Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2013

Riflessi di lago, specchio di un’anima…

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 02, 2013 4:22 pm

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      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 02, 2013 4:28 pm

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...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 02, 2013 4:30 pm

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      • Alto potente e glorioso Iddio,
        illumina le tenebre del cuore mio:
        dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.

        Dammi umiltà profonda...

        Dammi senno e conoscimento:
        che io possa servire, sempre e con gioia,
        ogni tuo santo comandamento...
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » mer gen 02, 2013 4:49 pm

martedì 1 gennaio 2013, giorno di festa e gioia in onore della Mamma Celeste, Madre di Dio...
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...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 04, 2013 2:06 pm

Immagine Mio grande Cuore, dopo santa francesca saverio cabrini, serva in generosità e umiltà, san nicola di mira, portatore di doni e gioia, santa gemma galgani, luce preziosa quando si fa sera e la notte si avvicina, santa bernadette soubirous, serva nel nascondimento della Mamma Celeste, beato giovanni xxiii, che ha fatto brillare nel suo il sorriso di Dio, sant'antonio abate, eremita al servizio dei fratelli, e santa chiara vergine d'assisi, pianticella fedele di frate francesco, qs'anno camminerò sotto la protezione dei beati luigi martin e zelia guerci, genitori di santa teresa di Gesù Bambino...
      • Dio nostro Padre, ti ringraziamo di averci donato
        Luigi Martin e Zelia Guérin che, nell’unità e fedeltà del matrimonio,
        ci hanno offerto la testimonianza di una vita cristiana esemplare,
        compiendo i loro doveri quotidiani secondo lo spirito del Vangelo.

        Allevando una numerosa famiglia attraverso prove e sofferenze,
        hanno manifestato la loro fiducia in te ed aderito alla tua volontà.
        Signore, fa' che possiamo attingere a loro come sostegno
        e incoraggiamento delle famiglie del nostro tempo. Amen
...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 14, 2013 10:58 am

  • ImmagineDio parla la lingua della gioia
Magi voi siete i santi più nostri, naufraghi sempre in questo infinito, eppure sempre a tentare, a chiedere, a fissare gli abissi del cielo fino a bruciarsi gli occhi del cuore (Turoldo). Messaggi di speranza oggi: c'è un Dio dei lontani, dei cammini, dei cieli aperti, delle dune infinite, e tutti hanno la loro strada. C'è un Dio che ti fa respirare, che sta in una casa e non nel tempio, in Betlemme la piccola, non in Gerusalemme la grande. E gli Erodi possono opporsi alla verità, rallentarne la diffusione, ma mai bloccarla, essa vincerà comunque. Anche se è debole come un bambino.

Proviamo a percorrere il cammino dei Magi come se fosse una cronaca dell'anima. Il primo passo è in Isaia: «Alza il capo e guarda». Saper uscire dagli schemi, saper correre dietro a un sogno, a una intuizione del cuore, guardando oltre. Il secondo passo: camminare. Per incontrare il Signore occorre viaggiare, con l'intelligenza e con il cuore. Occorre cercare, di libro in libro, ma soprattutto di persona in persona. Allora siamo vivi. Il terzo passo: cercare insieme. I Magi (non «tre» ma «alcuni» secondo il Vangelo) sono un piccolo gruppo che guarda nella stessa direzione, fissano il cielo e gli occhi delle creature, attenti alle stelle e attenti l'uno all'altro. Il quarto passo: non temere gli errori. Il cammino dei Magi è pieno di sbagli: arrivano nella città sbagliata; parlano del bambino con l'uccisore di bambini; perdono la stella, cercano un re e trovano un bimbo, non in trono ma fra le braccia della madre. Eppure non si arrendono ai loro sbagli, hanno l'infinita pazienza di ricominciare, finché al vedere la stella provarono una grandissima gioia. Dio seduce sempre perché parla la lingua della gioia.

Entrati in casa videro il Bambino e sua Madre... Non solo Dio è come noi, non solo è con noi, ma è piccolo fra noi. Informatevi con cura del Bambino e fatemelo sapere perché venga anch'io ad adorarlo. Quel re, quell'Erode, uccisore di sogni ancora in fasce, è dentro di noi: è il cinismo, il disprezzo che distrugge i sogni del cuore. Ma io vorrei riscattare le sue parole e ripeterle all'amico, al teologo, al poeta, allo scienziato, al lavoratore, a ciascuno: hai trovato il Bambino?

Cerca ancora, accuratamente, nei libri, nell'arte, nella storia, nel cuore delle cose; cerca nel Vangelo, nella stella e nella parola, cerca nelle persone, e in fondo alla speranza; cerca con cura, fissando gli abissi del cielo e del cuore, e poi fammelo sapere perché venga anch'io ad adorarlo. Aiutami a trovarlo e verrò, con i miei piccoli doni e con tutta la fierezza dell'amore, a far proteggere i miei sogni da tutti gli Erodi della storia e del cuore. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 14, 2013 11:00 am

Immagine Mio grande Cuore, se passassi meno tempo a commiserarmi per cosa avrei potuto fare o essere e commiserassi di più la mia miseria: tardi ti ho intuito e ancora non ti conosco, so poco o nulla di Te... Tu che sai tutto, mio Grande Cuore, custodiscimi...

