vogliono più bene, provate a cercare a tutti i costi il pezzetto di ragione che hanno gli altri.

    Ricordate che fare la guerra è molto più facile che costruire la pace, ma chi costruisce la pace è molto più forte di chi fa la guerra.

    Cercatevi degli amici che possano dirvi liberamente tutto quello che pensano di voi! Provate a preferire di avere amore piuttosto che avere ragione.

    Dite tutta la verità ma solo quando siete sicuri di dirla con amore, per amore, e aiutate l’altro a capire che parlate per amore.

    Se avete dei figli ricordate che a loro, più che il cibo, la laurea e il lavoro, serve soprattutto che vedano che voi vi abbracciate.

    Provate a dimenticare i torti ricevuti, la pace sarà attorno e dentro di voi!

    Provate a fare il primo passo verso la pace con l’altro anche se l’altro prepara la guerra.

    Aiutate gli altri a dire quello che pensano diversamente da voi: ne uscirete tutt’e due più ricchi nel pensiero e più grandi nel cuore.

    Non abbiate paura di farvi tappeto su cui gli altri si puliscono le scarpe, basta che gli altri ci passino sopra e si incontrino.

    Dite ai vostri amici che non possono essere più vostri amici se loro si sentono nemici di qualcuno.

    Cercatevi gli amici tra quelli che amano la pace e perciò la giustizia, in famiglia, sul lavoro, nei parenti, nel mondo.

    Se un altro vi fa del male e vi ferisce, vogliateli bene, perché c’è più amarezza nel cuore di chi ferisce che nel cuore di chi è ferito.

    Provate a soffrire voi anche quando gli altri sono in pace con voi ma non sono in pace con gli altri!

    Se trovate sbarrate le porte di un cuore, non perdete la speranza ma aggrappatevi alla preghiera: la porta dei cuori si apre solo dal di dentro, ma Dio è dentro ai cuori.

    Se, nonostante tutto il vostro impegno la pace è ancora lontana attorno a voi, lottate ancora per la pace e abbiate ancora un po’ di pazienza: tra qualche anno cammineranno nella pace dei giardini di Dio in quella primavera del Suo cielo, dove i fiori della pace non appassiscono mai!”
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 1:59 pm

  • Mt 5,39: “Ma io vi dico di non opporvi al malvagio”
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Voglio guardare con occhi traboccanti sorpresa e raccapriccio la storia della violenza legalizzata dagli Stati, dalla Chiesa, e dalle famiglie: scrollerò la testa e piangerà il mio cuore.

Voglio guardare con lo sconforto in cuore lo spettacolo della parata militare come lo spettacolo della violenza allo stadio, ma voglio parimenti guardarmi allo specchio per cogliere sul mio viso le tracce della mia violenza quotidiana.

Secoli di storia hanno giustificato la guerra fra gli stati e l’uso della tortura: non voglio dirmi che da sempre sul lavoro usa comandare e imporre duramente; non voglio dirmi che da sempre in famiglia usa strillare e dare ceffoni: credo che se la storia dei popoli è cambiata, anch’io potrò cambiare la mia storia.

Insegnaci, Signore, le strade per non rassegnarci alla violenza neppure quando, ammantata di sacralità, comandata in nome di un “dio onnipotente” garante della nostra potenza, quando la incontrassimo nascosta e strisciante fra le colonne delle nostre chiese e delle nostre cattedrali: anche allora, soprattutto allora, insegnaci la forza disarmata e disarmante dell’amore.

Conducimi per mano a scoprire la mia violenza quando inchiodo con gli occhi, quando schiaffeggio col disprezzo, quando paralizzo col mutismo, quando trafiggo con l’ira repressa, quando imbavaglio con la squalifica, quando avvinghio con la voglia di possesso.

Ogni volta che vinco con la violenza rivelami sconfitto da me stesso, travolto dalla belva che mi abita.

Concedimi, Signore, quell’esperienza di tenerezza con Te che sappia contagiarsi l’esperienza di più robusta tenerezza con quelli che mi amano, fino a traboccare nel tentativo di più faticosa ma più preziosa tenerezza con quelli che non mi amano.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 09, 2006 2:00 pm

  • Mt 6,7: “Quando pregate...pregate così”
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Ho chiesto ai miei (meglio, Tuoi!) ragazzi di dirmi chi non ha il diritto di recitare (oh! si! recitare come una commedia!) la preghiera del Padre nostro.

Ti presento così questa piccola ma preziosa filastrocca.

Mi aiuterà a non più “dire” e tanto meno “recitare”, ma a “pregare” la Tua preghiera guardandomi anzitutto allo specchio della mia coscienza, e fissando poi lo sguardo nei tuoi occhi, inesorabili e innamorati al contempo.

Non dire: Padre se ogni giorno non ti comporti da figlio.

Non dire: Nostro se vivi soltanto nel tuo egoismo.

Non dire: Che sei nei cieli se pensi solo alle cose terrene.

