III Domenica di Pasqua C: Mi ami tu più di costoro?

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Don Armando Maria
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III Domenica di Pasqua C: Mi ami tu più di costoro?

Messaggio da Don Armando Maria » sab apr 13, 2013 9:26 am

“MI ami tu più di costoro?”
Ave Maria!
Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, tua Sposa amatissima!

*La nostra fede cristiana si basa tutta su Gesù Cristo che è morto e che è veramente Risorto per noi: Egli è Vivo ed è il Figlio del Dio Vivente! Ma solo chi è umile di cuore sa capire e credere in questo grande Mistero. Chi è orgoglioso crede solo a sé stesso e a ciò che gli fa più comodo. L’umile invece vive nella fede e nella confidenza amorevole con Gesù Vivo. E come si f ad avere una tale confidenza d'amore e un cuore sincero, umile e amabile? Da soli non ce la si puo' fare, ma la Madonna ci aiuterà, Lei che è la “tutta fede” ed è "l’ umile Serva del Signore". Invochiamola dunque ogni giorno, consacriamole il cuore e l’anima, e affidiamoci, confidiamoci con Lei come fa il bimbo fa con la propria mamma… ti assicuro che la nostra fede crescerà: il cuore si riscalderà e assorbirà sempre più il profumo immacolato delle sue bellissime virtù e d’ amore puro. Con Maria la nostra fede in Gesù Vivo crescerà e diverrà sempre più forte e sarà salda come roccia: diverrà anche coraggiosa come quella di Papa Francesco, che è tutto consacrato al Cuore Immacolato di Maria. La nostra fede sarà come quella di San Pietro che oggi ci esorta:
«Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati».
Sì, Gesù è risuscitato per davvero, ed ora siede alla destra del Padre nei Cieli eterni e intercede per ognuno di noi e mai ci abbandona ed, essendo Dio Onnipresente, è più vicino a noi di noi stessi e della nostra stessa ombra: ci segue sempre e non siamo mai soli. E oggi l’Apostolo San Giovanni ci racconta come ha visto Gesù lassù nel Cielo: … ci sono miriadi e miriadi di Angeli intorno al suo trono di eterna gloria, e Lo lodano e cantano a Lui a gran voce:
«L'Agnello che fu immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
E anche noi ci uniamo al bel canto degli Angeli santi, e cantiamo a Lui la lode perenne nel nostro cuore:
«A Colui che siede sul trono e all'Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli!».
Carisismo/a, ti devo confessare poi che ogni volta che penso al vangelo di oggi rimango sempre meravigliato come un bambino che si sveglia alla mattina presto e si trova come estasiato di fronte ad una bellissima mattinata di primavera lungo la riva del mare… e se io fossi pittore la vorrei proprio dipingerla questa scena bellissima di luce e di pace. Eccola! …“Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. …Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Questo miracolo è come il primo che avvenne sulla riva dello stesso lago all’inizio della prima chiamata da parte di Gesù, ed è sempre la fede di San Pietro che risalta alla grande… “Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci”.
Ma ecco che Gesù stava ancora là sulla spiaggia dove, come un papà buono , come una mamma premurosa: aveva acceso un bel fuoco, e con della brace, per arrostire i pesci, per nutrire la sua bella nidiata apostolica, che erano stanchi, mezzo insonnoliti, affamati e anche delusi della mancata pescagione. E Gesù aveva pensato a procurare loro anche il pane, oltre che al companatico.
“Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». Allora Simon Pietro sali nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce”….
…È un racconto che ha tutto il sapore dell’Eucaristia, della Santa Messa domenicale.” E questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti”.
Su questa Parola così bella e santa non si possono fare tanti commenti e va solo letta, ammirata e gustata dentro l’anima come dolcezza che viene direttamente dal Cuore di Gesù Risorto…
E l’evangelista intanto continua intanto il suo bel racconto (egli era là presente!): ”Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che io ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli»… Seguimi!»... Dove?.... Alla croce.
Là, sulla spiaggia del mare di Galilea San Pietro è stato assolto totalmente del suo triplice rinnegamento con un triplice atto di amore. E Gesù lo ha eletto Papa universale. E quale specializzazione gli ha chiesto per poterlo eleggere?... Gli ha chiesto l’amore del cuore. E solo l’amore conta nella Casa di Dio, in ogni casa, come ci sta dimostrando il nostro caro Papa Francesco. E quale diploma sarà necessario per diventare padre di famiglia, madre di famiglia, sacerdote, vescovo, capo del governo o insegnante nella scuola?... E’ necessario l’amore, l’amore prima di tutto!… E allora tutto funzionerà finalmente, e a regola d’arte, sulla faccia della terra, e come vuole Dio, che è Amore, Amore misericordioso.
E perché è stato scelto da Dio questo Papa?... In Gocce di luce di marzo è scritto che questo Papa l’ha voluto la Madonna, e l’ha implorato, in ginocchio, davanti al trono santo di Dio: “Ella ha proposto che sia mandato un figlio da Lei formato e preparato, un Uomo di Dio, innamorato del suo Signore, a Lei devotissimo, e pronto a dare la vita con cuore ilare e in oblazione per la Chiesa; ed è questo Papa”.
Amiamolo dunque, preghiamo assai per lui: ascoltiamolo, mettendo in pratica il suo insegnamento e seguendo il suo esempio di Pastore delle nostre anime. Vi voglio bene e vi benedico nel Cuore di Gesù e di Maria. Pace e gioia!

