- Consorti della natura divina
Poiché Cristo ha proclamato e detto del pane: «Questo è il mio corpo» chi oserà ancora dubitare? E poiché egli ha affermato e detto: «Questo è il mio sangue» chi mai dubiterà, affermando che non è sangue? Perciò riceviamoli con tutta certezza come corpo e sangue di Cristo. Nel segno del pane ti vien dato il corpo e nel segno del vino ti vien dato il sangue, perché, ricevendo il corpo e il sangue di Cristo, tu diventi concorporeo e consanguineo di Cristo. Avendo ricevuto in noi il suo corpo e il suo sangue, ci trasformiamo in portatori di Cristo, anzi, secondo san Pietro, diventiamo consorti della natura divina.
Bene istruito su questo cose e animato da saldissima fede, credi che quanto sembra pane, pane non è, anche se al gusto è tale, ma corpo di Cristo. Credi che quanto sembra vino, vino non è, anche se cosi si presenta al palato, ma sangue di Cristo. Di queste divine realtà già in antico Davide diceva nei salmi: «L'olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore» (Sai 103,15). Ebbene, sostieni la tua anima, prendendo quel pane come pane spirituale, e fa' brillare il volto della tua anima.
- (Catechesi di Gerusalemme)