AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Raccolta di preghiere e testi religiosi d’Autore, a cura di miriam bolfissimo
Rispondi
Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:
AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 11, 2007 1:28 pm

  • Centralità di Cristo
[/size]

Perché l'uomo dell'eucaristia sia veramente se stesso, è necessario che egli riscopra la centralità di Cristo attorno a cui ci si ritrova; Cristo è l'immagine invisibile del Padre e in lui l'uomo è autenticamente se stesso.
L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, dove ritrova autenticamente se stesso, se non quando è con Cristo? Ecco perché l'eucaristia è veramente la sintesi umana. La durezza di cuore, che ci impedisce di essere autenticamente celebranti, si ritraduce in ultima analisi in un mistero di distruzione dell'uomo. L'uomo duro di cuore non si lascia costruire, non scopre l'eucaristia, la sua realizzazione, ma vede solo se stesso al centro.
Invece l'uomo libero di cuore nell'eucaristia è se stesso e si protende in modo deciso verso le realtà future. Infatti, nel momento in cui si libera da sé ritrova la gioia di rendere grazie, vive la profonda consapevolezza di essere nel mistero; costui è uomo eucaristico e tende verso l'eternità di Dio.
  • (Antonio Donghi)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 11, 2007 1:30 pm

  • Nutrirsi di Cristo
[/size]

Il Vangelo è scritto per quella barca che è la Chiesa. Essa, in assenza dello Sposo, è chiamata a riconoscerlo presente e operante nel pane che spezza in sua memoria.
L'eucaristia non è semplice condivisione e fraternità - un amore vago e indefinito, un fantasma che ricorda il caro estinto! Il pane, per la sua parola nell'ultima cena, è lui stesso, il Signore che si dona totalmente a noi nel suo amore. Per fede lo riconosciamo in tutta la sua potenza salvifica, e in lui e per lui la nostra vita diventa un «sì» al Padre e ai fratelli.
Questo dono e questa risposta di amore non sono un'illusione. È «Io Sono», Jhwh. Infatti «Dio è amore, e chi sta nell'amore, dimora in Dio e Dio dimora in lui» (I Gv 4, 16). Capire il pane significa nutrirsi di Cristo, assimilati a lui, Figlio del Padre e fratello di tutti. Chi mangia questo pane «dimora in me ed io in lui», dice Gesù (Gv 6, 56). Noi siamo in lui e lui in noi, in un'identica vita e in un unico Spirito, che ci pone a servizio gli uni gli altri, lavandoci reciprocamente i piedi e amandoci come lui ci ha amato.
  • (Silvano Fausti)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 18, 2007 10:09 am

  • L'azione di grazia
[/size]

L'atteggiamento eucaristico tipico è quello dell'azione di grazia, che permette a Dio di diventare effettivamente presente nel mondo e al mondo di accogliere veramente il Padre. Questa è l'adorazione. Essa non è soltanto azione, né sola contemplazione. È qualcosa del tutto particolare. È la valorizzazione dell'azione di grazia, affinché l'eucaristia e la Presenza possano essere realmente, veracemente inserite nell'oggi dell'umanità.
Dalla realtà eucaristica, più intensamente attuata nel momento dell'azione di grazia, nasce una consapevolezza più profonda ed esplicita del nostro dono. Questo sguardo responsabile non è mai rifiuto d'impegnarci, ma di scegliere, impegnandoci, il contributo di rallegrarsi insieme per ciò che era perduto e si sta ritrovando nell'universo. Tale regola di vita dovrebbe in qualche modo farci riesaminare, approfondire in dati momenti l'insieme dei nostri atteggiamenti e dei nostri impegni. La spiritualità di adorazione eucaristica è esattamente il contrario del lamentarsi per tutto ciò che non va o non piace. È invece un rallegrarsi nonostante l'attesa per ciò che alla fine andrà bene.
  • (Andre Joos)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 18, 2007 10:09 am

  • Il memoriale della passione
Nessun sacramento in realtà è più salutare di questo: per sua virtù vengono cancellati i peccati, crescono le buone disposizioni, e la mente viene arricchita di tutti i carismi spirituali. Nella Chiesa l'eucaristia viene offerta per i vivi e per i morti, perché giovi a tutti, essendo stata istituita per la salvezza di tutti.
Nessuno può esprimere la soavità di questo sacramento. Per mezzo di esso si gusta la dolcezza spirituale nella sua stessa fonte e si fa memoria di quella altissima carità, che Cristo ha dimostrato nella sua passione. Egli istituì l'eucaristia nell'ultima cena, quando, celebrata la Pasqua con i suoi discepoli, stava per passare dal mondo al Padre. L'eucaristia è il memoriale della passione, il compimento delle figure dell'antica alleanza, la più grande di tutte le meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del suo amore immenso per gli uomini.
  • (Tommaso d'Aquino)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 25, 2007 10:06 am

