VI domenica di Pasqua B - “Vi ho chiamati amici!”

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Don Armando Maria
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VI domenica di Pasqua B - “Vi ho chiamati amici!”

Messaggio da Don Armando Maria » sab mag 12, 2012 10:11 am

Ave Maria!

Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria tua Sposa amatissima!

* Oggi ricordiamo Fatima quando la Vergine Madre, vestita di sole, apparve a tre pastorelli nella Cova di Iria, e con gioia grande dissero a tutti: “Abbiamo visto una bellissima Signora più splendente del sole!”…

- Era la domenica 13 maggio 1917; i tre cuginetti dopo aver assistito alla Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Fatima, tornarono ad Aljustrel per prepararsi a condurre al pascolo le loro pecore.
Il tempo primaverile era splendido e quindi decisero di andare questa volta fino alla Cova da Iria, una grande radura a forma di anfiteatro, delimitata verso nord da una piccola altura.
Mentre allegri giocavano, nel cielo apparve un bagliore come lampi di fulmini, per cui preoccupati per un possibile temporale in arrivo, decisero di ridiscendere la collina per portare il gregge al riparo.
A metà strada dal pendio, vicino ad un leccio, la luce sfolgorò ancora e pochi passi più avanti videro una bella Signora vestita di bianco ritta sopra il leccio, era tutta luminosa, emanante una luce sfolgorante; si trovavano a poco più di un metro e i tre ragazzi rimasero stupiti a contemplarla; mentre per la prima volta la dolce Signora parlò rassicurandoli: “Non abbiate paura, non vi farò del male”.
Il suo vestito fatto di luce e bianco come la neve, aveva per cintura un cordone d’oro; un velo merlettato d’oro le copriva il capo e le spalle, scendendo fino ai piedi come un vestito; dalle sue dita portate sul petto in un atteggiamento di preghiera, penzolava il Rosario luccicante con una croce d’argento, sui piedi erano poggiate due rose.
A questo punto la più grande di loro, Lucia, chiese alla Signora “Da dove venite?” “Vengo dal Cielo” e Lucia “Dal cielo…! E perché è venuta Lei fin qui?”, “Per chiedervi che veniate qui durante i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito vi dirò chi sono e cosa desidero, ritornerò poi ancora qui una settima volta”.
E Lucia, “E anch’io andrò in cielo?”, “Si”, e “Giacinta?”, “anche lei”, “e Francesco?”, “anche lui, ma dovrà dire il suo rosario”.
La Vergine poi chiese: “Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi, in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?”. “Si lo vogliamo” rispose Lucia, “Allora dovrete soffrire molto, ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto”.
E dopo avere raccomandato ai bambini di recitare il rosario tutti i giorni, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, la Signora cominciò ad elevarsi e sparì nel cielo.
Lucia durante tutte le apparizioni, sarà quella che converserà con la Signora, Giacinta la vedrà e udirà le sue parole ma senza parlarle, Francesco non l’udirà, ma la vedrà solamente, accettando di sapere dalle due bambine, quello che la Signora diceva.

- E oggi è anche festa della mamma: la nostra mamma che vive sulla terra e Quella del Cielo. Auguro alle nostre care mamme, a tutte le mamme del mondo, e prima di tutto alla Mamma per eccellenza, che è la dolce Mamma Celeste, Maria.

- Ed ora la Mamma, unitamente alla Santa Chiesa, ci apre le Sacre Scritture di questo giorno così santo e tutto consacrato al Signore, che è suo Figlio e nostro Signore:

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli (10,25-27.34-35.44-48)
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. 26 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Alzati: anch'io sono un uomo!». Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Forse che si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

* Dio è Amore ed è un Papà davvero dolce e buono che vuole salvi tutti i suoi figli e figlie di buona volontà a qualunque nazione, razza o religione appartengano. Il primo Papa, San Pietro, un giorno se n’è subito accorto perché ha visto lo Spirito Santo discendere sopra le persone alle quali stava parlando di Gesù Cristo. E pensare che queste persone non erano ancora credenti, ma erano pagani: … essi vennero subito battezzati nel nome santo di Gesù. Infatti “Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto”.