...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 14, 2013 11:01 am

  • ImmagineSe lo Spirito incendia il legno secco del nostro cuore
Viene dopo di me colui che è più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, vi immergerà nel vento e nel fuoco di Dio. Bella definizione del cristiano: Tu sei "uno immerso" nel vento e nel fuoco, ricco di vento e di fuoco, di libertà e calore, di energia e luce, ricco di Dio. Il fuoco è il simbolo che riassume tutti gli altri simboli di Dio. Nel vangelo di Tommaso Gesù afferma: stare vicino a me è stare vicino al fuoco. Il fuoco è energia che trasforma le cose, è la risurrezione del legno secco del nostro cuore e la sua trasfigurazione in luce e calore.

Il vento: alito di Dio soffiato sull'argilla di Adamo, vento leggero in cui passa Dio sull'Oreb, vento possente di Pentecoste che scuote la casa. La Bibbia è un libro pieno di un vento che viene da Dio, che ama gli spazi aperti, riempie le forme e passa oltre, che non sai da dove viene e dove va, fonte di libere vite. Battesimo significa immersione. Uno dei più antichi simboli cristiani, quello del pesce, ricorda anche questa esperienza: come il piccolo pesce nell'acqua, così il piccolo credente è immerso in Dio, come nel suo ambiente vitale, che lo avvolge, lo sostiene, lo nutre. Gesù stava in preghiera ed ecco, venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Quella voce dal cielo annuncia tre cose, proclamate a Gesù sul Giordano e ripetute ad ogni nostro battesimo.Figlio è la prima parola: Dio è forza di generazione, che come ogni seme genera secondo la propria specie. Siamo tutti figli nel Figlio, frammenti di Dio nel mondo, specie della sua specie, abbiamo Dio nel sangue.

Amato. Prima che tu agisca, prima di ogni merito, che tu lo sappia o no, ad ogni risveglio, il tuo nome per Dio è "amato". «Tu ci hai amati per primo, o Dio, e noi parliamo di te come se ci avessi amato per primo una volta sola. Invece continuamente, di giorno in giorno, per la vita intera Tu ci ami per primo» (Kierkegaard). Mio compiacimento è la terza parola, che contiene l'idea di gioia, come se dicesse: tu, figlio mio, mi piaci, ti guardo e sono felice. Si realizza quello che Isaia aveva intuito, l'esultanza di Dio per me, per te: come gode lo sposo l'amata così di te avrà gioia il tuo Dio (Is 62,5).

Se ogni mattina potessi ripensare questa scena, vedere il cielo azzurro che si apre sopra di me come un abbraccio; sentire il Padre che mi dice con tenerezza e forza: figlio mio, amato mio, mio compiacimento; sentirmi come un bambino che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza timore fra le braccia dei genitori, questa sarebbe la mia più bella, quotidiana esperienza di fede. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 18, 2013 9:13 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani...




Per la comunione fra i cristiani, figli del Padre Creatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, fratelli in Cristo Redentore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


Per la comunione fra i cristiani, amati dallo Spirito Santificatore...
  • Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il Tuo nome,
    venga il Tuo regno,
    sia fatta la Tua volontà
    come in cielo così in terra.

    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male. Amen




    Ave, o Maria,
    piena di grazia:
    il Signore è con Te!

    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.

    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori:
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen




    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo
    come era nel principio, ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen


...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 18, 2013 9:13 am

  • ImmagineNozze di Cana, il capostipite dei segni
Il mondo è un immenso pianto e Gesù dà avvio alla salvezza partendo da una festa di nozze. Anziché asciugare lacrime, colma le coppe di vino. Sembra quasi sprecare la sua potenza a servizio di una causa effimera, un po' di vino in più, eppure il Vangelo chiama questo il «principe dei segni», il capostipite di tutti. Perché a Cana Gesù vuole trasmettere il principio decisivo della relazione che unisce Dio e l'umanità.

Tra uomo e Dio corre un rapporto nuziale, con tutta la sua tavolozza di emozioni forti e buone: amore, festa, gioco, dono, eccesso, gioia. Un legame sponsale, non un rapporto giudiziario o penitenziale, lega Dio e noi. Gesù partecipa con tutti i suoi alla celebrazione, e proclama così il suo atto di fede nell'amore tra uomo e donna, lui crede nell'amore, lo ratifica con il suo primo prodigio. Perché l'amore umano è una forza dove è custodita la passione per la vita, dove l'altro ha tutta la tua attenzione, dove la persona viene prima della legge, dove la speranza batte la rassegnazione. Dove nascono sogni. La Chiesa, come Gesù, dovrebbe attingere vino dall'amore degli uomini, custodirlo, inebriarsi e offrirlo alla sete del mondo. Gesù prende l'amore umano e lo fa messaggio, parola di Dio. Con le nozze l'uomo scende al nodo germinale della vita, e Gesù dice: l'incontro con Dio è la tua primavera, fa germogliare vita, porta fioriture di coraggio.