  • La presenza reale di Gesù
[/size]

Il pane non è un simbolo di Gesù, come quando un genitore prima di morire da il proprio anello ai figli, in segno della sua presenza. Il pane non è soltanto un simbolo del corpo di Gesù, ma diventa la persona di Gesù. Gesù si fa nostro cibo nella realtà del suo corpo. Il pane riceve una trasformazione profonda. C'è un passaggio dall'identità del pane a un'identità nuova, e questa identità è la persona stessa di Gesù. È presente il corpo di Gesù e non più il pane.
Il concilio Vaticano II nella costituzione sulla liturgia ha insegnato che Gesù è presente in molte maniere: è presente nella sua parola, quando due o tre pregano nel suo nome, nei poveri, nei suoi ministri (SC 7). Tutte queste presenze sono autenti-che, reali, ma nessuna presenza di Cristo è così piena come quella che esiste dopo che il pane è stato trasformato dalle parole: «Questo è il mio corpo».
Per sottolineare che quel pane ha cambiato identità, che non è più pane, che ha mutato la sua consistenza, che è diventato la persona di Gesù, il concilio di Trento ha fatto propria la parola «transustanziazione». Con le parole: «Questo è il mio corpo» la sostanza del pane, l'identità del pane cessa, anche se le apparenze permangono, e c'è invece un'altra identità: la persona stessa di Gesù.
  • (Lorenzo Zani)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun giu 25, 2007 10:07 am

  • Il compendio dell'amore di Dio
[/size]

Il Signore Gesù, porgendo ai suoi discepoli il pane e il vino, disse: «Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue» (Mt 26,26-27). Credi in colui che disse: «Io sono la verità» (Gv 14,6), poiché la verità non conosce menzogna.
L'eucaristia è l'estensione della perpetuità dell'incarnazione. In essa si realizza ogni volta sacramentalmente la venuta di Gesù e la sua presenza salvifica. L'amore non solamente reclama la presenza dell'amato, ma vuole la durata e la continuazione. La lampada, che sempre arde, manifesta l'eterna presenza di Dio in seno all'umanità. «Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Colui che adori nella fede è lo stesso che i glorificati contemplano faccia a faccia. Gesù istituì l'Eucaristia per manifestare l'immenso amore che ti porta, ricordandoti la sua passione. In essa ha effuso tutte le ricchezze del suo cuore; e questo nella notte in cui veniva tradito.
Il piano dell'amore infinito che ti vuoi unire a Dio, trova nell'eucaristia la massima realizzazione. L'eucaristia è il compendio dell'amore di Dio per la tua salvezza.
  • (Francesco Bersini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 02, 2007 3:24 pm

  • Prolungare la celebrazione del Mistero
[/size]

L'adorazione eucaristica è nata in Occidente da un bisogno istintivo di prolungare la celebrazione del Mistero. Non è quindi una devozione particolare.
Essa si lega strettamente alla celebrazione e per questo deve essere eucaristica, anche nella struttura interiore, e non soltanto una qualunque preghiera silenziosa davanti al Tabernacolo. Deve partire dallo stato eucaristico di Gesù, dal suo essere immolato per noi, testimone del Padre fino alla morte, perfetto adoratore del Padre, distruttore degli idoli, fonte di comunione perfetta degli uomini tra loro e col Padre. Deve nutrire in noi la continua ricerca di dialogo e la capacità di offrire la nostra vita. Per lasciare che l'eucaristia sveli la sua forza, occorre assumere una mentalità eucaristica proesistente, cioè che esiste non per sé ma per altri.
Si identifica anche come Chiesa, come assemblea con l'atteggiamento pasquale di Cristo e ne assimila il modo di essere, di fare, di donarsi. Ecco, allora, tutti gli aspetti di attenzione ai poveri, agli emarginati, la coscienza missionaria; avere tratti preferenziali per gli ultimi.
  • (Carlo Maria Martini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 02, 2007 3:25 pm

  • Siamo ostia con Gesù
[/size]

Carissima, vi supplico di essere tutta di Gesù come Gesù è tutto vostro nell'ostia. Siamo in verità quello che abbiamo promesso di essere e che abbiamo rinnovato alla sua santa presenza! Quanto sono insulse e insipide le creature per un'anima che ha gustato Dio!
Separatevi da tutto ciò che può distogliervi, tanto o poco, dal suo puro amore, e rimanete in questo spirito di ostia, perché in verità voi siete ostia con Gesù. Siete parte di lui. Perdetevi tutta in lui e siate fedelissima nel considerare e accogliere ogni cosa nell'ordine del suo amore. Accontentatevi della sua santissima volontà e pregate che mi guardi con misericordia e operi la mia conversione.
Diamoci nuovamente a Gesù con rinnovato amore e rinnovata fedeltà, perché gli apparteniamo, in certo qual modo, in maniera nuova. Per questo dobbiamo rinnovarci interamente in lui e per mezzo del suo Santissimo Sacramento, e cominciare a condurre una vita che sia più simile alla sua vita divina, nascosta e annientata nel Santissimo Sacramento.
  • (Catherine Mectilde de Bar)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 09, 2007 9:48 am