Salmo Responsoriale (dal Salmo 97)
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia. 6
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio.
Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Seconda Lettura
Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo (4,7-10)
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

* San Giovanni è il prediletto del Cuore di Gesù e di Maria; Egli è l’Apostolo dell’Amore, il Discepolo prediletto del Signore. Egli non si stanca mai di parlarci del grande amore che Dio Amore ha per noi, per ognuno di noi, e di come dobbiamo amarci l’un l’altro, ogni giorno, sempre. Questa era la sua predicazione preferita e lo è stata fino alla sua vecchiaia avanzata, e fino al suo ultimo respiro. Infatti si tramanda che, essendo egli ormai assai vecchio (ed era l’ultimo Apostolo rimasto ancora in vita sulla terra), i cristiani gli chiedevano: “Padre, parlaci di Gesù, parlaci di Lui, raccontaci…!”. Egli sorrideva sempre benevolmente e poi ripeteva senza mai stancarsi: “Filioli mei, diligite alterutrum!... Diligite alterutrum!... Figliolini miei, amatevi l’un l’altro, amatevi l’uno l’altro...vogliatevi bene vicendevolmente!”. Ed è proprio quello che oggi la Chiesa ci fa leggere nella seconda lettura. E l’Apostolo dell’Amore ce ne dà subito la motivazione teologica e sapienziale: “Amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è Amore!...”.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia, alleluia!
Se uno mi ama, osserverà la mia parola,
dice il Signore;
e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui.
Alleluia!

Vangelo
† Dal vangelo secondo Giovanni (15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

* Qual è la cosa più importante per me, per te, e per ogni cristiano? E’ l’amicizia con Gesù, è: amare Dio, amare Gesù con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze del nostro essere. E chi è davvero innamorato di Gesù Cristo sarà capacissimo di amare anche i fratelli e le sorelle tutte e con lo stesso amore di Dio Amore che regna dentro ad ogni cuore puro… e saprà amare alla perfezione, con la perfezione dei piccoli del Regno di Dio. E sarà anche assai fecondo di opere d’amore, opere di bene a favore di ogni fratello e sorella, che ci sta accanto; …l’amore si effonderà da questo piccolo cuore amante, innamorato di Dio e della Madonna, e si espanderò all’intorno a macchia d’olio, l’olio della cristificazione e della consolazione nella potenza dello Spirito santo Amore. Egli porterà frutti maturi di santità, profumati della santa purezza verginale del Battesimo e dell’incenso della lode perenne al Signore: il suo cuore diverrà presto come una fornace ardente, sempre pieno di gioia e di pace vera, e sempre più ad immagine e somiglianza del Cuore di Gesù, mite ed umile, e del Cuore Immacolato e Addolorato della Vergine Madre, la tutta Santa, la tutta Bella, la tutta Immacolata.

* Una tale amicizia tenera, vera, dolce, profonda con Gesù Amore ci introduce sempre di più nell’intimità di Cuore con Lui, ai suoi stessi sentimenti, e con il Padre nello Spirito Santo, e con la Mamma… Allora non ci sentiremo mai più soli e abbandonati, e non saremo più semplici servi, ma amici, amici veri, veri amici di Dio Amore, Uno e Trino Amore nel Cuore della Mamma, e con tutti i fratelli e sorelle a ruota libera: … e la gioia brillerà dagli occhi di chi ha un cuore così amante del vero amore, dell’amore secondo lo Spirito, e tale gioia si comunicherà all’intorno su ogni fratello o sorella e sull’intero universo di luce. Colui che ama nello Spirito Santo partecipa della stessa gioia e del dolore di Gesù e di Maria a gloria del Padre che ci ama e ci tratta sempre da veri figli e figlie, da sempre. …“Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Vvb! Pace e gioia!

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SPUNTI DI RIFLESSIONE(don Carlo De Ambrogio – Gam: gioventù ardente mariana)

La mia gioia
Per più di 70 volte S. Giovanni usa il verbo «rimanere» (e lo usa 11 volte nei primi 17 versetti del cap. 15): è la cosiddetta formula di «immanenza» che la Beata Elisabetta della Trinità ha parafrasato molto bene nella sua celebre preghiera alla Trinità: «O mio Dio, Trinità che io adoro, aiutami a dimenticarmi per fissarmi in Te, immobile e docile come se già la mia anima fosse nell’eternità. Nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da Te, o mio Immutabile, ma ogni minuto mi faccia sempre più penetrare nelle profondità del tuo mistero!».
«Se voi fate tesoro dei miei comandamenti, rimarrete nel mio amore...». Rimanere nell’amore di Gesù vuol dire mettere in pratica i suoi comandamenti. Quanto più la fedeltà si esercita nelle piccole cose, tanto più profondamente si rimane nella carità di Cristo.
«... come ho fatto tesoro dei comandi del Padre mio e rimango nel suo amore». Cristo non ci chiede altro se non quello che ha praticato lui stesso, con fedeltà, durante tutta la vita: il compimento cioè della volontà del Padre.
«Vi dico questo perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sta perfetta». Nulla provoca tanta gioia quanto il sentirsi amati. Tale gioia è esclusivamente di Gesù (il greco sottolinea: la mia gioia), come lo è pure la sua pace e il suo amore; Cristo desidera ardentemente comunicarla agli uomini. Ribatte due volte il medesimo pensiero: «Domandate e riceverete, perché la vostra gioia sia piena».
Poi, ecco il tema dell’amicizia: i discepoli non sono più chiamati servi da Gesù, ma amici, perché ricevono tutte le su confidenze (S. Paolo ha un’antitesi parallela quando parla di «schiavo» e «figlio» - Gal 3,23-26). Infine, il tema dell’elezione, della scelta: ogni scelta è gratuita, preferenziale, privilegiante. Conclusione: l’amore fraterno è «il frutto» che portano i «tralci» quando «rimangono» sulla vite.