«E viene a mancare il vino». Il vino, in tutta la Bibbia, è il simbolo dell'amore felice tra uomo e donna, tra uomo e Dio. Felice e sempre minacciato. Simbolo della fede e dell'entusiasmo, della creatività, della passione che vengono a mancare. Non hanno più vino, esperienza che tutti abbiamo fatto, quando stanchezza e ripetizione prendono il sopravvento. Quando ci assalgono mille dubbi, quando gli amori sono senza gioia e le case senza festa. Ma ecco il punto di svolta del racconto. Maria, la madre attenta, sapiente della sapienza del Magnificat (sa che Dio ha sazia gli affamati di vita), indica la strada: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Il femminile capace di unire il dire e il fare! Fate il suo Vangelo, rendetelo gesto e corpo, sangue e carne. E si riempiranno le anfore vuote del cuore, si trasformerà la vita, da vuota a piena, da spenta a felice.

Più Vangelo è uguale a più vita. Più Dio equivale a più io. A lungo abbiamo pensato che al divertimento Dio preferisse il sacrificio, al gioco la gravità, e abbiamo ricoperto il Vangelo con un velo di tristezza. Invece a Cana ci sorprende un Dio che gode della gioia degli uomini e se ne prende cura. «Dobbiamo trovare Dio precisamente nella nostra vita e nel bene che ci dà. Trovarlo dentro la nostra felicità terrena». (Bonhoeffer). [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 25, 2013 10:03 am

Immagine Quello che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)

a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani...



  • O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
    • Io credo in Dio, Padre onnipotente,
      creatore del cielo e della terra;
      e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
      il quale fu concepito di Spirito Santo,
      nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
      fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
      il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo,
      siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
      di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
      Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica,
      la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
      la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen

      Padre nostro... - Ave, o Maria... - Gloria...
    Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue,
    l'Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio
    e Nostro Signore Gesù Cristo
    ut unum simus, secondo la Tua Parola.

    Per la sua dolorosa Passione: abbi misericordia della comunione fra i cristiani e del mondo intero.
    • Gloria...
    Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà della comunione fra i cristiani e del mondo intero.


...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 25, 2013 10:28 am

Immagine Mio grande Cuore, c’è cercatore e cercatore: anche gli scribi erano cercatori, gente di quella che si impegnava a capire e cercava di capire e doveva trovare quel che cercava: ma erano autoreferenziali, pensavano di aver trovato quando il percorso di ricerca li aveva ricondotti a sé e alle proprie certezze, confermandole; così cercavano e così trovavano che avevano ragione di credere quel che avevano sempre creduto... fine del viaggio... ora, mio grande Cuore, che fare dello scriba che c’è in me? con la Tua grazia, potrei cercare ancora, magari più lenta e tardiva, evitando con cura di ricadere dove sono partita...

...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven gen 25, 2013 11:38 am

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun gen 28, 2013 9:12 am

  • ImmagineDio è sempre dalla parte dell'uomo
Un racconto di una modernità unica, dove Luca, il migliore scrittore del Nuovo Testamento crea una tensione, una aspettativa con questo magistrale racconto, che si dipana come al rallentatore: Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. E seguono le prime parole ufficiali di Gesù: oggi la parola del profeta si è fatta carne.

Gesù si inserisce nel solco dei profeti, li prende e li incarna in sé. E i profeti, da parte loro, lo aiutano a capire se stesso, chi è davvero, dove è chiamato ad andare: lo Spirito del Signore mi ha mandato ai poveri, ai prigionieri, ai ciechi, agli oppressi. Adamo è diventato così, per questo Dio prende la carne di Adamo. Da subito Gesù sgombra tutti i dubbi su ciò che è venuto a fare: è qui per togliere via dall'uomo tutto ciò che ne impedisce la fioritura, perché sia chiaro a tutti che cosa è il regno di Dio: vita in pienezza, qualcosa che porta gioia, che libera e da luce, che rende la storia un luogo senza più disperati. E si schiera, non è imparziale Dio; sta dalla parte degli ultimi, mai con gli oppressori. Viene come fonte di libere vite, e da dove cominciare se non dai prigionieri? Gesù non è venuto per riportare i lontani a Dio, ma per portare Dio ai lontani, a uomini e donne senza speranza, per aprirli a tutte le loro immense potenzialità di vita, di lavoro, di creatività, di relazione, di intelligenza, di amore.

Il primo sguardo di Gesù non si posa mai sul peccato della persona, il suo primo sguardo va sempre sulla povertà e sulla fame dell'uomo. Per questo nel Vangelo ricorre più spesso la parola poveri, che non la parola peccatori. Non è moralista il Vangelo, ma creatore di uomini liberi, veggenti, gioiosi, non più oppressi. Scriveva padre Giovanni Vannucci: «Il cristianesimo non è una morale ma una sconvolgente liberazione». La lieta notizia del Vangelo non è l'offerta di una nuova morale migliore, più nobile o più benefica delle altre. Buona notizia di Gesù non è neppure il perdono dei peccati. La buona notizia è che Dio mette l'uomo al centro, e dimentica se stesso per lui, e schiera la sua potenza di liberazione contro tutte le oppressioni esterne, contro tutte le chiusure interne, perché la storia diventi "altra" da quello che è. Un Dio sempre in favore dell'uomo e mai contro l'uomo.

Infatti la parola chiave è "liberazione". E senti dentro l'esplosione di potenzialità prima negate, energia che spinge in avanti, che sa di vento, di futuro e di spazi aperti. Nella sinagoga di Nazaret è allora l'umanità che si rialza e riprende il suo cammino verso il cuore della vita, il cui nome è gioia, libertà e pienezza. Nomi di Dio. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 01, 2013 10:04 am

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      • Alto potente e glorioso Iddio,
        illumina le tenebre del cuore mio:
        dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.