  • L'eucaristia: amore offerto
[/size]

L'amore offerto da Dio viene attuato, espresso nel suo momento più forte, nell'eucaristia. L'eucaristia è cambiamento anche nel senso che ci cambia integralmente stabilendo in noi la realtà nuova della carità: dono sacrificale di noi a tutti grazie alla compassione che ci porta a soffrire con gli altri la loro stessa sofferenza.
Diventiamo eucaristicamente accessibili a tutti, nessuno escluso, se andiamo loro incontro senza condizioni fisse, senza programmi esposti o piani stabiliti. Il problema del cambiamento consiste nel vedere come possiamo essere creature nuove, capovolgendo, ricreando la nostra natura più profonda per diventare disponibili a tutti quelli che il Signore pone sulla strada per essere incontrati, avvicinati, per condividerne i dolori e le perplessità.
La comunità eucaristica è aperta a tutti i problemi del mondo, vive la novità del comandamento, sparge e fa sentire il proprio fermento come invito a tutti ad entrare in questa dinamica di amore fraterno che culmina e trova il suo compimento nell'unione di Dio con tutti gli uomini che egli vuole salvare.
  • (Andrè Joos)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 09, 2007 9:48 am

  • L'eucaristia e i nostri defunti
[/size]

C'è un modo di presenza dei nostri morti che vorrei sottolineare. Essi sono presenti presso ogni tabernacolo e presso ogni altare su cui si celebra l'eucaristia. Nell'eucaristia c'è Gesù risorto, c'è la forza della sua risurrezione e, con Gesù risorto, sono presenti tutti i santi, tutti coloro che sono morti nel Signore. Sono presenti con la loro adorazione e con il loro amore per Gesù che è anche amore per noi che siamo attorno all'eucaristia. E sono presenti, in particolare, quelli che ci amano di più, che ci sono cari e che con noi adorano Gesù.
È vero che c'è e rimane un terribile velo tra il mondo visibile e quello invisibile. Tuttavia è altrettanto vero che l'amore è più forte della morte e l'amore di Cristo risorto riempie il cuore e la vita dei nostri cari defunti. Lo stesso amore di carità che è in noi è in loro, anche se in loro è in pienezza. E, proprio a partire da questa pienezza, essi ci raggiungono e noi pure ci congiungiamo con loro, con il nostro amore e con la nostra preghiera.
  • (Carlo Maria Martini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 16, 2007 10:22 am

  • Cibo di sostegno
[/size]

Signore Gesù, nel sacramento dell'eucaristia dimostri il tuo immenso amore per me, facendoti compagno di viaggio e cibo di sostegno nel mio pellegrinaggio terreno. Se ti fossi reso presente in un sol luogo della terra e in un sol giorno dell'anno, come mi sarei ritenuto fortunato di poter venire ad adorarti! Ma tu hai voluto dimorare ovunque e per sempre, perché io ti potessi trovare facilmente. Quale finezza d'amore!
Veramente non c'è un Dio più amoroso di te! Non c'è nazione per quanto grande essa sia che abbia tanto vicino a sé i suoi dei, come tu sei vicino a me (Dt 4,7). Gli altri sacramenti contengono i tuoi doni, questo contiene te stesso. Se ciò non conviene alla tua maestà, certo conviene al tuo amore. Tu non sei come i re della terra. Dai udienza a tutti e a ogni ora del giorno e della notte. A quanti sono afflitti e scoraggiati vai ripetendo ancora quelle parole piene di bontà e di dolcezza: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi ristorerò» (Mt 11, 28).
  • (Francesco Bersini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 16, 2007 10:24 am

  • Cristo, pane di vita
[/size]

È in quanto vivente e risorto che Cristo può farsi nell'eucaristia «pane di vita» (Gv 6,35.48), «pane vivo» (Gv 6,51). Sant'Ambrogio lo ricordava ai neofiti, come applicazione alla loro vita dell'evento della risurrezione: «Se oggi Cristo è tuo, egli risorge per te ogni giorno». San Cirillo di Alessandria a sua volta sottolineava che la partecipazione ai santi misteri «è una vera confessione e memoria che il Signore è morto ed è tornato alla vita per noi e a nostro favore». [...] L'efficacia salvifica del sacrificio si realizza in pienezza quando ci si comunica ricevendo il corpo e il sangue del Signore. Il sacrificio eucaristico è di per sé orientato all'unione intima di noi fedeli con Cristo attraverso la comunione: riceviamo lui stesso che si è offerto per noi, il suo corpo che egli ha consegnato per noi sulla croce, il suo sangue che ha «versato per molti, in remissione dei peccati» (Mt 26,28). Ricordiamo le sue parole: «Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosi anche colui che mangia di me vivrà per me» (Gv 6,57).
  • (Ecclesia de eucharistia)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 23, 2007 11:22 am