Non dire: Venga il tuo regno se lo confondi con il successo materiale.

Non dire: Sia fatta la tua volontà se non l’accetti anche quando è dolorosa.

Non dire: Dacci oggi il nostro pane quotidiano se non ti preoccupi della gente che ha fame.

Non dire: Perdona i nostri debiti se non sei disposto a perdonare gli altri.

Non dire: Non ci indurre in tentazione se continui a vivere nell’ambiguità.

Non dire: Liberaci dal male se non ti opponi alla opere malvagie.

Non dire: Amen se non prendi sul serio le parole del PADRE NOSTRO.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 18, 2006 9:19 am

  • Gv 16,27: “Il Padre stesso vi ama!”
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Grazie, Signore mio Dio, Creatore del cielo, della terra e del cuore di ogni uomo, di ogni donna, perché hai voluto essere chiamato Papà!

Grazie, Padre, perché tu hai legato il nostro amore per te Invisibile all’amore visibile per il fratello.

Grazie, Padre, perché tu hai legato il nostro amore visibile per il fratello all’amore invisibile per te dentro di lui.

Grazie perché ci hai insegnato a pregare per diventare buoni, o meglio, diventare figli. Così ogni nostra azione, e più ancora le nostre omissioni e le nostre pigrizie, non vengono pesate sulla bilancia della legge ma scrutate attraverso il tuo sguardo di Padre: bene e male ci diventano risposta o sordità alla tua Parola di Padre!

Grazie perché hai voluto chiamarti Padre e non padrone, anche se sei padrone più di tutti i miei padroni.

Padre, o meglio Papà: quel nome che unisce la forza del padre alla tenerezza della madre!

Grazie, Papà, per i miei padri e le mie madri: le persone che hanno generato e rigenerato la mia vita.

Grazie per quelli che hanno dato senso alla mia vita: erano persone che ti assomigliavano! Sono infatti stato salvato dalla tenerezza di cuori forti.

La sola forza mi genera ammirazione. La sola tenerezza pigrizia. Ma la tenerezza diun Forte, ecco quello che mi fa crescere! Grazie!

Ed io ricordo quei volti: quelli posso chiamarli veramente padri della mia vita. Grazie! Donami di essere davvero “papà” rigenerante per quelli che amo!

Ma se riesco a sognarmi Qualcuno più forte e più tenero di quei forti: ecco che allora ti invoco “Padre Nostro”! Grazie!

Grazie perché solo facendomi fratello dei miei fratelli posso chiamarti Padre.

Grazie perché solo riconoscendoti Padre posso scoprirmi fratello anche in chi non vuole essere mio fratello!
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer ott 18, 2006 9:19 am

  • Mt 5,48: “Siate perfetti come Dio Padre!”
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Liberami, Signore Gesù, dalla sventura dell’abitudine a recitare spensieratamente il Padre Nostro, senza trasalire ogni volta di gioia!

Donaci, Padre, uomini e donne così grandi da sapersi sentire piccoli sulle tue ginocchia: la mano del Papà non permetterà mai loro di fare del male ai fratelli!

Non vorrei chiamarti Padre, quasi Nonno truce con la barba bianca. Ma Papà, come ti chiama il Vangelo: quella parola di bimbo che dice al contempo la forza del padre e la tenerezza della madre.

“Padre!” Ma è mai possibile che io sia oggi embrione di Dio più di quanto lo sono stato ieri di mio padre e mia madre? E se ogni prossimo è embrione di Dio nell’utero di questa Terra, donde sarà partorito nell’ultimo giorno, ...allora con quale riguardo toccherò il seme di Dio!

Signore Gesù, donaci Uomini e Donne trepidanti e tremanti nel nominare il tuo nome di Padre! Donaci Uomini e Donne capaci di chiamarti per minuti ed ore con lo stesso ed unico nome di Padre.

Donaci Uomini e Donne così “fissati” in te, Padre, da riconoscere e venerare e servire sùbito la tua immagine in tutti i fratelli che incontrano!

Fa’ di noi uomini e donne che, nella gioia e nel dolore, sanno ripetere con te: “Padre, non la mia ma la tua volontà sia fatta!”, nella certezza che tu meglio di noi conosci il nostro vero bene!

Donaci Uomini e Donne che ti sentono Padre di coloro che amano, così da non poterli più stringere come proprio possesso, perché sono tuoi prima che loro!

Fa’ di noi uomini e donne desiderosi solo di cadere in ginocchio per venerare te in quelli che amiamo, per servirti, in essi amabile, tu più amabile di essi che contengono te!

Fa’ di noi uomini e donne che si riconoscono anzitutto fratelli e sorelle prima che genitori e figli, prima che coniugi, prima che Dipendente e Capoufficio, nel desiderio di abbracciarsi abbracciati da un abbraccio più grande del nostro, il tuo di Papà!

Quel giorno l’alba della pace spunterà.
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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