        Dammi umiltà profonda...

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        che io possa servire, sempre e con gioia,
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 04, 2013 10:46 am

  • ImmagineNon si può uccidere la profezia
Gesù ha presentato il suo programma per un mondo senza più disperati, poveri, ciechi, oppressi, la sua strada per la pienezza dell'umano, e tutti nella sinagoga di Nazaret capiscono di aver ascoltato parole nuove, che fanno bene, parole di grazia! Ma l'entusiasmo passa in fretta, i compaesani hanno già catalogato Gesù, non è costui il figlio di Giuseppe? L'hanno chiuso nelle loro categorie, e non si aprono alla sorpresa.

Ma la vita si spegne quando muoiono le attese. È ciò che accade nelle famiglie, tra gli sposi, tra genitori e figli, tra amici. L'abitudine spegne il mistero e la sorpresa, e l'altro invece di essere una finestra di cielo, una benedizione che cammina, è solo il figlio di Giuseppe, o il falegname, l'idraulico, il postino, la maestra... Dico di conoscerlo, ma cosa so del mistero di quella persona? Per che cosa batte il suo cuore, cosa lo fa soffrire, cosa lo fa felice, per quali persone spera e trema?...

E poi, ancora più importante, so lasciarmi sfiorare almeno dal pensiero enorme che quella persona che conosco così bene ha in se un pezzetto di Dio, una profezia? C'è profezia nel quotidiano, profezia di casa mia, che come gli abitanti di Nazaret non riusciamo a vedere: «Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui!». Non ci bastano belle parole. E Gesù risponde raccontando un Dio che protegge la vedova straniera di Sarepta, che guarisce il lebbroso di Siria, un generale nemico. Che non ha patria se non il mondo, che non ha casa se non il dolore dell'uomo.

Dice ai suoi compaesani: voi non cercate Dio, ma solo i suoi vantaggi. Adorano un Dio sbagliato e la loro fede sbagliata genera il più sbagliato degli istinti: un istinto di morte. Vogliono uccidere Gesù, ma lui passa in mezzo a loro si mette in cammino. Un finale a sorpresa. Anche nelle situazioni senza uscita, sul ciglio del monte con una folla che urla, accade qualcosa di incongruo, come sempre negli interventi di Dio, un punto bianco, un improvviso vuoto, un "ma": ma egli passando in mezzo a loro si mise in cammino. Non fugge, non si nasconde, non si arrende, ma passa in mezzo a loro, a portata di quella furia, attraversa la violenza e si rimette in cammino dietro al suo ideale. Per una Nazaret che si chiude cento altri villaggi gli apriranno le porte.

Perché si può ostacolare la profezia, ma non ucciderla. La sua vitalità è incontenibile perché viene da Dio. Anche la nostra Chiesa e il nostro Paese oggi traboccano di mistici, profeti, sognatori, coraggiosi. Quello che manca sono gli ascoltatori. Manchiamo noi che non sappiamo vedere l'infinito all'angolo della strada, il mistero rannicchiato sulla soglia della nostra casa. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 11, 2013 10:22 am

Immagine Mio grande Cuore, davanti a Te, Crocifisso...
  • Abbiamo bisogno di Te, di Te solo e di nessun altro.
    Tu solamente, che ci ami, puoi sentire per noi tutti che soffriamo,
    la pietà che ciascuno di noi sente per se stesso.
    Tu solo puoi sentire quant'è grande, immensurabilmente grande,
    il bisogno che c'è di Te, in questo mondo, in quest'ora del mondo.
    Tutti hanno bisogno di Te, anche quelli che non lo sanno.
    L'affamato s'immagina di cercare il pane e ha fame di Te.
    L'assetato crede di voler l'acqua e ha sete di Te.
    Il malato s'illude di agognare la salute e il suo male è l'assenza di Te.
    Chi cerca la bellezza nel mondo cerca senza accorgersene, Te, che sei la bellezza intera e perfetta;
    chi persegue nei pensieri la verità, desidera senza volere, Te, che sei l'unica verità, degna di essere saputa;
    e chi s'affanna dietro la pace, cerca Te, sola pace dove possono riposare i cuori più inquieti.
    Se non fai sentire la Tua mano sopra il loro capo e la Tua voce nei loro cuori seguiteranno a cercare solamente se stessi,
    senza trovarsi, perché nessuno si possiede se non Ti possiede.
    Noi Ti preghiamo dunque che Tu ritorni, ancora una volta, fra gli uomini che Ti uccisero,
    fra gli uomini che seguitano a ucciderTi, per ridare a tutti noi, nel buio, la luce della vita eterna.
...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Riflessi di lago, specchio di un'anima ... 2013

Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 11, 2013 10:23 am

  • ImmagineDio riempie le reti della nostra vita
Quattro pescatori sono lanciati in un'avventura più grande di loro: pescare per la vita. Pescare produce la morte dei pesci. Ma per gli uomini non è così: pescare significa «catturare vivi», è il verbo usato nella Bibbia per indicare coloro che in una battaglia sono salvati dalla morte e lasciati in vita (Gs 2,13; 6,25. 2 Sam 8,2). Nella battaglia per la vita l'uomo sarà salvato, protetto dall'abisso dove rischia di cadere, portato alla luce. «Sarai pescatore di uomini»: li raccoglierai da quel fondo dove credono di vivere e non vivono; mostrerai loro che sono fatti per un altro respiro, un altro cielo, un'altra vita! Raccoglierai per la vita.