  • Tutto è dono
[/size]

Gesù prese il calice e «rese grazie». È da questo particolare, in apparenza secondario, ma in realtà essenziale, che il gesto di Gesù mutuò il suo nome di «eucaristia» (che significa, appunto, ringraziamento). Gesù ringrazia - e con lui continua a farlo la Chiesa e ogni discepolo - per le grandi opere che Dio ha compiuto a nostro favore: dalla creazione alla redenzione, dal dono del cibo (il pane e il vino) al dono della sua alleanza (la nuova alleanza!), dall'amicizia fra noi all'amicizia con lui. Discepolo è colui che riconosce che tutto è dono, e sempre ringrazia. Fare eucaristia significa riconoscere i doni di Dio, sempre e dovunque, e saper ringraziare.
L'eucaristia è istituita fra la constatazione del tradimento di Giuda e la profezia dell'abbandono dei discepoli. La comunità è invitata a non scandalizzarsi allorché scoprirà nel proprio seno il tradimento e il peccato. Contemporaneamente la comunità è invitata a non cullarsi nella falsa sicurezza e a non presumere di sé. In tal modo, la celebrazione eucaristica è insieme avvertimento e consolazione. Mette in luce contemporaneamente l'ostinato amore del Cristo e il peccato e le divisioni della comunità. Nonostante le divisioni, Cristo ci salva; nonostante il peccato, siamo la Chiesa di Dio.
  • (Bruno Maggioni)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 23, 2007 11:24 am

  • L'estrema possibilità dell'amore
[/size]

«Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (Gv 13,1), cioè fino all'estrema possibilità dell'amore. Gesù anticipa la propria morte, rendendola presente nel pane spezzato che diventa il suo corpo, nel vino che diventa il suo sangue versato, e trasforma la propria morte in sacrifico di alleanza per il bene di tutti.
Non è possibile immaginare una generosità più grande di questa né una trasformazione più radicale dell'evento stesso! Quando si parla dell'eucaristia, di solito si insiste sulla trasformazione del pane nel corpo di Gesù e del vino nel suo sangue, la transustanziazione, la cui importanza è effettivamente decisiva. C'è stata però un'altra trasformazione non meno straordinaria e più importante per la nostra vita spirituale: la trasformazione di una morte da condannato in mezzo di comunione e di alleanza, la trasformazione del sangue criminalmente versato in sangue di alleanza nuova.
  • (Albert Vanhoye)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 30, 2007 10:51 am

  • Un solo corpo
[/size]
Il cibo eucaristico fa dei molti un solo corpo, il corpo di Cristo, nello Spirito Santo. Dunque configura nel tempo un popolo che esprime a livello sociale, e non solo individuale, la forza dello Spirito di Cristo che trasforma la storia. Fa dell'umanità un popolo nuovo, secondo il disegno di Dio. L'eucaristia attua così nel mondo il Regno, non per la forza dell'uomo, ma in virtù dell'agire dello Spirito del Risorto. Mettere l'eucaristia al centro vuoi dire riconoscere questa forza plasmatrice dell'eucaristia, disporsi a lasciarla operare in noi non solo come singoli, ma anche come comunità cristiana, e accettare le condizioni e le implicazioni di questo evento unico e rivoluzionario che è la Pasqua immessa nel tempo dell'uomo. L'eucaristia, nella sua reale, anche se misteriosa identità con il Signore sacrificato per noi nella Pasqua, ci assicura il contatto vivente con Cristo, centro oggettivo della vita della Chiesa e di tutta la storia umana. Inoltre, poiché è l'attrazione di tutta l'esistenza umana, insieme con Cristo, verso la pienezza del Regno e verso il Padre, l'eucaristia ha la proprietà di collocare ogni aspetto della vita, nella sua frammentarietà e singolarità, entro il respiro unitario di un destino, che è insieme la sintesi riassuntiva e la matrice creativa di tutti i momenti della vita della Chiesa e della storia umana.
  • (Carlo Maria Martini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun lug 30, 2007 10:53 am

