V domenica di Pasqua B - Gesù è la Vite e noi i tralci

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Don Armando Maria
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V domenica di Pasqua B - Gesù è la Vite e noi i tralci

Messaggio da Don Armando Maria » sab mag 05, 2012 6:38 pm

Ave Maria!
Vieni, Spirito Santo, vieni per mezzo della potente intercessione del Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, tua Sposa amatissima!

Dagli Atti degli Apostoli (9,26-31)
In quei giorni Paolo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo presentò agli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo. Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a Cesarea e lo fecero partire per Tarso. La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo.

* - Saulo di Tarso era stato un feroce persecutore dei cristiani e aveva assistito,come complice, anche alla lapidazione di Santo Stefano. Ma un giorno, sulla via di Damasco, gli apparve Gesù in tutto lo splendore della sua gloriosa Risurrezione: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Egli fu come travolto dalla Grazia di Dio: cadde nella polvere e nella nullità del suo io orgoglioso e credette fortemente in Gesù Cristo morto e risorto; venne subito battezzato da Anania e divenne fervente cristiano e un Apostolo pieno del Fuoco dello Spirito Santo… incominciò a parlare a tutti di Gesù già là al centro di Damasco. E volle andare anche a Gerusalemme per unirsi ai Discepoli del Signore, ma… essi scappavano alla sua presenza ed avevano paura di lui, dato che lo conoscevano assai bene come un feroce persecutore. Ma ecco intervenne Barnaba che lo prese con se come suo amico spirituale. L‘amicizia quando essa è davvero secondo lo Spirito Santo porta sempre molto frutto ed è benedetta da Dio. Così è stata l’amicizia di San Barnaba con San Paolo: egli fece da garante presso gli Apostoli, cosicché San Paolo poté iniziare in pace la sua altissima missione evangelizzatrice che verrà sempre assai contrastata con dure persecuzioni e fino poi al suo martirio a Roma, alle Tre Fontane, mentre o cristiani aumentavano sempre più a Gerusalemme, a Roma e nel mondo intero. Infatti il sangue dei martiri è il seme dei cristiani.

A te la mia lode, Signore, nell'assemblea dei fratelli.
oppure
Alleluia!
Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe.
Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
«Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
Ed io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!» (salmo 21)

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo (3,18-24)
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceveremo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

* - Questo è il Comandamento di Dio: credere in Gesù Cristo che è vero Dio e vero Uomo, e poi volersi bene di cuore gli uni con gli altri nel suo Santissimo Nome secondo come Egli stesso ci ha insegnato nel Vangelo. E se osserveremo i Comandamenti e i suoi divini Insegnamenti con i fatti concreti, allora Egli rimarrà e dimorerà in noi con il suo Santo Spirito: la nostra coscienza sarà nella pace e qualunque cosa chiederemo al Padre certamente la otterremo.

Alleluia, alleluia, alleluia.
Rimanete in me ed io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.

† Dal vangelo secondo Giovanni (15,1-8)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

* – Gesù è la Vite l’Eterno Padre è il Vignaiolo, e noi siamo i tralci, il prolungamento della Vite, che è Gesù. E dobbiamo portare frutto, dare cioè frutti di bontà e di vita eterna. E come il tralcio non può portare frutto da sé stesso, così chi non aderisce totalmente alla Persona viva di Gesù Cristo rimane senza frutto. E allora il Padre, che è il Vignaiolo, passa, lo taglia, lo getta via e si secca: “poi lo raccolgono.. lo gettano nel fuoco e lo bruciano”… E a chi invece vive sempre unito a Gesù e prega, fa opere buone e ama la famiglia e tutti…che gli succederà? “Ogni tralcio che in Me porta frutto lo pota perché porti più frutto…”. Infatti le tante potature servono assai per un vero cammino di crescita spirituale, e le potature non mancano mia e arrivano tutti i giorni: fatica, dolori, preoccupazioni, incomprensioni, acciacchi, problemi senza numero… tutto serve per crescere sempre meglio e sempre più nella vita di Cristo Gesù: nel suo amore e in quello verso i nostri fratelli.
“Chi rimane in Me ed Io in lui, porta molto frutto perché senza di Me non potete far nulla… Se rimanete in Me e le mie Parole rimangono in voi chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”.
.
SPUNTI DI RIFLESSIONE (don Carlo De Ambrogio – gam: gioventù ardente mariana)

«Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità».
Due sentimenti opposti si possono svegliare in ciascuno di noi: 1° la consapevolezza «che siamo nati dalla verità», cioè che siamo già fin d’ora figli di Dio, passati da morte a vita; 2° la convinzione che siamo tutti peccatori e che non viviamo l’amore fraterno in verità. Giovanni (2a lettura) non esita a invitarci di restare in pace: «davanti a lui rassicureremo il nostro cuore».
La pace, la rassicurazione a cui c’invita, è una «pace escatologica incoativa», cioè: ci esorta ad accettare la situazione attuale, in cui ci riconosciamo fragili e peccatori come tutti, ma ci stimola contemporaneamente a superare il presente come se fossimo già liberi e svincolati dal peccato. Il luogo di questa pace è il «cuore», stanza segreta in cui ciascuno è invitato a scendere per incontrarvi «il Padre che vede nel segreto».
La nostra situazione attuale si riduce sempre a due casi: o la mia coscienza mi accusa di colpa davanti a Dio; o non mi accusa di nulla. Nel primo caso (dice S. Giovanni), affidati a Dio, «che è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa» ed è misericordiosissimo (la gioia più grande per il cuore di Dio è nel perdonare). Nel secondo caso, «se il nostro cuore non ci rimprovera nulla», ringrazia il Signore, «abbi fiducia in lui». Ma non ripiegarti mai su te stesso, per scoraggiarti o per esaltarti. Dio è Padre e ti concede tutto, a patto che tu sia fedele ai suoi comandamenti e che tu creda nel suo Figlio incarnato, facendo «quel che è gradito a lui», cioè la sua volontà.
«Rimanete in me e io in voi».
Con due verbi, Gesù ci dice ciò che attende dai tralci: rimanere nel Cristo-Vite e fare frutto. In linguaggio moderno noi diremmo: consacrazione e missione; comunione ed evangelizzazione; claustralità in Gesù e attività apostolica: due cose indissociabili, ma con una priorità gerarchica: la consacrazione a Gesù. Dalla nostra inserzione in Cristo dipende il nostro rendimento apostolico, e anche la nostra realizzazione personale. I tralci secchi, cioè non realizzati, sono «gettati via», raccolti in fasci, buttati al fuoco e condannati a bruciare eternamente: è la cosiddetta «frustrazione eterna», l’inferno.

LA PAROLA PER ME OGGI

La gioia è il frutto del Vangelo, il Lieto Annuncio di Dio. La gioia è l'atmosfera propria del mondo cristiano; è il gigantesco segreto del cristiano. Amare è essere gioia per gli altri. Oggi cercherò di dare gioia agli altri con il mio sorriso e con la mia attenzione verso di loro.

LA PAROLA SI FA PREGHIERA

O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché amandoci gli uni agli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace.

http://www.facebook.com/profile.php?id=1225597407

http://www.goccediluce.org/gocce2012_marzo.php
Gesù e la Mamma Celeste vi amano assai e vi benedicono; e anche io, nel loro Santissimo Amore vi voglio bene e vi benedico per intercessione del Cuore Immacolato di Maria: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Don Armando Maria

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mag 07, 2012 8:28 am

Mio carissimo odnaarmando, pace e bene! leggo, e mdito nel mio piccolocuore...
  • Questo è il Comandamento di Dio: credere in Gesù Cristo che è vero Dio e vero Uomo
    e poi volersi bene di cuore gli uni con gli altri nel suo Santissimo Nome secondo come Egli stesso ci ha insegnato nel Vangelo...
...e così prego...
  • Signore, tu sei la verità che illumina il mondo, ma noi non accogliamo e osserviamo le tue parole: abbi pietà di noi!

    Cristo, tu sie la vita che rinnova il mondo, ma noi abbiamo paura di amare i fratelli: abbi pietà di noi!

    Signore, tu sie la via che ci conduce al Padre, ma noi seguiamo al tre strade: abbi pietà di noi!
Un abbraccissimo, miriam bolfissimo ;)
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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catena
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Messaggio da catena » lun mag 07, 2012 12:12 pm

Grazie don Armando, Dio la benedica
Proteggimi o Dio, in te mi rifugio!

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fosseven
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Messaggio da fosseven » mar mag 08, 2012 2:05 pm

"Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla."

Ogni buon cristiano deve riconoscere che necessita del Padre per vivere, da solo non può nulla. É con la linfa buona che ci si può sostenere e si può continuare a vivere. É per mezzo del Padre che coltiva la vigna, che noi abbiamo al possibilità di arrivare a maturazione e non essere gettati nel fuoco eterno; è per mezzo del Figlio, vite sana e forte, che noi riceviamo un chiaro esempio di vita; è per mezzo del loro amore, lo Spirito Santo, cibo indispensabile per ogni tralcio, che noi possiamo vivere così come vivono in comunione il Padre ed il Figlio.

Riconosciamo il nostro bisogno di un Padre che poti i tralci "ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto", riconosciamo il nostro bisogno di un Figlio che ci trasmetta la forza della vera vite "come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me", riconosciamo, infine, il nostro bisogno di uno Spirito che sia Santo che ci nutra e ci sostenga accompagnandoci nel cammino della nostra vita.

"Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli".
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;

vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.

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