Gesù sale anche sulla mia barca, non importa se è vuota e l'ho tirata in secco, e dice anche a me: Vuoi mettere a disposizione la tua barca, la barca della tua vita? c'è una missione per te. Quella stessa di Pietro, che è per tutti, non solo per preti o suore: se pescare non significa dare la morte, ma portare a vivere meglio, con più respiro e luce, portare a galla la persona da quel fondo limaccioso, triste, senza speranza, in cui vive, allora in questa nostra «epoca delle passioni tristi» un grande lavoro è da compiere. Non noi però, ma lo Spirito di Dio.

Sulla tua parola getterò le reti. Che cosa spinge Pietro a fidarsi? Non ci sono discorsi sulla barca, ma sguardi: per Gesù guardare una persona e amarla era la stessa cosa. Pietro in quegli occhi ha visto l'amore per lui. Si è sentito amato, sente che la sua vita è al sicuro accanto a Gesù, crede nella forza dell'amore che ha visto, e si fida. E le reti si riempiono. Simone, davanti a questa potenza e mistero, ha paura: allontanati da me, perché sono un peccatore. E Gesù ha una reazione bellissima: trasporta Simone su di un piano totalmente diverso. Non si interessa dei suoi peccati; ha una sovrana indifferenza per il passato di Simone, pronuncia parole che creano futuro: Non temere. Tu sarai pescatore, donerai vita.

Mi incantano la delicatezza e la sapienza con le quali il Signore Gesù si rivolge a Simone, e in lui a tutti: lo pregò di scostarsi da riva: Gesù prega Simone, non si impone mai; non temere: Dio viene come coraggio di vita; libera dalla paura, paralisi del cuore; tu sarai: Tu donerai vita. esù intuisce in me fioriture di domani; per lui nessun uomo coincide con i suoi fallimenti, bensì con le sue potenzialità. Tre parole con cui Gesù, maestro di umanità, rilancia la vita: delicatezza, coraggio, futuro. Lasciarono tutto e lo seguirono. Senza neppure chiedersi dove li condurrà. Sono i «futuri di cuore». Vanno dietro a lui e vanno verso l'uomo, quella doppia direzione che sola conduce al cuore della vita. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 11, 2013 10:27 am

Immaginelunedì 11 febbraio 2013

      • giorno di festa e gioia in onore della Beata Vergine di Lourdes
[/b][/size]
  • O Maria, Madre dolcissima di Dio e Madre nostra, Vergine di Lourdes
    desidero affidare al Tuo Cuore Immacolato ed Addolorato
    la mia piccola fede affinché possa abitarmi
    come fondamento di ciò che spero e prova di ciò che ancora non vedo...
...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » mar feb 12, 2013 11:16 am

Immagine Mio grande Cuore, per la fede di joseph ratzinger, fratello in Cristo...
  • Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo,
    che per volontà del Padre e con l'opera dello Spirito Santo
    morendo hai dato la vita al mondo,
    libera il nostro fratello Joseph, operaio nella Tua vigna, da ogni colpa e da ogni male,
    fa' che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da te. Amen
...questo mio piccolo cuore è schiacciato da un peso, sente tanto della gravità di questo atto di cui è consapevole il papa, sente poco di tutto quello che si sta dicendo fuori e dentro la chiesa... la barca è di pietro, ma ancor prima è nel Signore, è del Signore ancor prima che pietro fosse concepito nel grembo di sua madre: tutto il resto è Grazia... questo mio piccolo cuore si sente solo non per il papa che va, ma per quella chiesa che resta e che riconosce in questo gesto umiltà, libertà interiore, coraggio, libertà di spirito... questo mio piccolo cuore, che ha una fragile fede, si sente solo perché crede che queste parole fossero vive e vere nella chiesa che soffre e muore per Cristo, non nella Chiesa che cerca in sé un nuovo vigore...

...rileggo l’angelus di domenica: “L’uomo non è autore della propria vocazione, ma dà risposta alla proposta divina; e la debolezza umana non deve far paura se Dio chiama. Bisogna avere fiducia nella sua forza che agisce proprio nella nostra povertà; bisogna confidare sempre più nella potenza della sua misericordia, che trasforma e rinnova...” e prego, con tutto il mio piccolo cuore, per la fede di un papa che va, e prego anche per la fede – e non per il vigore - di una chiesa che resta...

...con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 18, 2013 9:24 am

  • ImmagineDio non cerca schiavi ma figli liberi
Le tre tentazioni di Gesù sono le tentazioni dell'uomo di sempre. Tentazione significa in realtà fare ordine nelle nostre scelte e nelle relazioni di fondo: ognuno tentato verso se stesso: hai fame? Dì che queste pietre diventino pane! Trasforma tutto in cose da consumare, in denaro. Ognuno tentato verso gli altri: vuoi comandare, importi, contare più degli altri? Io so la strada: vénditi! Ognuno tentato verso Dio: bùttati dal tetto, tanto Lui manderà angeli a sostenerti. Hai dubbi? Dio manderà segni e visioni a scioglierli.