  • L'eucaristia è mistero
[/size]
L'eucaristia è mistero perché non siamo noi ad offrire Cristo, non siamo noi a «disporre» del sacrificio, ad offrirci a Cristo. Tutto questo può esserci, ma soltanto per prepararci a comprendere qual è il vero nucleo dell'eucaristia. Offrire Cristo, offrire se stessi a Cristo si può fare in qualsiasi momento della giornata. Partecipare alla riconciliazione di tutti mediante l'offerta di Cristo al Padre può avvenire soltanto nel momento centrale dell'eucaristia. Per questo l'eucaristia non può esprimere un nostro stato d'animo. L'eucaristia non deve adattarsi a noi, ma noi dobbiamo adattarci all'eucaristia. Nel contesto eucaristico adattare se stesso all'eucaristia significa entrare nella pienezza del Figlio, Cristo risorto, realtà che non riusciamo mai ad «assimilare» e che richiede sempre un adattamento da parte nostra. L'eucaristia esprime questa pienezza e ci adatta a questa pienezza mediante la Parola ispirata dal Paraclito che ci fa «assimilare» e rende nostra ogni cosa. L'eucaristia consente a Cristo di sacrificarsi davanti al Padre, di offrirsi per l'umanità e in seno alla comunità umana. Quindi, non chiedendo soltanto per noi, non guardando unicamente al nostro piano e programma di vita possiamo attuare coerentemente l'eucaristia.
  • (Andre Joos)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 10, 2007 3:29 pm

  • Centro della comunità
[/size]

L'uomo è tentato di credersi abbandonato, di credersi solo, di avere paura di condividere, di far parte agli altri della sua vita; paura di dare e dì promuovere la vita. C'è un messaggio per quest'uomo che teme di essere abbandonato e che non riesce più a credere a nessuno. Il messaggio ci viene dalla stessa parola di Dio: Dio ci nutre con la sua Parola, ci nutre con la sua vita. Cristo ci fa abitare in lui e insieme, come fratelli, nella stessa casa; Cristo ci fa condividere la stessa esistenza.
L'eucaristia, centro della comunità, è fonte, origine, motore della condivisione della vita e dei beni, è il motivo ultimo e irrefragabile di quella fiducia che siamo chiamati creativamente a darci gli uni gli altri, superando tutti i movimenti di sospetto e di diffidenza. Una fiducia creativa perché non chiude gli occhi sul male e sull'ingiustizia; piuttosto crea, attraverso la bontà e la forza dell'amore, un rinnovamento non soltanto in sé, ma anche nelle persone che incontra.
Come Gesù, nutrendoci con il suo Corpo e col suo Sangue, da a ciascuno di noi, così poco degni di fiducia per i nostri peccati, la capacità di affidarsi a lui e di ricevere da lui l'affidamento dei nostri fratelli, così, a partire dall'eucaristia, il nostro incontro reciproco ci deve far crescere nella capacità di dare fiducia, di creare fiducia intorno a noi gli uni gli altri.
  • (Carlo Maria Martini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 10, 2007 3:30 pm

  • Un atto di libertà e di dono
[/size]

A partire dall'ultima cena, la passione e la croce acquistano un senso nuovo. Questa morte che deve subire, Gesù la donerà. Ne fa un atto di libertà e di dono. La vivrà contemporaneamente come una violenza inflitta dai suoi nemici e come un'offerta a suo Padre, in una fiducia totale.
In questa fiducia del Figlio si rivela la dimensione trinitaria dell'evento pasquale e del sacramento dell'eucaristia. È il mistero di Dio che si dischiude a noi nella sua pienezza. Il Padre dona il Figlio, totalmente. Il Figlio si abbandona al Padre, sino alla fine, e lo Spirito scaturirà sulla croce, nell'Ora in cui il Figlio compie la sua missione. Elevato da terra, Gesù ha promesso di attirare a lui tutti gli uomini.
Il sacramento dell'eucaristia include così come una iniziazione al mistero della Trinità, che si esprime nella preghiera eucaristica. Siamo rivolti al Padre, ci rivolgiamo a lui, e gli presentiamo, in forma sacramentale, l'offerta del Figlio. E lo Spirito Santo è invocato per operare la trasformazione dei doni e del popolo di Dio nel dono di Cristo.
  • (Claude Dagens)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 10, 2007 3:32 pm

  • L'alleanza tra Dio e l'uomo
[/size]

Gesù nell'ultima cena dice: La fedeltà di Dio ora tocca il suo punto culminante. Voi non siete stati capaci di vivere l'impegno di amicizia, di obbedienza, di fedeltà, di dialogo con Dio. Ebbene, questo impegno io lo vivo: lo vivo a nome mio e lo vivo a vantaggio vostro. E al posto del sangue antico, io vi dono il mio sangue: «Questo è il mio sangue».
Il sangue di Gesù è dalla parte di Dio, perché Gesù è vero Dio. Ma quel sangue è anche il sangue di un uomo obbediente: Gesù è vero uomo, è solidale con l'uomo obbediente. Quel sangue unisce Dio e gli uomini, quel sangue crea comunione. Ecco che finalmente Dio e l'uomo diventano alleati, diventano consaguinei, diventano una famiglia. Gesù offrendo quel calice, offrendo la sua esistenza, la sua morte, il suo sangue versato, sancisce veramente l'alleanza tra Dio e l'uomo. Col sangue l'uomo non è più asperso soltanto; quel sangue l'uomo lo può bere.
Quel sangue non ha un'efficacia magica; non basta che Gesù lo offra. Occorre che l'uomo lo beva, occorre che lo accetti con riconoscenza.
  • (Lorenzo Zani)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 10, 2007 3:34 pm

