Se un giorno andro’ via
senza salutar nessuno,
non è perché sono fuggito
come un ladro.
Non lascerei mai
senza l’ultima carezza,
chi è stata la mia gioia,
l’amore che mi ha tenuto
appeso con un filo di speranza,
quando con il cuore,
facevo i conti alla rovescia
con la vita.
Vorrei almeno avere il tempo
per dire grazie
a chi ha saputo donarmi
un tiepito sorriso,
e scrivere parole indelebili,
in quella parte di me,
che non ho mai chiuso a chiave.
E mi domando come fare,
per non lasciare
nulla di incompiuto,
mentre mi fermo a ieri,
senza pensar a domani
ed oggi è come se
non mi toccasse.
E’ tempo di arare i campi,
di mescolare
le foglie secche con la terra,
di chiudere le botti
del vino nuovo,
di riempire di cibo le dispense
di coprir la legna secca,
perché la vita continui.
Giammarco 16 Novembre 2009
che nel ricevere