La prima tentazione: che queste pietre diventino pane! Pietre o pane? È una piccola alternativa, che Gesù apre, spalanca: Né di pietre né di solo pane vive l'uomo. Siamo fatti per cose più grandi. Il pane è buono ma più buona è la parola di Dio, il pane è vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Il pane è indispensabile, eppure contano di più altre cose: le creature, gli affetti, le relazioni, l'eterno in noi. Ciò che ci fa vivere è la nostra fame di cielo: L'uomo vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Vive di Vangelo e di creature: dalla sua parola sono venuti la luce, il cosmo e la sua bellezza, il respiro che ci fa vivere. Sei venuto tu, fratello mio, mio amico, amore mio: parola pronunciata da Dio per me.

La seconda tentazione è una sfida aperta a Dio. «Buttati giù, chiedi a Dio un miracolo» ciò che sembrerebbe il più alto atto di fede - a occhi chiusi, con fiducia!- ne è, invece, la caricatura, pura ricerca del proprio vantaggio. È come se Gesù dicesse: tu non cerchi Dio ma i suoi benefici. Non cerchi il Donatore, ma solo i suoi doni. Un Dio a tuo servizio. Eppure quando invece di angeli vengono la malattia, un fallimento, la morte, tutti ci domandiamo: Perché Dio non interviene? Dove sono gli angeli che ha promesso? Dio invia angeli, persone buone come angeli, che portano non ciò che io desidero, bensì ciò di cui, forse a mia insaputa, ho davvero bisogno.

Nella terza tentazione il diavolo rilancia: prostrati davanti a me, segui le mie strade, venditi alla mia logica, e avrai tutto. Il diavolo fa un mercato con l'uomo, un mercimonio. Esattamente il contrario di Dio, che non fa mai mercato dei suoi doni. E quanti hanno seguito le strade del Nemico dell'umanità, facendo mercato di se stessi, vendendo la loro dignità in cambio di carriera, poltrone o denaro facile, ci fanno riflettere: a che serve gonfiarsi di soldi e di poteri, se poi perdi vita, se ci rimetti in umanità, se vendi l'anima?

Vuoi «possedere» le persone? Assicuragli pane e potere, dice, e ti seguiranno. Ma Gesù non vuole «possedere» nessuno. Dio non cerca schiavi ossequienti, ma figli che siano liberi, generosi e amanti. [/color]
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » ven feb 22, 2013 10:30 am

ImmagineMio grande Cuore, nel primo venerdì di quaresima se udiamo la sua voce, non induriamo i nostri cuori come nel giorno della ribellione: provo a dispormi in carità prima verso me stessa, verso la pena che provo per questo piccolo cuore... provo a non indurirmi nella ribellione e a lasciarmi plasmare da Te che sei Parola viva...
  • Signore Gesù Cristo Figlio del Dio vivo, abbi pietà di me, pellegrina e peccatrice...
...tutto il resto è Grazia: con tutto il mio piccolo ♥
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun feb 25, 2013 10:31 am

  • ImmagineL'incontro con il Padre ci illumina
Gesù è a una svolta della sua missione, ha messo i suoi discepoli davanti allo sconcerto del primo annuncio della passione: il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato, venire ucciso. E i dubbi sono legione, è tutto così difficile da capire e da vivere. E allora anche lui si ferma, vuole vederci chiaro, ed è davanti al Padre che va per cogliere il senso profondo di ciò che sta per accadere. Nel contatto con il Padre anche la nostra realtà si illumina, ciò che è nascosto appare in tutta la sua chiarezza ed evidenza, come il volto di Gesù: Mentre pregava il suo volto cambiò di aspetto, si trasformò.

Pregare trasforma. Pregare ti cambia dentro, tu diventi ciò che contempli, ciò che ascolti, ciò che ami... Preghi e ti trasformi in Colui che preghi; entri in intimità con Dio, che ha un cuore di luce, e ne sei illuminato a tua volta. La preghiera è mettersi in viaggio: destinazione Tabor, un battesimo di luce e di silenzio; destinazione futuro, lampada ai tuoi passi è la Parola e il cuore di Dio. Gesù sale su di un monte. I monti sono come indici puntati verso il cielo, verso il mistero di Dio, raccontano la vita come una ascensione verso più luce e più cielo. Scriveva il filosofo latino Seneca: fino a che sei all'osteria, puoi negare Dio. Ma non è facile negarlo quando sei nel silenzio della tua camera o della natura.

Siamo mai saliti sul Tabor, toccati dalla gioia, dalla dolcezza di Dio? Vi è mai successo di dire come Pietro: Signore, che bello! Vorrei che questo momento durasse per sempre. Facciamo qui tre tende...? Si trattava di una luce, una bellezza, un amore che cantavano dentro. E una voce diceva: è bello stare su questa terra, che è gravida di luce. È bello essere uomini, dentro una umanità che pian piano si libera, cresce, ascende. È bello vivere. Perché tutto ha senso, un senso positivo, senso per sempre. Il cristianesimo è proprio la religione della penitenza e della mortificazione, come molti pensano? Il Tabor dice «no». E che fare con le croci? Fissare gli occhi solo su di esse o all'opposto ignorarle? Dio fa di più: ci regala quel volto che gronda luce, su cui tenere fissi gli occhi per affrontare il momento in cui la vita gronda sangue, come Gesù nell'orto degli ulivi.