  • Fede ed eucaristia
[/size]

Chiunque è vivificato dalla fede nell'incarnazione e nella passione di Cristo e sa vivere con giustizia, che significa non per sé ma per Cristo e in Cristo, costui con la bocca della fede mangia la carne di Cristo e beve il sangue di Cristo. Non si mangia la carne in forza della fede senza bere anche il sangue, e non si beve il sangue senza mangiare anche la carne. È unica l'efficacia di entrambi, e fa partecipi di entrambi; ed è unica la loro utilità, che si ottiene in entrambi mediante la fede. A chi ha fede vien data infatti la vita eterna, come dice Cristo: «Chi crede in me ha la vita eterna». E viene data a chi mangia e a chi beve, come egli ancora afferma: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna».
Certo la fede riguarda anche il bere, come appare dalle parole: «Chi crede in me non avrà più sete». Mediante la fede dunque si mangia la carne di Cristo mediante la fede si beve il suo sangue: è la fede che ci fa venerare nella carne e nel sangue lo strumento della nostra salvezza. Noi non li separiamo nella fede, come non lo sono nell'efficacia. È questa la fede che giustifica e vivifica, della quale l'Apostolo dice: «La giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo è apparsa in tutti e per tutti quelli che credono» (Rm 3, 22).
  • (Baldovino di Ford)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 17, 2007 11:06 am

  • Un meraviglioso segreto
[/size]

Da un lato, la Sapienza vuole mostrare il suo amore per l'uomo fino a morire al posto di lui per salvarlo; dall'altro, non sa decidersi ad abbandonare l'uomo. La Sapienza trova allora un meraviglioso segreto per morire e vivere nello stesso tempo, e per restare con l'uomo sino alla fine dei secoli: è l'amorosa istituzione dell'eucaristia. E per poter appagare il proprio amore in tale mistero, non ha difficoltà a mutare e rovesciare la natura.
Se non si nasconde sotto lo splendore di un diamante o di altra pietra preziosa, lo fa perché non vuole rimanere con l'uomo solo esteriormente. Si nasconde, invece, sotto l'apparenza di un pezzetto di pane che è il nutrimento proprio dell'uomo, affinché mangiata dall'uomo, possa entrare fin dentro il suo cuore e prendervi le sue delizie. A tanto giunge chi ama con amore! «O Sapienza eterna — dice san Giovanni Crisostomo — o Dio veramente prodigo di se stesso nel desiderio che sente dell'uomo!»
  • (Luigi M. Grignon da Monfort)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 17, 2007 11:07 am

  • Il farmaco della mia infermità
[/size]

Poiché non era possibile che noi salissimo alla partecipazione dei beni di Dio, è lui che, discendendo fino a noi, condivide la nostra condizione e si fonde così perfettamente alla natura assunta, che proprio rendendoci quella carne e quel sangue che ha preso da noi, ci comunica se stesso. Sicché, mentre comunichiamo a una carne e a un sangue umano, riceviamo nell'anima Dio: corpo di Dio non meno che d'uomo, sangue e anima di Dio, mente e volontà di Dio non meno che d'uomo. Doveva infatti essere Dio e divenire uomo il farmaco della mia infermità. Se fosse stato solo Dio non avrebbe potuto unirsi all'uomo in questo modo: come poteva Dio divenire nostro cibo? Per contro, se fosse stato solo quello che siamo noi, non avrebbe potuto produrre un tale effetto. Ma ora egli è l'uno e l'altro insieme: così, in quanto uomo si unisce e si fonde agli uomini come fratelli della sua stirpe, e in quanto Dio ha il potere di elevare la nostra natura umana, di darle vita e di assumerla in sé.
  • (Nicola Cabasilas)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 24, 2007 10:47 am

  • Culto e vita quotidiana
[/size]