-Gocce di luce e il nuovo Papa... http://innamoratidellamadonna.it/forum/ ... hp?t=11695

-Ed ecco qui la Parola di Dio di oggi, commentata e meditata sapientemente da quel sant’uomo che era Don Carlo de Ambrogio, fondatore del Gam (gioventù ardente mariana):

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli (5,27-32.40-41)
In quei giorni, il sommo sacerdote cominciò a interrogare gli apostoli dicendo: «Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui».
Allora li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. Ma essi se ne andarono dal sinèdrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù.
* La pericope (senza i vv. 50-53) si articola in due parti: apparizione e autopresentazione del Risorto, (veramente e «corporalmente») (vv. 36-43) e l'invio dei discepoli, ai quali viene affidata la missione di predicare e di rendere testimonianza e promessa la «potenza dall'alto» (vv. 44-49).
* La situazione in cui si svolge la scena offre uno spunto importante: i discepoli sono già riuniti in comunità in forza della testimonianza che Pietro dà della risurrezione di Cristo (v. 34).
* Il vero tema della pericope (e di tutto il cap. 24) è il sorgere della fede nella risurrezione e la sua diffusione in mezzo a tutti i popoli. In particolare si sottolinea che la fede pasquale non è frutto del ritrovamento del sepolcro vuoto, ma della nuova comprensione delle Scritture (operata dallo stesso Risorto) e dell'esperienza fatta allo spezzare del pane.
Salmo Responsoriale (dal Salmo 29)
Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.
Signore Dio mio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli ìnferi,
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto
e al mattino, ecco la gioia.
Ascolta, Signore, abbi misericordia,
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
Seconda Lettura
Dal libro dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo (5,11-14)
Io, Giovanni, vidi e intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era mirìadi di mirìadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:
«L'Agnello che fu immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano:
«A Colui che siede sul trono e all'Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».
E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E i vegliardi si prostrarono in adorazione.
* Nello splendore nostalgico di questa scena, tre acclamazioni, sempre più potenti, celebrano in una stessa adorazione colui che siede sul trono e l'Agnello immolato. La sua concisa semplicità non è il risultato di una elaborazione letteraria, ma la testimonianza diretta di una visione soprannaturale.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
Alleluia.