Pietro fa l'esperienza che Dio è bello e lo annuncia. Noi invece abbiamo ridotto Dio in miseria, l'abbiamo mostrato pedante, pignolo, a rovistare nel passato e nel peccato. Restituiamogli il suo volto solare: un Dio bello, grembo di fioriture, un Dio da gustare e da godere, come Francesco: «tu sei bellezza, tu sei bellezza», come Agostino: tardi ti ho amato. Bellezza tanto antica e tanto nuova. Allora credere sarà come bere alle sorgenti della luce. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 01, 2013 3:50 pm

Immagine
      • Alto potente e glorioso Iddio,
        illumina le tenebre del cuore mio:
        dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.

        Dammi umiltà profonda...

        Dammi senno e conoscimento:
        che io possa servire, sempre e con gioia,
        ogni tuo santo comandamento...
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 04, 2013 3:37 pm

ImmagineMio grande Cuore, primo venerdì del mese e primo giorno di sede vacante per volontà dell’uomo... davanti a Te Santissimo resto in silenziosa comunione con la chiesa che silenziosa prega...
  • Mio Signore e mio dio,
    per il dono della Tua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione,
    contemplo, adoro e prego:
    Santissima Trinità, Misericordia Infinita, io confido e spero in Te!
...con tutto il mio piccolo ♥
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 04, 2013 3:38 pm

  • ImmagineSenza amore non ci sarà futuro
Che colpa avevano i diciotto uccisi dal crollo della torre di Siloe? E le vittime di terremoti, incidenti, malattie, sono forse più peccatori degli altri? La risposta di Gesù è netta: Non c'è rapporto alcuno tra colpa e disgrazia, tra peccato e sventura. Dice invece: Se non vi convertirete, perirete tutti. Nessuno si salva da solo. È tutta una società che si deve salvare insieme. Non serve fare la conta dei buoni e dei cattivi, bisogna riconoscere che è tutto un mondo che non va.

O ci salviamo tutti o periamo tutti: mai come oggi sentiamo attuale questo appello accorato di Gesù. Mai come oggi capiamo che tutto nell'universo è in stretta connessione: se ci sono milioni di poveri senza dignità né istruzione, sarà tutto il mondo ad essere privato del loro contributo; se la natura è sofferente, soffre e muore anche l'uomo. Dobbiamo fondare vita e società su altre fondamenta che non siano la disonestà e la corruzione, la violenza del più forte, la prepotenza del più ricco. Convertirci al comando nuovo e ultimo di Gesù: «amatevi!» Amatevi, altrimenti vi distruggerete. Il vangelo è tutto qui. Senza, non ci sarà futuro. Alla serietà di queste parole fa da contrappunto la fiducia della piccola parabola del fico: il padrone pretende frutti, non li ha da 3 anni, farà tagliare l'albero. Invece il contadino sapiente, con il cuore nel futuro, dice: «ancora un anno di cure e gusteremo il frutto».

Dio della speranza: ancora un anno, ancora un giorno, ancora sole pioggia cure perché quest'albero, che sono io, è buono e darà frutto. Dio contadino, chino su di me, ortolano fiducioso di questo piccolo orto in cui ha seminato così tanto per tirar su così poco. Eppure continua a inviare germi vitali, sole, pioggia, fiducia. Per lui il frutto possibile domani conta più della mia sterilità di oggi. Lui crede in me prima ancora che io dica sì. Ama per primo, ama in perdita, ama senza contraccambio. Mi consegna un anticipo di fiducia, che mi conforta e mi incalza a serietà e impegno. A conquistare lo sguardo fiducioso di Dio verso gli altri, verso i figli ad esempio, che talvolta non capiamo, che finora non hanno prodotto frutto. Sono come il fico della parabola: ancora un poco e metteranno le gemme! Perché l'albero dei figli è buono, il seme seminato è buono, e allora germoglierà, pur tra le crisi. La fiducia dei genitori è come una vela per i figli, li sospinge in avanti.

La fiducia è profetica, realizza ciò che spera. Anche Gesù ha avuto la forza di non voler vedere subito i risultati, li ha soltanto sperati. Si è impegnato a essere credibile senza pretendere di essere creduto. Così faremo anche noi. E ciò che tarda verrà. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 15, 2013 10:15 am

  • ImmagineUn padre che non rinfaccia ma ama
Un padre aveva due figli. Se ne va, un giorno, il più giovane, in cerca di se stesso, in cerca di felicità. Non a mani vuote, però, pretende l'eredità: come se il padre fosse già morto per lui. Probabilmente non ne ha una grande opinione, forse gli appare un debole, forse un avaro, o un vecchio un po' fuori dal mondo. Ma i ribelli in fondo chiedono solo di essere amati. Il fratello maggiore intanto continua la sua vita tutta casa e lavoro, però il suo cuore è altrove, è assente. Lo rivela la contestazione finale al padre: io sempre qui a dirti di sì, mai una piccola soddisfazione per me e i miei amici. Neanche lui ha una grande opinione di suo padre: un padre padrone, che si può o si deve ubbidire, ma che non si può amare. L'obiettivo di questa parabola è precisamente quello di farci cambiare l'opinione che nutriamo su Dio.