«Fate questo in memoria di me». Ci viene richiesta una duplice memoria: Gesù nell'ultima cena ha pronunciato delle parole sul pane e sul vino, ma ha anche compiuto un altro gesto: ha lavato i piedi. Ci è chiesta quindi questa memoria duplice: riceviamo il pane e il vino, dono di Gesù, per poter prolungare il suo servizio. Una memoria avviene nel culto; però questa memoria deve prolungarsi nella vita. I discepoli devono ripetere in memoria di Gesù le parole sul pane e sul vino, ma devono ripetere anche il gesto di lavare i piedi, dì dare la vita. La Chiesa è invitata a compiere due azioni: una nel culto e una nella vita quotidiana; tutte e due esprimono la nuova vita dei cristiani e manifestano il nuovo modo con cui Gesù è presente. L'eucaristia è vita donata senza riserve: la vita di Gesù, ma anche quella dei cristiani, che ormai vivono in Gesù e con la sua forza.
È necessario che lo Spirito Santo faccia memoria di Gesù. Lo Spirito Santo fa sì che la memoria della Chiesa sia «dinamica», che la Chiesa riceva in dono la morte e risurrezione di Gesù, venga proiettata in avanti, possa vivere sulla terra ciò che Gesù ha vissuto: l'amore di Dio come fondamento dell'amore e del servizio all'uomo.
  • (Lorenzo Zani)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun set 24, 2007 10:47 am

  • La tua felicità, Gesù, mi basta!
[/size]

La contemplazione eucaristica non è impedita, per sé, dall'aridità che a volte si può sperimentare, sia essa dovuta alla nostra dissipazione, sia invece permessa da Dio per la nostra purificazione. Basta dare a essa un senso, rinunciando anche alla nostra soddisfazione derivante dal fervore, per far felice lui e dire, come diceva Charles de Foucauld: «La tua felicità, Gesù, mi basta!».
A volte la nostra adorazione eucaristica può sembrare una perdita di tempo pura e semplice, un guardare senza vedere; invece, quale forza e quale testimonianza di fede è racchiusa in essa! Gesù sa che potremmo andare via e fare cento altre cose che ci gratificherebbero assai di più, mentre rimaniamo lì, bruciando il nostro tempo in pura perdita. Quando non riusciamo a pregare con l'anima, possiamo sempre pregare con il nostro corpo e quello è un pregare con il corpo (anche se l'anima è tutt'altro che assente).
  • (Raniero Cantalamessa)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 01, 2007 11:22 am

  • O ammirabile mistero
[/size]

«La Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino e ha imbandito la tavola» (Pr 9,1-2). Tutto questo banchetto, lautissimo per magnificenza e varietà di cibi, è delizia. È presente l'autore stesso della magnificenza, vi sono portati doni divini, è imbandita una mistica mensa, è preparata una coppa che da la vita. Colui che chiama è il re della gloria; è il Figlio di Dio che accoglie; è il Dio Verbo incarnato che invita: si tratta di quella Sapienza sussistente di Dio Padre che si è edificato un tempio non fatto dall'uomo, del suo corpo che distribuisce come pane, mentre porge come vino il suo sangue che da la vita.
O ammirabile mistero, o ineffabile piano del pensiero divino, o bontà imperscrutabile! Il Creatore offre se stesso in cibo alla sua creatura e colui che è la stessa vita si dona ai mortali perché ne mangino e bevano. Venite, mangiate il mio corpo, esorta; bevete il mio vino, che ho preparato per voi. Io ho preparato me stesso come cibo, ho preparato me stesso come bevanda per tutti coloro che fo desiderano. Volontariamente mi sono incarnato perché io stesso sono la vita; inoltre ho voluto diventare partecipe della carne e del sangue per salvarvi, pur essendo il Verbo, l'impronta del Padre fatta persona: «Gustate e vedete quando è buono il Signore» (Sal 34,9).
  • (Cirillo di Alessandra)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 01, 2007 11:23 am

  • Eucaristia e servizio
[/size]

«Io sto in mezzo a voi come colui che serve». L'eucaristia da la capacità di aspirare alla grandezza di colui che sceglie di servire, anziché di sedersi a tavola. L'eucaristia forma una comunità di fratelli basata non sul dominio, ma sul servizio reciproco. L'eucaristia ha come frutto la nascita di persone che si spendono, che sanno di diventare grandi nel servizio. L'eucaristia permette che l'esistenza cristiana sia a immagine di quella di Gesù; non secondo schemi umani, ma come quella di Gesù, che dona se stesso per tutti.
Il discepolo, quindi, quando ha un posto di responsabilità, quando si incammina verso un servizio, deve nutrirsi dell'eucaristia.
Le due cose vanno strettamente congiunte: l'eucaristia porta al servizio, e il servizio è un atteggiamento che l'uomo può vivere solo perché è nutrito con un cibo diverso. La Chiesa viene nutrita da Gesù perché abbia la forza di servire l'uomo.
  • (Lorenzo Zani)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 08, 2007 1:01 pm

  • Mettersi in un cammino di Chiesa
[/size]