LA PAROLA PER ME OGGI

Come Dio, non solo ci ama, ma ci manifesta l'Amore, così noi dobbiamo esprimere, dar prova dell'Amore che portiamo alle anime. Non basta amare, bisogna che gli altri si accorgano di essere amati.

LA PAROLA SI FA PREGHIERA

O Dio, che ci hai amati per primo e ci hai donato il tuo Figlio, perché riceviamo la vita per mezzo di lui, fà che nel tuo Spirito impariamo ad amarci gli uni agli altri come lui ci ha amati, fino a dare la vita per i fratelli.
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mag 14, 2012 8:37 am

Mio carissimo don armando, pace e bene! leggo, e medito nel mio piccolo cuore...
  • Una tale amicizia tenera, vera, dolce, profonda con Gesù Amore
    ci introduce sempre di più nell’intimità di Cuore con Lui, ai suoi stessi sentimenti,
    e con il Padre nello Spirito Santo e con la Mamma...
...e così prego...
  • Mio Dio, Trinità che adoro,
    aiutami a dimenticarmi interamente per fissarmi in Te,
    immobile e tranquilla come se la mia anima fosse già nell'eternità.
    Niente possa turbare la mia pace né trarmi fuori di te, o mio immutabile;
    ma che ogni istante mi immerga sempre più nella profondità del tuo mistero.

    Pacifica l'anima mia, rendila tuo cielo,
    tua dimora prediletta e luogo del tuo riposo.
    Che io non ti lasci mai solo, ma ti sia presente,
    con fede viva, immersa nell'adorazione,
    piamente abbandonata alla tua azione creatrice.

    Gesù mio diletto, crocifisso per amore,
    io vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti fino a morire.
    Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di rivestirmi di te,
    di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima,
    di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita sia un riflesso della tua vita.

    Vieni in me come Adoratore, come Riparatore, come Salvatore.
    O verbo eterno, Parola del mio Dio, voglio passar la vita ad ascoltarti.
    Voglio rendermi docile ai tuoi insegnamenti per imparare tutto da te
    e poi, nelle tenebre dello spirito, nel vuoto, nell'impotenza,
    voglio fissare lo sguardo in te e restare nella luce del tuo splendore.

    O mio astro adorato, affascinami,
    affinché io non possa mai più sottrarmi alla tua luce.
    O fuoco divorante, Spirito d'amore, sopravvieni in me,
    affinché io faccia nella mia anima come una nuova incarnazione del Verbo
    ed io gli sia una umanità aggiunta in cui egli rinnovi il suo mistero.

    E tu, o Padre, degnati di curvarti verso la tua povera creatura
    e vedi in essa solo il Diletto in cui hai messo tutte le tue compiacenze.

    O miei Tre, mio Tutto, mia Beatitudine,
    Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,
    io mi do a voi come una preda:
    immergetevi in me, affinché io mi immerga in voi,
    aspettando di venire a contemplare nella vostra luce
    l'abisso delle vostre grandezze. Amen
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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fosseven
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Messaggio da fosseven » lun mag 14, 2012 2:47 pm

"Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore."

Che cosa stupenda scoprire come il Figlio apprenda dal padre come si ama e a sua volta Egli lo insegni a noi... come è bello verificare l'umanità di un Dio che trasmette il proprio amore come un padre ed una madre fanno nei confronti dei propri figli.
E così come il Padre ha amato il Figlio, e lui ha amato noi, così a noi è chiesto "che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati". Lui è il nostro esempio, autentico testimone del Padre e dell'amore del Padre: "Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato."

"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi", senza di Lui non possiamo nulla, possiamo avere buoni propositi, avere buone intenzioni, ma senza un Padre che è Misericordia e senza un Figlio che ci indica la strada da percorrere, siamo abbandonati, soli in un deserto di perdizione.

"Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga"
"Uomini d'Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!"
Il nostro frutto deve rimanere perché opera del signore, Lui ci ha mandati affinché lo producessimo e lo producessimo in eterno, affinché rimanesse in eterno.

"Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri"
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;

vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.

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