Il primo figlio pensa che la vita sia uno sballo, è un adolescente nel cuore. Cerca la felicità nel principio del piacere. Ma si risveglia dal suo sogno in mezzo ai porci a rubare le ghiande. Il principe ribelle è diventato servo. Allora ritorna in sé, dice il racconto, perché prima era come fuori di sé, viveva di cose esterne. Riflette e decide di tornare. Forse perché si accorge di amare il padre? No, perché gli conviene. E si prepara la scusa per essere accolto: avevi ragione tu, sono stato uno stupido, ho sbagliato... Continua a non capire nulla di suo padre. Un Padre che è il racconto del cuore di Dio: lascia andare il figlio anche se sa che si farà male, un figlio che gli augura la morte. Un padre che ama la libertà dei figli, la provoca, la attende, la festeggia, la patisce.

Un padre che corre incontro al figlio, perché ha fretta di capovolgere il dolore in abbracci, di riempire il vuoto del cuore. Per lui perdere un figlio è una perdita infinita. Non ha figli da buttare, Dio. Un padre che non rinfaccia, ma abbraccia; non sa che farsene delle scuse, le nostre ridicole scuse, perché il suo sguardo non vede il peccato del figlio, vede il suo ragazzo rovinato dalla fame. Ma non si accontenta di sfamarlo, vuole una festa con il meglio che c'è in casa, vuole reintegrarlo in tutta la sua dignità e autorità di prima: mettetegli l'anello al dito! E non ci sono rimproveri, rimorsi, rimpianti.

Un Padre che infine esce a pregare il figlio maggiore, alle prese con l'infelicità che deriva da un cuore non sincero, un cuore di servo e non di figlio, e tenta di spiegare e farsi capire, e alla fine non si sa se ci sia riuscito. Un padre che non è giusto, è di più: amore, esclusivamente amore. Allora Dio è così? Così eccessivo, così tanto, così esagerato? Sì, il Dio in cui crediamo è così. Immensa rivelazione per cui Gesù darà la sua vita. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » ven mar 15, 2013 10:19 am

Mercoledì 13 marzo 2013, giorno di festa e gioia per la Chiesa

una santa cattolica e apostolica...


  • Immagine
[/url]

...una img che racconta l’essere Chiesa + di mille parole: unabbraccissimogioiosissimo, miriam bolfissimo ;)
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Messaggio da miriam bolfissimo » lun mar 18, 2013 9:50 am

  • ImmagineGesù apre le porte delle nostre prigioni
Una trappola ben congegnata, per porre Gesù o contro Dio o contro l'uomo. Gli scribi e i farisei gli condussero una donna... la posero in mezzo. Donna senza nome, che per scribi e farisei non è una persona, è una cosa, che si prende, si porta, si conduce, si pone di qua o di là, dove a loro va bene. Che si può mettere a morte. Una donna su cui gli uomini possono fare la massima delle violenze, compiuta per di più dagli uomini del sacro, legittimata da un Dio terribile e oscuro, amante non della vita ma della morte. Una donna ferita nella persona, nella sua dignità, nella sua grandezza e inviolabilità. Contro la quale i difensori di Dio commettono un peccato più grave del peccato che vogliono punire.

Gesù si chinò e scriveva col dito per terra... Davanti a quella donna Gesù china gli occhi a terra, come preso da un pudore santo davanti al mistero di lei. Gli fa male vederlo calpestato in quel modo. «Chi di voi è senza peccato getti per primo la pietra contro di lei».Gesù butta all'aria tutto il vecchio ordinamento con una battuta sola, con parole taglienti e così vere che nessuno può ribattere.

Nessuno ti ha condannata? Neanch'io ti condanno. Ecco la giustizia di Dio: non quella degli uomini ma quella di Gesù, il giusto che giustifica, il santo che rende giusti, venuto a portare non la resa dei conti ma una rivoluzione radicale dei rapporti tra Dio e uomo, e di conseguenza tra uomo e uomo. A raccontare di una mano, di un cuore amorevole che ci prende in braccio e, per la prima volta, ci ama per quello che siamo, perdonando ogni errore, sciogliendo ogni ferita, ogni dolore. Più avanti compirà qualcosa di ancor più radicale: metterà se stesso al posto di quella donna, al posto di tutti i condannati, di tutti i colpevoli, e si lascerà uccidere da quel potere ritenuto di origine divina, spezzando così la catena malefica là dove essa ha origine, in una terribile, terribilmente sbagliata idea di Dio.

Va e d'ora in poi non peccare più: ciò che sta dietro non importa, importa il bene possibile domani. Tante persone vivono come in un ergastolo interiore. Schiacciate da sensi di colpa, da errori passati, e abortiscono l'immagine divina che preme in loro per crescere e venire alla luce. Gesù apre le porte delle nostre prigioni, smonta i patiboli su cui spesso trasciniamo noi stessi e gli altri. Sa bene che solo uomini e donne liberati e perdonati possono dare ai fratelli libertà e perdono. Va', muoviti da qui, vai verso il nuovo, e porta lo stesso amore, lo stesso perdono, a chiunque incontri. Il perdono è il solo dono che non ci farà più vittime e non farà più vittime, né fuori né dentro noi. [/color]
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Messaggio da miriam bolfissimo » mer mar 20, 2013 3:02 pm

Immagine
      • Io voglio amare soltanto per Te tutto quello che amo... (santa Teresa di Lisieaux)[/list:u][/list:u][/list:u]

Bloccato
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