† Dal vangelo secondo Giovanni (21,1-19) 6
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». Allora Simon Pietro sali nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che io ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
* Il centro cherigmatico dei vv. 15-19 sta nella designazione di Pietro, figlio di Giovanni, a pastore della Chiesa, ad opera del Cristo risorto, unico vero e legittimo pastore del gregge di Dio. Pietro tiene veramente il posto del Pastore divino salito al Padre. Con la sua stessa autorità egli regge la Chiesa composta di Giudei e di pagani e si prende cura della sua vita e del suo progresso. Gregge di Dio, autorità di Gesù e ufficio pastorale di Pietro sono realtà essenzialmente unite fra di loro. Soltanto chi riconosce Pietro come Pastore della Chiesa, ha Cristo per Signore. Proprio perché proviene dalla Chiesa di Giovanni, questa affermazione sull'ufficio di Pietro rappresenta una testimonianza di grande valore. La designazione di Pietro è un atto puramente gratuito del Risorto; esige dal chiamato un grande e disinteressato amore per Cristo e la volontà di sacrificarsi, come lui, per il gregge di Dio. Soltanto quando si dimostra vero seguace di Cristo, Pietro testimonia e rappresenta Cristo in maniera degna e credibile.
* Libero, prima, di vestirsi e di svestirsi a piacimento, secondo le opportunità (v. 7), per andare, venire e correre (Gv 20,4; Lc 24,12), Pietro sarà ormai prigioniero della sua grandezza. E quando sarà invecchiato nella sua carica, sarà cinto (legato) da altri (al v. 8 si cinge da se stesso; al v. 18 è legato), sarà condotto dove non vorrebbe (al martirio imposto), dovrà stendere le braccia (Gesù stende le mani nell'ora della sua passione per essere imprigionato e condotto al supplizio. Si tratta di seguire Gesù (Lc 5,11: «essi lo seguirono») anche nella sua passione e nella sua risurrezione.
* Il mistero della Chiesa è presentato con immagini concrete: barca, rete, gregge, assemblea dei convitati.
* Il successore di Pietro, il papa, è il capo visibile della Chiesa, il vicario di Cristo. È lui che guida il gregge (pecore e agnelli).
* Lasciamoci condurre da Gesù dove non vorremmo andare, anche se egli ci lega con la malattia o ci fa stendere le braccia per la preghiera e per la morte.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Vero seguace di Cristo
Con la stessa autorità di Gesù, unico vero e legittimo pastore del gregge di Dio, Pietro regge la Chiesa composta di Giudei e di pagani e si prende cura della sua vita e del suo progresso. Gregge di Dio, autorità di Gesù e ufficio pastorale di Pietro sono realtà essenzialmente unite fra di loro. Soltanto chi riconosce Pietro come Pastore della Chiesa ha Cristo per Signore. Proprio perché proviene dalla Chiesa di Giovanni, questa affermazione sull’ufficio di Pietro rappresenta una testimonianza di grande valore. La designazione di Pietro è un atto puramente gratuito del Risorto; esige dal chiamato un grande e disinteressato amore per Cristo e la volontà di sacrificarsi come lui per il gregge di Dio. Soltanto quando si dimostra vero seguace di Cristo, Pietro testimonia e rappresenta Cristo in maniera degna e credibile.
Libero, prima, di vestirsi e di svestirsi a piacimento, secondo le opportunità (Gv 21,7), per andare, venire e correre (Gv 20,4; Lc 24,12), Pietro sarà ormai prigioniero della sua grandezza. E quando sarà invecchiato nella sua carica, sarà cinto (legato) da altri (al v. 8 si cinge da se stesso; al v. 18 è legato), sarà condotto dove non vorrebbe (al martirio imposto), dovrà stendere le braccia (Gesù stende le mani nell’ora della sua passione per essere imprigionato e condotto al supplizio). Si tratta di seguire Gesù (Lc 5,11: «essi lo seguirono») anche nella sua passione e nella sua risurrezione.

LA PAROLA PER ME OGGI
Lasciamoci condurre da Gesù dove non vorremmo andare anche se egli ci lega con la malattia o ci fa stendere le braccia per la preghiera e per la morte.

LA PAROLA SI FA PREGHIERA
Padre misericordioso, accresci in noi la luce della fede, perché nei segni sacramentali della Chiesa riconosciamo il tuo Figlio, che continua a manifestarsi ai suoi discepoli, e donaci il tuo Spirito, per proclamare davanti a tutti che Gesù è il Signore.



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Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun apr 15, 2013 9:27 am

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...
  • Con Maria la nostra fede in Gesù Vivo
    crescerà e diverrà sempre più forte e sarà salda come roccia...
...e così prego...
  • Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

peter
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Messaggio da peter » lun apr 15, 2013 11:28 pm

Lasciamoci condurre da Gesù dove non vorremmo andare anche se egli ci lega con la malattia o ci fa stendere le braccia per la preghiera e per la morte.

Caro Padre Armando Maria, in poche parole con questa frase lei ha detto tutto su ciò che dovrebbe fare ogni cristiano che ama veramente Gesù Cristo nostro Salvatore.
Regina della pace prega per noi.....................

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Grazia Cuffari
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La tenerezza

Messaggio da Grazia Cuffari » mar apr 16, 2013 5:03 pm

Quanta tenerezza ha destato nel mio cuore questo episodio del Vangelo in cui c' è da parte di Gesù una richiesta esplicita di amore, alla quale Pietro l'Apostolo risponde con grande umiltà: Signore, Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene !
Dopo il tradimento la pace è ristabilita per opera di Gesù.
Anche noi dobbiamo fare altrettanto e ricorrere a Gesù con umiltà nella Confessione se vogliamo che Gesù ci riabiliti.
E perciò così prego :

PADRE NOSTRO

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Dio mi ama e ama tutti nel presente e nell'eternità

peter
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Messaggio da peter » mar apr 16, 2013 10:08 pm

e' vero!
Regina della pace prega per noi.....................

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