Per lasciarsi formare dall'eucaristia, occorre mettersi in un cammino di Chiesa. L'eucaristia, a un certo punto, non la capiamo di più spremendoci la testa nel leggere libri, oppure contemplando il tabernacolo. Essa infatti è una forza dinamica e chi non si collega col corpo vivo della Chiesa, camminando col cammino della Chiesa locale, lasciandosi da essa convocare, non potrà capire la forza piena dell'eucaristia.
Ci sono gruppi, grandi e piccoli, che forse hanno una conoscenza dell'eucaristia dal punto di vista biblico e dal punto di vista ascetico-contemplativo; ma finché non si sforzano di camminare in pieno con la Chiesa locale, non potranno percepire che l'eucaristia è quella che fa l'intera comunità. E allora se la appropriano in modo particolaristico.
Occorre mettersi umilmente in cammino di Chiesa, collegarsi con l'intero corpo vivo della Chiesa, con tutto l'arco del cammino della Chiesa locale e universale, perché non ogni Messa rivela l'eucaristia, non ogni comunione rivela la pienezza dell'eucaristia, non ogni visita eucaristica; è l'intera vita dell'uomo nell'ambito della Chiesa che gli rivela l'eucaristia come formatrice di una Chiesa, di una cultura, di una civiltà. Non è un bene privato da approfondire in studi elaborati, è un cammino in cui immettersi.
  • (Carlo Maria Martini)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 08, 2007 1:02 pm

  • Il banchetto divino
[/size]

Ecco che tu, Signore, che desideri ogni bene per noi, ci inviti a salire più in alto e più vicino a te. Hai preparato un banchetto divino per ristorarci, ci vuoi alla tua mensa: «Venite, mangiate il mio Pane, bevete il mio Sangue che ho preparato per voi. Il pane è la mia carne, e il vino è il mio sangue. Se mangerete la mia Carne e berrete il mio Sangue, con fede e con amore, vivrete in eterno».
Gesù mio, poiché sei il Pane che da la vita ai poveri di spirito, poiché sei disceso dal cielo non solo per ridare a noi salute e forza, ma per farci risorgere a una vita nuova nella grazia, ridona alla mia anima nuovi slanci vitali, quegli stessi slanci che sgorgano dal tuo cuore.
«O quanto è soave, Signore, il tuo Spirito che, per dimostrare la tua delicatezza verso i tuoi figli con un Pane dolcissimo venuto dal cielo, ricolmi di beni gli affamati!».
  • (Francesco Spinelli)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 15, 2007 2:22 pm

  • I benefici di Gesù
[/size]

«Fate questo in memoria di me»: Gesù ci invita a far sì che la sua disponibilità entri nel nostro tempo, si esprima dentro di noi. Facendo memoria noi ci riconosciamo beneficiari di ciò che Gesù ha fatto: nel dono della sua vita. Noi proclamiamo questo dono e nello stesso tempo lo accogliamo. Con un esempio riusciamo a capire meglio il mistero della «memoria». Ogni mattina diciamo: il sole si alza. In realtà sappiamo tutti che il sole non si alza, perché è il nostro spicchio di terra che si rende presente al sole che sta fermo. Cosi anche nella Messa normalmente diciamo: Cristo si rende presente, viene a noi. Questo, parzialmente, è vero; ma in realtà è la nostra esistenza che si rende presente all'azione di Gesù morto e risorto.
Ogni giorno nella Messa rendiamo presente Gesù, ma forse è ancor più vero che ogni giorno il nostro tempo, la nostra persona, le nostre decisioni, per mezzo della Messa sono poste davanti a Gesù morto e risorto.
  • (Lorenzo Zani)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Avatar utente
miriam bolfissimo
Messaggi:17747
Iscritto il:dom mag 22, 2005 2:27 pm
Contatta:

AAVV - Pensieri sulla Santissima Eucaristia

Messaggio da miriam bolfissimo » lun ott 15, 2007 2:23 pm

  • La divina invenzione
[/size]

La tua infinita sapienza, Signore, unita al tuo infinito amore, ti ha suggerito la divina incomprensibile invenzione dell'eucaristia. Io sono certo delle meraviglie della tua personale presenza su questo altare, sono certo di parlare col mio divino Maestro e Redentore e di essere da te ascoltato.
Esaudisci, Signore, le mie suppliche. Accresci in me la fede, l'amore e la confidenza in te. So che il Padre gode e si compiace di vederti presente in questo Sacramento per amor nostro, per accomunarti familiarmente con noi, per assimilarci a te.
O Eterno Padre, questa è una meraviglia, anzi, un compendio di misteriose meraviglie: il tuo Figlio unigenito si comunica a noi! «Mostrò le sue meraviglie: si diede in cibo a coloro che lo temono». Se fa tanto con quelli che lo temono, quale tesoro di favori e di grazie non darà a coloro che lo amano, lo onorano e lo ricevono in questo Sacramento? Padre celeste, rendimi partecipe delle finezze del tuo amore. Fa' che io gusti di sentirti e di amarti con Gesù e in Gesù. Amen.
  • (Francesco Spinelli)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Rispondi
[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1266: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable

Torna a “PICCOLA BIBLIOTECA RELIGIOSA... per riflettere insieme”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 53 ospiti